Continuano a sorprendere i dati preliminari del PIL per il primo trimestre del 2024, in particolare da Italia, Spagna e Germania, allontanando il rischio di recessione nell’Eurozona.
La zona euro continua a crescere grazie al contributo dell’Italia, allontanando lo spettro della recessione. Nel primo trimestre del 2024, il Prodotto Interno Lordo (PIL) italiano ha registrato una crescita significativa, confermando l’andamento positivo già osservato nei trimestri precedenti.
Secondo i dati diffusi dall’ISTAT, il PIL è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo risultato rappresenta una revisione al rialzo rispetto alla stima preliminare, che indicava una crescita tendenziale dello 0,6%.
Performance settoriali in Italia
Analizzando i dati italiani, il PIL ha mostrato un terzo trimestre consecutivo di crescita. L’ISTAT ha evidenziato che il contributo alla crescita è stato dato principalmente dai settori dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, dell’industria e dei servizi. La domanda interna, al netto delle scorte, ha contribuito per 0,3 punti percentuali alla crescita del PIL, con i consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private (ISP) in aumento dello 0,2% e gli investimenti fissi lordi in crescita dello 0,5%. Le importazioni sono diminuite dell’1,7%, mentre le esportazioni sono cresciute dello 0,6%, contribuendo positivamente alla bilancia commerciale.
La stima completa dei conti economici trimestrali nel primo trimestre dell’anno conferma la crescita congiunturale dello 0,3% dell’economia italiana rispetto a quanto registrato in via preliminare. In termini tendenziali la crescita si attesta ora allo 0,7% rispetto allo 0,6% della stima preliminare, si legge nell’ultimo report dell’ISTAT.
La crescita acquisita per il 2024 si attesta al +0,6%. La crescita del Pil è dovuta ai consumi delle famiglie e delle ISP e agli investimenti, che hanno fornito rispettivamente un contributo positivo di 0,2 e 0,1 punti percentuali, mentre nullo è risultato il contributo della spesa delle AP. Negativo il contributo della domanda estera netta per 0,7 punti percentuali e positivo quello della variazione delle scorte, risultato anch’esso pari a 0,7 punti percentuali. Lo sviluppo positivo è stato diffuso nei grandi comparti produttivi, con il valore aggiunto cresciuto del 3,3% in agricoltura e pesca e dello 0,3% sia nell’industria sia nei servizi. Si stima che le ore lavorate siano cresciute dello 0,6%, le posizioni lavorative dello 0,3%, le unità di lavoro dello 0,5% e i redditi pro-capite dell’1,4%.
Dati economici dettagliati: una panoramica sulla crescita nel resto dell’Eurozona
Nel contesto europeo, anche altri paesi hanno mostrato segnali di ripresa. La Francia ha registrato un incremento del +0,2% del PIL nel primo trimestre del 2024, mentre la Spagna ha visto una crescita del +0,7%, nettamente superiore al +0,4% previsto dagli economisti. Il Portogallo ha mantenuto un ritmo costante con una crescita del +0,7%, in linea con il trimestre precedente, e il PIL austriaco ha registrato un aumento dello 0,2%, superando le aspettative degli analisti.
La Germania ha sorpreso con una crescita del +0,2%, superiore alle previsioni degli analisti che si attestavano su un modesto +0,1%. Questo incremento è stato trainato dagli investimenti nell’edilizia e nelle esportazioni.
Prospettive future per l’Eurozona
L’espansione economica del primo trimestre 2024 rappresenta un segnale positivo per l’Eurozona, che si stava riprendendo dall’elevata inflazione e dall’aumento dei tassi di interesse. L’inizio di un possibile allentamento monetario da parte della Banca Centrale Europea a partire da giugno potrebbe ulteriormente sostenere la crescita. Tuttavia, nonostante le previsioni positive, permangono alcune incertezze legate alla domanda globale e ai costi energetici.
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