Matteo Salvini promette l’irrealizzabile: “Quota 100 va confermata”. Ma per la pensione a 62 anni ci sono “miliardi” di ostacoli.
Pensioni: Matteo Salvini continua ad andare controcorrente e garantisce ai suoi sostenitori che “Quota 100 non cesserà dal prossimo anno”. Lo fa durante la campagna elettorale per le amministrative 2021, durante la quale sta puntando fortemente su due dei suoi punti forti: pensioni e immigrazione. Sa per quest’ultimo tema ribadisce l’importanza di “chiudere i porti”, puntando il dito sul Ministro Lamorgese per la gestione degli sbarchi, per le pensioni l’attacco - seppur velato - è a tutto il Governo Draghi.
Sembrerebbe quasi un leader di un partito di opposizione, ma sappiamo che non è così. Ma mettendo da parte ogni considerazione politica, concentriamoci sulle ultime dichiarazioni di Salvini riguardo alla riforma delle pensioni.
Riforma per cui si tornerà a discutere alla fine di settembre, quando è in programma il nuovo incontro tra Ministero del Lavoro e sindacati. Sul tavolo non sembra esserci la possibilità di conferma per Quota 100, nonostante le parti sociali stiano facendo pressing in favore di un pensionamento a 62 anni.
Chi non è disposto ad accettare la fine - programmata - di Quota 100 è però Matteo Salvini, il quale ha promesso che verrà fatto il possibile per arrivare a una conferma di questa misura.
Quota 100 va confermata: Salvini vuole mantenere il pensionamento a 62 anni
Nel corso dell’ultimo intervento per la campagna elettorale nel Comune di Benevento, Matteo Salvini è tornato a riproporre uno dei suoi temi caldi: la riforma delle pensioni, con la conferma di Quota 100.
Nel dettaglio, il leader della Lega ha spiegato che ci sarà un pressing su Mario Draghi per chiedere che nella prossima Legge di Bilancio ci siano le risorse per la conferma di Quota 100 anche per il 2022 e per gli anni successivi. E se non dovessero esserci segnali positivi ecco che la Lega “è pronta a fare le barricate”.
Secondo Salvini, quindi, anche in futuro dovrebbe esserci una forma di pensionamento che consenta di uscire dal mercato del lavoro già all’età di 62 anni. Solo così, secondo il leader della Lega, si potrà evitare un “ritorno della Fornero”.
Perché è difficile la conferma di Quota 100
Matteo Salvini, che Quota 100 l’ha introdotta, saprà che la conferma di questa misura risulta essere alquanto complicata. Come spiegato la scorsa settimana dall’Ocse, infatti, una conferma di Quota 100 comporterebbe un incremento notevole della spesa per le pensioni che già nel 2020 - complice proprio Quota 100 - ha raggiunto il 17% del PIL.
Nei prossimi anni dovrebbe scendere al 16% del PIL, percentuale che già ci pone nelle posizioni più alte della classifica dei Paesi che spendono di più per le pensioni.
Una conferma di Quota 100 comporterebbe un incremento di altri 11 punti da qui al 2045: una stima che fa venir meno ogni ipotesi di conferma, almeno per come l’abbiamo conosciuta in questi anni.
Quota 100 ha davvero funzionato?
Va detto che nella parte in cui Matteo Salvini parla di Quota 100 come l’unico impedimento al ritorno della Legge Fornero commette un errore. Anche in questi tre anni in cui vi è stata la possibilità di andare in pensione con 62 anni di età e 38 di contributi, infatti, la maggior parte dei cittadini lo ha fatto seguendo le regole dettate nel lontano 2011 dal Governo Monti.
Pensione di vecchiaia, anticipata, Quota 41: tutte queste seguono quanto stabilito dalla Legge Fornero. Una piccola percentuale di persone - 300 mila secondo le stime che comprendono anche il 2021 - hanno però anticipato l’accesso alla pensione grazie a Quota 100.
Un numero inferiore alle attese, che tra l’altro sbugiarda le anticipazioni della vigilia quando si parlava di dare una via d’uscita a coloro che sono “logorati da anni di lavoro”. Non è stato così in quanto Quota 100, secondo un bilancio finale, non ha favorito le categorie più svantaggiate: per le donne l’accesso è stato più complicato rispetto agli uomini, mentre il settore più coinvolto è stato quello della Pubblica Amministrazione.
Un bilancio, dunque, che non sembra dare motivo al Governo Draghi per confermare Quota 100. Ma Salvini non ci sta e promette che anche in futuro si potrà andare in pensione a 62 anni. Vedremo se dovrà prepararsi alle “barricate” per mantenere la sua promessa agli elettori.
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