L’ingresso dell’Ucraina nella Nato rappresenta una «linea rossa» che, se superata, rischia di provocare un conflitto nucleare. Ecco perché è una follia
No a un ingresso effettivo dell’Ucraina nella Nato, sì a un patto di cooperazione in materia di sicurezza modello Stati Uniti-Israele. È uno dei temi chiave che saranno discussi in queste ore dagli alleati in occasione del vertice Nato in corso a Vilnius. A dispetto delle richieste di Zelensky, secondo quanto riportato dal Guardian non si prevede che i membri della Nato stabiliscano chiare precondizioni per l’eventuale adesione di Kiev nell’Alleanza Atlantica, complici soprattutto le cautele in merito espresse dalla Germania e anche dallo stesso presidente Usa, Joe Biden. Quest’ultimo, infatti, è mosso da ragioni elettorali, oltre che strategiche, poiché la Casa Bianca non intende provocare direttamente un escalation con Mosca rischiando così - oltre che di aizzare una devastante guerra nucleare - anche di pesare gravemente sulla campagna per la rielezione nel 2024.
Le richieste di Kiev e i timori degli alleati
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