Riforma pensioni, Durigon (Lega): “Quota 41 per tutti si farà, ma precedenza a Opzione Donna”

Simone Micocci

17 Luglio 2019 - 09:30

Riforma delle pensioni, novità: il Sottosegretario al Ministero del Lavoro (Claudio Durigon) fissa gli obiettivi futuri del Governo. Quota 41 per tutti si farà, ma prima bisognerà concentrarsi sulle donne.

Riforma pensioni, Durigon (Lega): “Quota 41 per tutti si farà, ma precedenza a Opzione Donna”

Riforma delle pensioni, ultime notizie: sono arrivate le parole del Sottosegretario al Lavoro, nonché Responsabile del Dipartimento del Lavoro della Lega, Claudio Durigon, in merito ai programmi futuri del Governo Conte.

Durigon ha parlato ai microfoni di “In Onda” (La7) confermando l’intenzione del Governo di arrivare ad estendere a tutti i lavoratori la possibilità di andare in pensione con Quota 41, misura oggi riservata ad alcune categorie.

Tuttavia sul fronte pensione con Quota 41 non bisogna attendersi novità con la Legge di Bilancio 2020 poiché, come sottolineato da Durigon, il prossimo anno le risorse a disposizione saranno destinate alle lavoratrici, così da prorogare Opzione Donna e riconoscere loro dei bonus contributivi a seconda del numero dei figli.

Nonostante le richieste dell’Ecofin - il quale vorrebbe che l’Italia dicesse addio a Quota 100 rispettando quanto stabilito dalla Fornero - quindi, il Governo sembra voler proseguire con l’attuazione della riforma delle pensioni descritta dal “contratto Lega-Movimento 5 Stelle”, ponendo come obiettivo l’estensione di Quota 41 per tutti i lavoratori. Su quando ciò avverrà non ci sono notizie, ma Durigon ha confermato che il Governo farà il possibile per dare ai lavoratori un’ulteriore strada per il pensionamento anticipato.

Durigon, Lega: “La riforma delle pensioni è stata un successo

Il Sottosegretario al Ministero del Lavoro ha risposto ai sindacati - che in questi giorni hanno ribadito che “Quota 100 non supera la Legge Fornero” - dicendo che con l’ultima riforma delle pensioni il Governo ha fatto il possibile per mandare in pensione il più alto numero di persone.

È vero che la platea dei beneficiari di Quota 100 è stata ristretta dall’introduzione di alcuni paletti (come ad esempio il limite di età a 62 anni), ma bisogna considerare che era necessario far quadrare i conti. Le risorse a disposizione, infatti, erano di appena 21 miliardi di euro per tre anni, ed è per questo che è stato necessario contenere la spesa per Quota 100.

D’altronde, come spiegato da Durigon, dopo anni di Legge Fornero che ha ritardato l’accesso alla pensione per molte persone, prevedere una Quota 100 senza limiti e paletti avrebbe comportato una spesa molto più grande, al momento insostenibile per il nostro Paese.

Il Governo quindi ha fatto il possibile, con Quota 100 che comunque ha permesso a molti lavoratori di andare in pensione prima delle loro previsioni; senza dimenticare poi che nell’ultima riforma delle pensioni hanno trovato spazio anche la proroga di Opzione Donna, la conferma dell’Ape Sociale per un altro anno e il blocco dei requisiti per la pensione anticipata. Misure a vantaggio dei lavoratori, i quali dopo anni di buio cominciano a vedere la luce in fondo al tunnel.

Opzione Donna sarà prorogata anche nel 2020

A proposito di Opzione Donna, il Sottosegretario ha confermato che il Governo ha intenzione di prorogare questa misura anche per il 2020. D’altronde, grazie alla proroga per il 2019 (che ha riguardato coloro che hanno maturato i requisiti richiesti entro il 31 dicembre 2018) sono andate in pensione 15.000 donne, con un assegno di importo medio mensile pari a 1.000€.

L’importo è più basso rispetto a quello spettante a coloro che sono andati in pensione con Quota 100 (1.900€) ma d’altronde non poteva essere altrimenti visto che con Opzione Donna viene effettuato un ricalcolo contributivo della pensione.

Anche nel 2020 quindi ci sarà Opzione Donna, con la possibilità di accedervi per coloro che hanno compiuto i 58 anni (se dipendenti) o i 59 anni (se autonome) entro il 31 dicembre 2019. Entro la stessa data bisognerà aver raggiunto i 35 anni di contribuzione richiesti dalla misura.

A proposito di contribuzione Durigon ha spiegato che il Governo sta pensando ad un modo per riconoscere delle maggiorazioni alle donne. Novità in tal senso ci saranno con la Legge di Bilancio 2020, dove potrebbe esserci il riconoscimento di bonus di contributi figurativi di sei mesi - o un anno - per ogni figlio. Una misura che da sola dovrebbe costare 2 miliardi di euro, ma su cui il Governo sembra pronto a procedere.

Riforma delle pensioni: “Prima le donne, poi Quota 41 per tutti

Il 2020 quindi dovrebbe essere l’anno delle donne, con una riforma delle pensioni “light” contenente misure a loro riservate. Poi l’attenzione del Governo si sposterà su Quota 41, la misura con la quale è possibile anticipare il pensionamento al momento in cui il lavoratore ha maturato 41 anni di contributi.

Se in questi anni con Quota 100 e Opzione Donna verranno mandate in pensione quelle generazioni di lavoratori che hanno alle spalle “decine di anni di contributi”, prossimamente la riforma delle pensioni sarà più ad ampio raggio: l’intenzione è di migliorare definitivamente - come richiesto dai sindacati - le condizioni di uscita dei contribuenti ed è per questo che “nel giro dei prossimi tre anni introdurremo le pensioni a Quota 41 per tutti”.

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