Pil Italia: FMI taglia stime crescita 2025. L’outlook su debito e deficit

Laura Naka Antonelli

22/10/2024

Pubblicato oggi il rapporto World Economic Outlook. Riviste al ribasso le previsioni per la crescita dell’economia globale.

Pil Italia: FMI taglia stime crescita 2025. L’outlook su debito e deficit

L’FMI ha annunciato di avere confermato le stime di crescita per il PIL dell’Italia a +0,7% per il 2024 e di avere contestualmente tagliato le previsioni per il 2025, dal +0,9% inizialmente previsto lo scorso luglio al +0,8%. Il nuovo outlook sul ritmo di espansione del prodotto interno lordo dell’Italia è contenuto nel “World Economic Outlook”, il rapporto dedicato alle stime sull’economia globale che l’istituzione di Washington ha pubblicato oggi, martedì 22 ottobre 2024.

Comunicate oggi dal Fondo Monetario Internazionale anche le nuove previsioni sui conti pubblici italiani: per quanto riguarda il rapporto debito-PIL, le attese dell’FMI sono di un rialzo al 136,9%, nel 2024, e al 138,7% nel 2025, rispetto al 134,6% dello scorso anno. Ancora peggio nel 2029, per cui la stima monstre è di un debito-PIL fino al 142,3%.

Il rapporto deficit-PIL dell’Italia è stimato al 4% nel 2024 e al 3,8% l’anno prossimo.

Debito-PIL: stime FMI-Eurostat-Istat mentre Meloni parla di “conti in sicurezza”

Proprio oggi nuove indicazioni sul debito-PIL e sul deficit-PIL dell’Italia sono arrivate anche dall’Eurostat e dall’Istat: ironia della sorte, nello stesso giorno in cui il governo Meloni ha compiuto due anni.

Nel videomessaggio con cui ha commentato l’anniversario della nascita del suo governo, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha rivendicato tra l’altro con orgoglio il fatto che, a suo avviso, l’esecutivo ha messo i conti in sicurezza.

Abbiamo messo in sicurezza i conti dello Stato e rilanciato la crescita economica e l’occupazione”, ha detto la premier, ricordando la data del 22 ottobre 2022, “esattamente due anni fa”, quando aveva “prestato giuramento come presidente del Consiglio dei ministri”.

La fotografia che è emersa dall’Eurostat racconta una storia diversa, sebbene all’Italia vada sicuramente riconosciuto il merito di star tentando, almeno, di mettere un freno alla crescita annosa del suo debito pubblico.

Occhio inoltre anche a quanto è emerso oggi dall’Istat, che ha annunciato di avere rivisto lievemente al rialzo il rapporto debito-Pil dell’Italia relativo al 2023 e al 2022.

La notizia è arrivata con la pubblicazione, da parte dell’Istituto Nazionale di Statistica, della “Notifica sull’indebitamento netto e sul debito delle AP” che è stata trasmessa alla Commissione europea.

Nel documento si legge che, nel 2023, il rapporto debito-PIL dell’Italia si è attestato al 134,8%, rispetto al 134,6% stimato a settembre, quando l’istituto lo aveva rivisto al ribasso dal precedente 137,3%.

Revisione al rialzo anche per il debito-PIL del 2022, dal 138,1% al 138,3%.

L’Istat ha ribadito invece i rapporti deficit-PIL dell’Italia del 2022 e del 2023, rispettivamente all’8,1% e al 7,2%.

Fmi taglia stime crescita PIL globale per il 2025

Tornando all’FMI, in particolare alle prospettive di crescita per l’intera economia globale, nel suo World Economic Outlook, il Fondo ha reiterato le stime di una crescita del PIL globale pari a +3,2% su base annua nel 2024, annunciando tuttavia di avere tagliato le previsioni sul PIL globale del 2025, dalla crescita precedentemente prevista pari a +3,3% a un ritmo atteso ora a +3,2%.

In particolare, l’FMI ha rivisto al rialzo l’outlook sul PIL Usa, abbassando contestualmente le stime per la crescita della Cina.

L’istituzione prevede ora per il PIL degli Stati Uniti una crescita del 2,8% nel 2024 e del 2,2% nel 2025, in rialzo rispetto alle stime precedenti di luglio, che erano per ritmi di crescita pari rispettivamente a +2,6% e a +1,9%. L’outlook sulla crescita del PIL della Cina del 2024 è stato tagliato invece dal +5% al +4,8%.

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