Il governo guidato da Mario Draghi punta sulle vaccinazioni - prime e terze dosi - per salvare il Natale ed evitare restrizioni e chiusure che affosserebbero i consumi durante le festività.
Evitare a ogni costo nuove chiusure. Cercare di contenere la circolazione del virus per passare un Natale più sereno, senza restrizioni e senza nuove regole che potrebbero mettere di nuovo in difficoltà tutte le attività e l’economia italiana. Il governo guidato da Mario Draghi punta a salvare il Natale attraverso una strategia per evitare una nuova ondata di contagi.
La strategia del governo è basata soprattutto sulle vaccinazioni, come ha spiegato ieri in conferenza stampa il ministro della Salute, Roberto Speranza. Ma servono anche corretti comportamenti individuali. Qual è allora il piano del governo per evitare una nuova ondata e mettere in sicurezza il Natale senza il rischio di nuove restrizioni?
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Il piano del governo per salvare il Natale
La strategia del governo Draghi si basa su tre punti, secondo quanto riporta Repubblica. Il primo è quello di allargare la terza dose agli over 50 nel giro di pochi giorni. Poi si punta a vaccinare, a partire da dicembre, almeno il 50% dei bambini tra i 5 e gli 11 anni (che sono in totale 3,3 milioni). Il terzo punto riguarda la somministrazione della terza dose a tutti gli italiani, passaggio che comunque dovrebbe arrivare solo in un secondo momento, probabilmente dopo febbraio.
La situazione in Italia e i contagi da Covid
I casi in Italia sono in aumento. A dimostrarlo anche l’incidenza che ha superato i 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti e l’indice Rt al di sopra della soglia di 1. I dati comunque non sono allarmanti per il momento. La speranza è che si riesca a tenere fino alle vacanze di Natale per poter tenere tutto aperto durante le feste, un periodo in cui i consumi sono elevati e che risulta quindi fondamentale per l’economia.
I contagi però sono in salita ed è probabile che il trend si confermi. Bisognerà capire fino a quando: probabilmente per qualche altro mese, sempre che non ci sia un importante aumento delle vaccinazioni tra chi non è ancora immunizzato. L’augurio del governo è che la campagna vaccinale abbia uno scatto da qui a Natale incrementando sia le nuove prime dosi che le terze.
Come far accelerare la campagna vaccinale
Il governo cerca un modo per accelerare sulla campagna vaccinale. Non si discute al momento dell’obbligo per alcune categorie di lavoratori, anche se si tratta di un’ipotesi da non escludere. La copertura degli over 12 in Italia è alta rispetto alla media europea. Il commissario straordinario Figliuolo parla di un 87% di popolazione over 12 immunizzata in quanto vaccinata o da poco guarita dal Covid.
Il governo punta ad aumentare questa percentuale in tempi rapidi e l’obiettivo minimo resta quello del 90% di vaccinati. Ma continuando a questo ritmo di prime dosi - sempre meno - ci vorrà ancora molto tempo.
L’allargamento della terza dose
Il primo obiettivo è quello di estendere la terza dose, entro poche settimane, agli over 50. Speranza incontrerà in questi giorni gli esperti per decidere quando far partire il richiamo per questa fascia d’età. Il ministro della Salute vorrebbe puntare ad allargare la platea fino agli over 40, ma per il momento gli esperti sembrano essere più cauti e vogliono aspettare altri dati.
La vaccinazione dei bambini da 5 a 11 anni
Un altro degli step fondamentali per il governo è la vaccinazione dei bambini nella fascia 5-11 anni a cui si punta per ridurre la circolazione del virus. L’Ema dovrebbe dare l’autorizzazione a dicembre e subito dopo arriverà anche il via libera dell’Aifa.
Secondo il coordinatore del Cts, Franco Locatelli, si partirà con l’immunizzazione dei più piccoli entro Natale. L’obiettivo di Palazzo Chigi è raggiungere al più presto almeno la metà di questa platea, quindi superare gli 1,5 milioni di bambini vaccinati.
Le regole: tutto uguale su green pass, mascherine e zone a colori
Nulla cambia, per il momento, sulle regole in vigore. Non si cambia sul green pass, resta l’obbligo di mascherine al chiuso e nessun ritocco anche per il sistema a colori delle Regioni, come precisato ieri da Speranza. Il ministro spiega che le zone bianche, gialle, arancioni e rosse restano in vigore e si continuerà a decidere sulla base di ricoveri e terapie intensive.
Ad oggi i dati sulle ospedalizzazioni sono in crescita ma restano bassi. Se dovessero aumentare il rischio di tornare alle mascherine all’aperto, alla chiusura delle discoteche e alle restrizioni per ristoranti ed eventi è concreto. Il governo però vuole fare di tutto per evitare nuove misure restrittive prima delle feste per salvare i consumi natalizi. Sperando nell’aumento delle vaccinazioni.
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