Ecco quali potrebbero essere i nuovi requisiti per l’uscita anticipata dal lavoro a cui sta lavorando il governo come confermato anche dalla ministra del Lavoro Calderone.
Il tema delle pensioni è sempre molto dibattuto nel nostro paese. In questi giorni sta tornando in auge la questione, in particolare sull’uscita anticipata dal lavoro e su quale nuova misura sta lavorando il Governo in vista del 2024. La riforma dovrebbe prevedere Quota 41. Si tratta di un’opzione che l’esecutivo sta valutando. A confermarlo è stata anche la ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone in un’intervista rilasciata a Il Messaggero.
Governo al lavoro su Quota 41? La conferma della ministra Calderone
Sono giorni frenetici per la ministra del Lavoro Calderone impegnata sul decreto Lavoro che dovrebbe essere presentato nelle prossime settimane. Una riforma che proverà a dare una spinta all’occupazione agevolando le imprese che vogliono assumere grazie ad una forte semplificazione.
Ma per il Governo tema centrale resta anche quello delle pensioni. Negli ultimi giorni si sta parlando molto di Quota 41 che potrebbe diventare realtà a partire dal 2024. Si tratta di un’opzione di uscita anticipata dal lavoro che andrebbe ad uniformare il diritto sia per le lavoratrici che per i lavoratori visto che attualmente per loro l’uscita dal lavoro avviene con 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e 42 e 10 mesi per gli uomini.
Con la nuova riforma entrambi potranno uscire dal lavoro con 41 anni totali di contributi. Un’uscita anticipata che ovviamente ha anche dei lati negativi come un assegno pensionistico inferiore fino al 9% per le donne e fino al 12% per gli uomini. Il costo per le casse dello Stato sarebbe tra i 6 ed i 9 miliardi di euro all’anno per i primi dieci anni, per un totale di 75 miliardi di euro. Forse decisamente poco sostenibile.
Sul fatto che il Governo stia seriamente valutando l’inserimento di questa riforma a partire dal prossimo anno è arrivata la conferma anche da parte della ministra Calderone. «La questione di Quota 41 è presente nel confronto con le parti sociali e si faranno tutte le verifiche di sostenibilità necessarie» - ha detto.
«Il nostro focus, oltre ad analizzare altre ipotesi di anticipo pensionistico, tuttavia, è anche su misure che garantiscano la semplificazione del sistema attuale, specie nel dialogo tra le gestioni e i vari ordinamenti, oltre che nell’introduzione di benefici pensionistici più stabili, razionali e chiari per le categorie più deboli riconfermando la coerenza e la sostenibilità del sistema» - le sue parole. Valutazione che si stanno facendo anche su Opzione Donna tenendo conto anche del numero di possibili adesioni.
Reddito di cittadinanza
Altro tema scottante è quello del Reddito di Cittadinanza che verrà tolto a partire da agosto a circa 600mila occupati. Al suo posto arriverà un nuovo strumento di inclusione. «Premetto che ai lavoratori fragili nulla sarà tolto. Entro il primo gennaio 2024, per loro, arriverà un nuovo strumento di tutela più aderente alle loro esigenze. Per quanto riguarda i lavoratori occupabili stiamo lavorando ad un nuovo assetto di gestione delle politiche attive» - ha detto la ministra del Lavoro.
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