Per Draghi gli stimoli europei non sono ancora abbastanza

Mario D’Angelo

20 Giugno 2021 - 15:57

Per l’ex presidente della BCE gli stimoli messi in campo dall’Europa non sono abbastanza per l’Italia e per il blocco. Senza ulteriore sforzo, dice, non ci sarà ripesa.

Per Draghi gli stimoli europei non sono ancora abbastanza

Nel corso dell’incontro di due giorni fa a Barcellona con il premier spagnolo Sanchez, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha detto chiaro e tondo che gli stimoli economici europei per combattere la pandemia e tornare ai livelli pre-crisi non sono ancora abbastanza. La BCE ha incrementato il ritmo di acquisto di obbligazioni sin dal marzo scorso in sostegno dei Paesi in difficoltà a causa della crisi Covid.

Draghi, senza sforzo ulteriore niente ripresa

L’incertezza prolungata significa che il tema dell’espansione monetaria e fiscale rimane una sfida”, ha detto l’ex presidente della BCE nel suo discorso. “ Non raggiungeremo questo obiettivo senza sforzo ulteriore . Dobbiamo agire tempestivamente ed efficacemente”.

Un appello forte, quello di Draghi, passato tuttavia in sordina sui media nazionali, volto alla Germania e ad altri Paesi che temono che ulteriori stimoli possano portare a eccessivo allentamento di disciplina fiscale.

Avendo protetto il lato dell’offerta delle nostre economie, adesso dobbiamo assicurare che la domanda cresca per incontrare quei livelli di richiesta”, ha detto Draghi. Idealmente, ha aggiunto il presidente del Consiglio, “dovremmo puntare a oltrepassare la traiettoria di crescita pre-pandemica”.

Secondo la BCE l’economia del blocco crescerà del 4,6% nel corso del 2021, mentre quella italiana, secondo Bloomberg che cita due esponenti del Governo, dopo una contrazione del 9% dovrebbe crescere del 5%. Draghi, a Barcellona, tuttavia ha condiviso una previsione meno ottimistica del 4,2%, aggiungendo tuttavia che la stima sarà cambierà con gli attesi progressi della situazione.

Penso francamente che queste previsioni saranno riviste al rialzo, e probabilmente in maniera significativa, con il ritorno della fiducia fra compagnie e famiglie”, ha aggiunto Draghi.

Il presidente del Consiglio ha comunque sottolineato l’importanza di rassicurare gli investitori del fatto che “verrà reinstituita la prudenza fiscale una volta che la ripresa sarà sostenibile”. Obiettivo su cui concentrarsi, secondo Draghi, è quindi quello di spendere sempre di più dove gli effetti sulla crescita sono più alti.

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