Pensioni pagate a tutti domani, cosa c’è nel cedolino di novembre

La pensione di novembre viene messa in pagamento domani, giovedì 2 novembre, in quanto primo giorno bancabile del mese. Mercoledì 1 novembre è infatti un giorno di festa che come tale non va considerato come bancabile.

Quindi sia per chi ha l’accredito in banca che in posta la data di valuta della pensione è il 2 novembre. Discorso differente per chi invece ha preferito come modalità di pagamento il ritiro in contanti alla Posta, per i quali le date variano a seconda dell’iniziale del proprio cognome.

Ma cosa ci sarà nel cedolino di novembre? L’Inps ha fornito le indicazioni con il solito approfondimento mensile, facendo chiarezza su cosa incide sull’importo netto dell’assegno.

Pensioni, cosa non c’è nell’assegno di novembre

Nelle scorse settimane era paventata l’ipotesi per cui a novembre sarebbe stato effettuato il conguaglio della rivalutazione 2023, riconoscendo sugli assegni lo 0,8% di differenza tra il tasso provvisorio utilizzato dall’Inps a inizio gennaio per adeguare gli importi al costo della vita e quello definitivo accertato successivamente dall’Istat.

Effettivamente nella prima bozza del Decreto anticipi collegato alla legge di Bilancio 2024 si parlava di novembre: tuttavia, dopo aver preso consapevolezza che l’Inps non avrebbe fatto in tempo ad effettuare il ricalcolo, si è preferito rinviare il conguaglio a dicembre.

Per i nuovi aumenti e arretrati (qui tutti gli importi) bisognerà quindi attendere il mese prossimo.

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Pensione di novembre, cosa c’è

Ricordiamo che il cedolino della pensione, il documento che consente ai pensionati di verificare l’importo erogato ogni mese dall’Inps nonché di conoscere le ragioni che possono aver fatto variare l’importo, è accessibile tramite l’apposito servizio online disponibile nell’area personale MyInps.

Dalla lettura del cedolino con rateo di pensione riferito a novembre, noterete che sull’imponibile vengono trattenute ancora le addizionali regionali e comunali relative al 2022, effettuate in 11 rate nell’anno successivo a quello a cui riferiscono. Quella di novembre è l’ultima, quindi il mese prossimo non sono previste trattenute di questo genere.

Lo stesso vale per la trattenuta per addizionale comunale in acconto per il 2023: avviata a marzo, anche questa si interrompe dopo novembre.

Sempre sul rateo di pensione di novembre prosegue il recupero delle ritenute Irpef relative al 2022, nel caso in cui siano state effettuate in misura inferiore rispetto a quanto dovuto su base annua. A tal proposito, ricordiamo come funziona questo meccanismo:

• per coloro che hanno un trattamento di pensione fino a 18 mila euro, viene estesa fino a novembre la rateizzazione delle somme a debito risultanti dal conguaglio, a patto che l’importo sia stato superiore a 100 euro;

• discorso differente per i redditi di pensione annui d’importo superiore a 18 mila euro, o comunque inferiore ma con debito che non supera i 100 euro, la trattenuta è stata effettuata in un’unica soluzione a marzo 2023.

Infine, come ricorda l’Inps, nel mese di novembre vengono effettuate le operazioni di conguaglio per i pensionati che hanno inviato il modello 730/2023, indicando l’Inps come sostituto d’imposta, entro il 30 giugno. Operazione da cui, a seconda dei casi, può risultare un aumento, laddove dalla dichiarazione dei redditi sia risultato un importo a credito, o diversamente una trattenuta. A tal proposito, si ricorda che l’importo a debito va restituito tutto entro novembre: non è quindi possibile rateizzarlo oltre.

Data di pagamento pensione di novembre, il calendario per il ritiro in contanti alla posta

Come anticipato, sul conto corrente postale o bancario la pensione sarà disponibile nella giornata di giovedì 2 novembre. Nel caso del ritiro in contanti alla posta, invece, si deve tener conto delle seguenti date: