Pensioni over 75, di quanto aumentano nel 2024?

Simone Micocci

7 Dicembre 2023 - 07:39

Pensioni, aumenti per gli over 75 anche nel 2024 ma in misura ridotta: ecco come cambiano gli importi.

Pensioni over 75, di quanto aumentano nel 2024?

Le pensioni come noto aumentano nel 2024, tuttavia per gli over 75 che hanno un assegno il cui importo è inferiore al trattamento minimo non ci sono buone notizie. Per quanto la pensione sarà più alta rispetto a quanto percepito quest’anno, la differenza è minima in quanto viene tagliato l’incremento straordinario applicato nel 2023.

Ricordiamo, infatti, che quest’anno per le pensioni pari o inferiori al trattamento minimo - pari a 567,94 euro (importo aggiornato a dicembre 2023 come comunicato dal messaggio Inps n. 4050/2023) - il governo Meloni ha autorizzato un incremento straordinario dell’1,5%, salito al 6,4% per gli over 75.

Ciò ha fatto sì che nel 2023 l’importo massimo della pensione minima per chi ha almeno 75 anni può arrivare a un massimo di 604,28 euro.

Nel 2024 la rivalutazione straordinaria sulle pensioni minime continuerà a essere riconosciuta, in misura maggiore ma senza distinzione per gli over 75. E per questo motivo, come vedremo di seguito, la differenza tra quanto percepito nel 2024 rispetto al 2023 sarà limitata rispetto agli altri pensionati.

Di quanto aumenta la pensione minima per gli over 75 nel 2024

Per il 2024 è stato ufficializzato un tasso di rivalutazione delle pensioni pari al 5,4%: ciò significa che la soglia del trattamento minimo salirà a 598,60 euro.

Sotto questa soglia si avrà diritto all’integrazione al trattamento minimo - ossia a quella maggiorazione necessaria a far sì che la pensione raggiunga almeno l’importo minimo - ma solo laddove se ne soddisfino le condizioni. Dopodiché spetta anche un incremento straordinario una tantum pari al 2,7% dell’importo, mentre l’aumento straordinario del 6,4% per gli over 75 non è stato confermato dalla legge di Bilancio 2024.

Per tutti, non solo per gli over 75, la pensione minima può salire al massimo a 614,76 euro, quindi appena 10 euro in più rispetto a quest’anno. Molto meno rispetto a quelle che erano le aspettative, con il governo - specialmente lato Forza Italia - che aveva fissato l’asticella ad almeno 700 euro al mese, così da avvicinarsi ai 1.000 euro che erano stati promessi da Silvio Berlusconi.

Laddove l’incremento del 6,4% fosse stato confermato, invece, la soglia della pensione minima sarebbe salita a 636,91 euro.

La differenza è persino inferiore per coloro che hanno una pensione molto bassa e non godono dell’integrazione al trattamento minimo. Pensiamo ad esempio a un anziano di 75 anni che nel 2023 prende 300 euro di pensione che per merito dell’incremento straordinario del 6,4% è salito a 319,20 euro.

Nel 2024, per effetto della rivalutazione, da 300 euro si sale a 316,20 euro; aggiungendo l’incremento straordinario del 2,7% si arriva a 324,73 euro, quindi circa 8,50 euro in più rispetto a quest’anno.

Gli altri aumenti per i pensionati “over”

Ricordiamo comunque che ci sono altri aumenti che con il trascorrere degli anni vengono riconosciuti a coloro che hanno l’assegno inferiore al trattamento minimo.

Maggiorazioni che, a differenza dell’incremento straordinario, vengono applicate solo su richiesta del pensionato.

Nel dettaglio, la prima spetta al compimento dei 60 anni: ha un importo di 25,83 euro. Dopodiché, al compimento dei 65 anni, l’importo sale a 82,64 euro. Infine, al compimento dei 70 anni c’è il cosiddetto incremento al milione, d’importo pari a 136,44 euro ridotto a 124,44 euro per i percettori della quattordicesima. Questo aumento può spettare già prima dei 70 anni, in quanto per ogni 5 anni di contributi (fino a un massimo di 25 anni), il requisito anagrafico si riduce di un anno. Nel migliore dei casi, quindi, l’incremento spetta già a 65 anni.

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