Nell’ultima settimana il rendimento del nostro portafoglio di investimento si è confermato di poco sotto gli 80 punti percentuali. A scandire i tempi sui mercati sono i timori per il possibile default di Evergrande.
Nel corso dell’ultima settimana il rendimento del nostro portafoglio di investimento realizzato con i Turbo Certificates di UniCredit si è confermato di poco sotto gli 80 punti percentuali.
Lunedì scorso l’operazione sulle azioni Saipem è divenuta operativa andando ad aggiungersi agli altri due investimenti già presenti in portafoglio: quello su Banco BPM e sul titolo Moncler.
Portafoglio di investimento: la situazione generale
E’ la settimana delle banche centrali. Non solo Federal Reserve, nel corso dell’ottava si riuniranno anche i board della Bank of Japan, della Bank of England, della svizzera SNB, della svedese Riksbank e della norvegese Norges Bank.
Per quanto riguarda l’istituto statunitense, la crescita delle aspettative di inflazione dovrebbe supportare l’intenzione, emersa da recenti rumor, di iniziare a ridurre lo shopping di titoli, il c.d.. tapering, nel corso di uno degli ultimi due meeting dell’anno (2-3 novembre e 14-15 dicembre).
A favore di un annuncio nel corso dell’ultima riunione dell’anno è il fatto che a novembre scade il tetto del debito del Tesoro, la data in cui il Tesoro finirà i finanziamenti, e quindi la Fed punterebbe ad evitare di caricare i mercati di ulteriori tensioni.
Su queste basi, stimiamo che anche in questo meeting Powell non metterà in atto il famoso annuncio di riduzione degli stimoli straordinari.
Dopo il buon andamento dei fondamentali economici nel corso del secondo trimestre, l’Europa è alle prese con l’incremento dei prezzi dei prodotti energetici che, insieme ai colli di bottiglia nelle catene produttive e distributive, potrebbe prolungare gli effetti dell’inflazione.
Situazione simile in Regno Unito, dove l’economia si trova a che fare con catene produttive rallentate dalla Brexit e con la carenza di lavoratori in settori chiave.
In avvio di settimana a monopolizzare l’attenzione degli operatori, ci ha pensato la questione-Evergrande, il gigante immobiliare cinese in procinto di fallire. Secondo i commentatori, Evergrande potrebbe colare a picco con oltre 300 miliardi di dollari di debiti.
Oltre a questo, Piazza Affari ha dovuto fronteggiare le dichiarazioni rese dal Ceo di Banco BPM, Giuseppe Castagna. Nel corso di un’intervista, il manager ha allontanato l’ipotesi di matrimoni con altri istituti.
Per diversi mesi, quello del consolidamento è stato il principale driver rialzista per gli istituti quotati a Piazza Affari. In mancanza di questa stampella, le prospettive del paniere milanese diventano meno allettanti.
Portafoglio di investimento: rendimento stabile all’80%
Le tensioni che attraversano i mercati impongono cautela. In questa puntata del nostro Portafoglio di investimento preferiamo un atteggiamento prudente in attesa di notizie dalla Cina, dove il governo è chiamato a tappare la falla creata da Evergrande, e di maggiori indicazioni sulle politiche monetarie della Federal Reserve.
Alle operazioni sul titolo Banco BPM (DE000HV8B1D8) e Moncler (DE000HV4M442), negli ultimi sette giorni se ne è aggiunta una terza.
Nel caso del Banco BPM, le recenti vendite hanno portato alla creazione di un gap ribassista tra 2,682 e 2,646 euro che, speriamo, possa calamitare una reazione del titolo (non troppo lontano dallo stop loss fissato a 2,4 euro).
Azioni Banco BPM, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Situazione simile per Moncler, decisamente vicina allo stop loss dei 51 euro in tre delle ultime cinque sedute.
Azioni Moncler, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Lunedì scorso, il raggiungimento dei 2,05 euro ha permesso all’investimento sulle azioni Saipem, per il quale abbiamo utilizzato un Turbo Open End di UniCredit (DE000HV4HKF0), di divenire operativo.
Azioni Saipem, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Nonostante qualche alto e basso, l’investimento sembrerebbe ben impostato ed un’ulteriore conferma in questo senso arriverà dal superamento della resistenza rappresentata dalla media mobile a 100 giorni (già bucata oggi).
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I prodotti e le rispettive leve sono stati selezionati alle 12 del 21 settembre 2021. Le strategie si considerano valide se i prezzi toccano il punto di entrata prima del take profit o dello stop loss.
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