Pensioni: spettano tredici o quattordici mensilità ogni anno? Facciamo chiarezza a riguardo.
Quante sono le mensilità di pensione pagate ogni anno? Chi passa dal lavoro - e quindi dall’avere uno stipendio - alla pensione non ha sempre chiaro quante sono le mensilità che vengono riconosciute una volta avvenuto il collocamento in quiescenza.
Rispondere a questa domanda è molto semplice: la pensione, così come lo stipendio, viene pagata a tutti per tredici mensilità, con la possibilità della quattordicesima in presenza di determinate condizioni.
Questo vale per tutti: sia per gli iscritti al Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD), i quali quindi hanno sempre percepito tredicesima e - in alcuni casi, in base a quanto stabilito dal CCNL - anche la quattordicesima, come pure per gli ex lavoratori autonomi.
Pensione: quante mensilità ogni anno?
Come prima cosa è bene fare chiarezza su quando decorre la pensione. Ciò dipende dall’opzione con la quale vi si accede:
- per la pensione di vecchiaia, ad esempio, la pensione decorre dal primo giorno del mese successivo a quello in cui vengono maturati i requisiti (67 anni di età e 20 anni di contributi);
- per la pensione anticipata, come pure per Quota 41 riservata ai precoci, la pensione decorre dal primo giorno del terzo mese successivo a quello in cui vengono maturati i requisiti per il pensionamento (42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne e 41 anni per i precoci);
- per Quota 100 la pensione decorre tre mesi dopo dalla data di maturazione dei requisiti per la pensione per i lavoratori che provengono dal settore privato, sei mesi dopo per chi proviene dal pubblico impiego.
Nel primo anno del pensionamento, quindi, molto dipenderà dalla data in cui sono stati maturati i requisiti e dall’opzione alla quale si accede. Ma dall’anno successivo le mensilità saranno sempre dodici, pagate il primo giorno bancabile di ogni mese, con l’aggiunta della tredicesima e, qualche volta, della quattordicesima.
Pensioni: chi ha diritto alla tredicesima mensilità
La tredicesima spetta a tutti i pensionati, eccetto a coloro che ricevono l’anticipo pensionistico (Ape Sociale) in quanto in tal caso non si tratta di una vera e propria pensione (ma solamente di un’indennità sostitutiva riconosciuta fino a quando non si matura il diritto al collocamento in quiescenza).
A tutti gli altri pensionati la tredicesima viene pagata a dicembre (contestualmente al cedolino) e l’importo solitamente si avvicina a quello del rateo mensile (ma potrebbe essere leggermente più basso per via di una tassazione differente).
Ricordate però che la tredicesima si matura ogni mese: è prevista, infatti, una suddivisione della stessa in tanti ratei mensili quanti sono i mesi del pensionamento trascorsi all’interno dell’anno. Questo significa che chi è in pensione da meno di un anno avrà comunque diritto alla tredicesima, ma per un importo più basso rispetto a quello del cedolino mensile.
Pensioni: chi ha diritto alla quattordicesima
Di regola, quindi, tutti i pensionati ricevono tredici mensilità di pensione. Ce ne sono alcuni - si tratta di una platea di circa 3,5 milioni di pensionati su un totale di 16 milioni - che hanno diritto anche ad una quattordicesima, pagata a luglio (sempre insieme al cedolino) a coloro che soddisfano determinati requisiti.
Nel dettaglio, la quattordicesima spetta ai pensionati Inps al compimento dei 64 anni di età, purché questi abbiano un reddito non superiore a 2 volte il trattamento minimo. A chi possiede un reddito tra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo spetta una quattordicesima di importo ridotto.
Il calcolo dipende, quindi, dal reddito, come pure dal numero di anni di contributi e dal fondo di appartenenza: l’importo va da 336,00 euro ad un massimo di 655,00 euro.
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