Polizza Kasko: cosa copre, quanto costa e perché conviene

Marco Lasala

19/04/2022

Rispetto alla classica R.C. auto la polizza kasko copre anche i danni alla vettura causati dal conducente. Vediamo perché e quando conviene stipularne una.

Polizza Kasko: cosa copre, quanto costa e perché conviene

La polizza kasko nasce come protezione a trecentosessanta gradi in caso d’incidente e danni al proprio veicolo. Rispetto alla tradizionale Responsabilità civile autoveicoli R.C. auto, assicurazione che copre i danni verso terzi, rappresenta sicuramente una copertura ulteriore che offre numerosi vantaggi soprattutto per chi affronta lunghi viaggi e vuole tutelarsi da ogni imprevisto quando è al volante della propria auto.

La polizza kasko può essere stipulata anche da chi è in possesso di un’auto elettrica.

Si rivolge a chi utilizza l’auto come strumento di lavoro ma anche ai neopatentati. Per chi percorre centinaia di chilometri ogni giorno, le probabilità di essere coinvolto in un incidente stradale aumentano, ma anche gli imprevisti derivanti dalla circolazione stradale, meglio proteggersi.

Polizza kasko: cosa comprende

Nasce per coprire diverse tipologie di “imprevisti”, dalla rottura del parabrezza alla carrozzeria danneggiata da atti vandalici, manovre di parcheggio o agenti esterni, in ogni caso è possibile ricevere un risarcimento danni, persino quando involontariamente si esce fuori strada.

La kasko dunque deve essere espressamente richiesta quando si stipula un contratto di assicurazione auto e al contrario della R.C. auto, obbligatoria, offre una protezione anche in presenza di danni provocati da distrazioni o disattenzioni alla guida.

A differenza di quanto si potrebbe pensare non copre un numero illimitato d’imprevisti e danni, ad esempio in caso di danno volontario o causato dall’assunzione da parte del conducente, di sostanze stupefacenti o alcool (tasso alcolemico superiore a 0,5 g/l), non si ha diritto al risarcimento danni, stessa situazione nel caso di trasporto di merci pericolose o pesanti.

Anche in assenza dei documenti validi alla circolazione stradale, patente di guida scaduta e revisione non superata, non si ha diritto al risarcimento.

Polizza kasko: quanto costa e quando conviene

Esattamente come accade per la Responsabilità civile autoveicoli, i costi di una polizza kasko variano in base alla regione di residenza e in base ad altri fattori, come:

  • classe di merito;
  • chilometraggio annuo;
  • valore dell’auto.

Il valore dell’auto è un parametro che incide fortemente sul costo di una polizza kasko, in genere la percentuale è del 20 - 30 per mille, dunque se ad esempio si è in possesso di un veicolo che vale 30.000 euro, il costo di una polizza kasko sarà orientativamente di 900 euro l’anno (da sommare al costo della R.C. auto).

Oltre al costo elevato, bisogna valutare anche un altro fattore non da poco, la franchigia, in genere queste tipologie di polizze assicurative hanno uno scoperto piuttosto elevato, in media 500 euro.

Nel valutare se conviene o meno sottoscrivere una kasko oltre alla franchigia bisogna tenere conto anche della svalutazione della vettura nel tempo: un’auto acquistata per 40.000 euro, dopo quattro anni varrà secondo l’assicurazione la metà, ma a subirne un “deprezzamento” non saranno anche i suoi pezzi di ricambio, dunque in caso di danni alla carrozzeria in manovra, il perito assicurativo potrà valutare un risarcimento che non corrisponderà al reale costo per il ripristino della vettura.

Riassumendo conviene contrarre una polizza kasko quando:

  • si percorrono molti chilometri al giorno;
  • l’auto è guidata da neopatentati;
  • la franchigia non è elevata.

Esistono anche delle mini kasko che a fronte di un costo ridotto, circa 150-200 euro l’anno, coprono anche i danni con altri veicoli “identificati”, in pratica sono esclusi quelli derivanti da manovre di parcheggio, uscita di strada e collisioni contro muri.

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