Le parole di Mario Draghi stamattina hanno animato il comparto delle utility, che brillano all’interno del FTSE Mib. Vediamo il motivo
Nel suo discorso al forum di Sintra, il Presidente della BCE, Mario Draghi, ha annunciato che se le condizioni economiche negative sull’Eurozona dovessero persistere, si renderanno necessari nuovi interventi di politica monetaria espansiva, compreso un nuovo taglio dei tassi di interesse.
La reazione sui mercati non si è fatta attendere, con l’Euro che si è deprezzato e il mercato azionario che ha preso il volo, insieme all’obbligazionario.
Tra i titoli che compongono il FTSE Mib, al momento in positivo dell’1,67%, brillano le utilities: Enel, Italgas, Terna, A2A e Snam sono le cinque top performer del principale listino milanese oggi, con un apprezzamento rispettivo del 3,85%, 3,65%, 3,18%, 3,18% e 3%.
Tassi e settore utilities negativamente correlati: ecco perché
In un contesto di tassi bassi, il prezzo dei titoli di Stato avanza sulla scia di un abbassamento degli yield.
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Se i rendimenti degli asset «sicuri» diminuiscono, gli investitori devono trovare un alternativa con caratteristiche simili: è qui che trova spazio il comparto delle utilities, dotate di un modello di business prevedibile e una dividend policy stabile nel tempo.
Ad esclusione di Telecom Italia, che non ci si attende paghi il dividendo il prossimo anno, le società del comparto utility quotate sul FTSE Mib offrono un rendimento da dividendo che va dal 2,28% al 3,86%.
Con gli yield del BTp a 10 anni ai minimi dal 16 maggio 2018, al 2,10%, è chiaro che gli investitori saranno più orientati a comprare questo tipo di azioni rispetto ai bond governativi.
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