La Grecia è una delle nazioni europee più convenienti per un pensionato sia da un punto di vista fiscale che di costo della vita. Ecco perché.
Il problema della pressione fiscale in Italia non riguarda soltanto i lavoratori ma anche i pensionati. Infatti anche chi è titolare di una prestazione pensionistica paga l’Irpef, ovvero l’imposta sul reddito. Aliquote che se paragonate ad altre nazioni europee fanno rabbrividire. Con la riforma fiscale dello scorso anno le aliquote Irpef sono state ridotte da 5 a 4 e la percentuale sale in modo direttamente proporzionale all’aumento dell’importo della pensione. Per pensioni fino a 15.000 euro annui l’aliquota è al 23%. Si sale al 25% per quelle fino a 28mila euro, al 35% per quelle fino a 50mila euro annui ed infine al 43% per le pensioni oltre 50mila euro annui.
In altre nazioni come Grecia, Portogallo, Malta, Cipro, Tunisia le aliquote per le pensioni sono molto più basse e sempre più persone stanno decidendo di spostare la propria residenza fiscale all’estero. In questo articolo ci soffermeremo sulla Grecia che è una delle nazioni più convenienti per un pensionato. Vediamo perché.
Trasferirsi in Grecia da pensionato: perché conviene
La Grecia è una delle nazioni europee più convenienti per un pensionato che non vuole dare una bella fetta del proprio reddito allo Stato. Secondo la recente Legge greca di Luglio 2020 dedicata ai pensionati esteri che si trasferiscono fiscalmente in Grecia, le pensioni private estere sono soggette a tassazione forfettaria del solo 7% per 15 anni. Basta che si tratti di una pensione estera a prescindere dalla nazione di provenienze. L’obiettivo è convincere quante più persone possibili a trasferirsi in Grecia in modo da rilanciare l’economia del paese.
Per potersi trasferire ed aderire al regime agevolato, i pensionati dovranno rispettare alcuni requisiti. Sono interessati al regime dei pensionati esteri le persone fisiche, titolari di redditi di pensione di fonte estera, che soddisfano i seguenti requisiti:
- trasferimento residenza fiscale in Grecia: questo significa trascorrere in Grecia almeno 183 giorni all’anno anche non continuativi e trasferire lì tutti gli interessi familiari ed economici;
- assenza di residenza fiscale pregressa: non bisogna essere stati già residenti fiscali in Grecia per 5 dei 6 anni precedenti al trasferimento;
- essere titolari di pensione estera;
- aprire un conto corrente in Grecia e trasferirvi l’accredito della pensione: nel paese esistono numerose filiali di banche italiane da poter sfruttare;
- essere iscritti all’A.I.R.E. (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero);
- essere in possesso di un regolare contratto di affitto a lungo termine oppure acquistare un immobile in Grecia.
Le domande per la flat tax greca per i pensionati devono essere presentate per posta fisica o per via elettronica entro il 31 marzo di ogni anno e i documenti che giustificano il trasferimento entro il 31 maggio. Entro 60 giorni si avrà la decisione, ovvero le autorità greche decideranno se accogliere o respingere la richiesta. Una volta trasferita la residenza e la pensione in Grecia, i pensionati dovranno versare la frat tax con aliquota al 7% una tantum entro l’ultimo giorno lavorativo di luglio di ogni anno.
Cosa serve per trasferirsi in Grecia
Di certo l’offerta della flat tax è allettante per i milioni di pensionati italiani ma la decisione di trasferirsi nella nazione ellenica va valutata attentamente. Si tratta di una scelta di vita che porta a vivere in Grecia per almeno 6 mesi e 1 giorno all’anno.
Essendo la Grecia nazione appartenente all’Unione Europea a livello burocratico non ci sono tante cose da sbrigare. Per entrare nel paese basta semplicemente la carta d’identità. Dopo un primo periodo di 90 giorni trascorso in Grecia è necessario ottenere un permesso di soggiorno.
I pro e i contro del trasferimento in Grecia
La Grecia è una nazione bellissima dove vivere. Ma ci sono dei pro e dei contro per un pensionato che decide di trasferirsi lì. Tra gli aspetti positivi ci sono sicuramente il clima mite per buona parte dell’anno e il costo della vita. Ci sono località dove il costo di un affitto per un appartamento arredato e moderno non superano i 300-350 euro al mese. Ma ci sono anche località prettamente turistiche sul mare come Mykonos ad esempio dove ovviamente i costi sono più elevati.
Le possibili difficoltà sono la lingua, da imparare se si vuole vivere in Grecia anche per instaurare un certo rapporto umano con gli abitanti del posto. E poi occhio all’assistenza sanitaria indispensabile per una persona della terza età. Essendo un paese europeo si avrà diritto alla tessera sanitaria greca ed al medico di base, ma non tutte le isole greche sono dotate di strutture ospedaliere o di adeguata assistenza sanitaria. Quindi bisogna valutare bene il luogo prima di trasferirsi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA