Un’indagine della Bce, integrata dalla Banca d’Italia, svela i comportamenti degli italiani sul metodo di pagamento, quali sono le preferenze e i motivi.
Di fronte alla crescente industrializzazione e digitalizzazione dei paesi, la Banca Centrale Europea (Bce) ha svolto uno studio per comprendere come le persone preferiscono pagare, se in cash o tramite carta, ma anche per stimare i comportamenti nei diversi paesi. Grazie a una integrazione di Banca d’Italia si è riusciti a capire per cosa propendono gli italiani e perché.
Anche Paypal ha fatto una piccola indagine interna che va a confermare quanto emerso dall’analisi delle sopracitate banche, seppur incentrandosi unicamente sulle transazioni di piccole somme di denaro.
Metodo di pagamento: le preferenze degli italiani
Nata dall’esigenza di comprendere l’andamento globale, la Banca Centrale Europea ha permesso di entrare ancora a fondo nelle abitudini degli italiani e comprendere quanto si stiano adattando alle nuove esigenze date dalla crescente digitalizzazione.
Infatti la Bce ha condotto un’indagine - conclusa nel 2016 - sulle preferenze sul metodo di pagamento, la quale poi è stata integrata dalla Banca d’Italia, focalizzandosi proprio sul Belpaese, grazie a 4,515 italiani che si sono prestati per essere intervistati.
Il quadro complessivo non lascia spazio a dubbi. L’Italia è più propensa a usare la moneta cartacea anziché digitale. Nell’85,9% dei casi usa la banconota contro il 12,9% in cui viene adoperata la carta.
Tuttavia il contante viene prediletto maggiormente per pagamenti di piccola entità, prevalentemente per importi inferiori a 25 euro. Il 48% delle transazioni digitali è per cifre minori di 25 euro e il 90% per quelle sotto i 75 euro. Quest’ultimo metodo di pagamento è maggiormente diffuso al Nord e al Centro.
Stando all’indagine, gli italiani preferiscono il cash perché permette di tenere sotto controllo le spese, si ha la percezione di quanto si spende senza rischiare di avere il conto in rosso. Ma anche perché al momento del pagamento non presenta problematiche, è sempre accettato e veloce. Coloro che invece tendono alle transazioni digitali fanno riferimento sempre alla velocità e alla semplicità dell’operazione, oltre che non necessita di vedere se si ha abbastanza denaro.
Tuttavia la crescita sia per valore che per operazioni aumenta del 10-15% annui. Gli ultimi dati dell’Osservatorio per i pagamenti digitali del Politecnico di Milano hanno registrato di 50,7 transazioni pro capite in Italia, contro le 117,8 della media europea.
L’indagine di Paypal
Se l’analisi effettuata dalla Bce è ferma al 2016, non lo è quella effettuata da Paypal che ha condotto uno studio, tra novembre e dicembre 2018, in merito alle abitudini degli italiani sul metodo di trasferimento di piccole somme.
L’indagine ha confermato quanto emerso dalla Bce, infatti solo il 28,2% degli italiani usa qualsiasi metodo di trasferimento di denaro, con preferenza per il bonifico bancario (26,9%) contro una media europea del 38%.
Non sempre si ricorre al pagamento digitale, sia perché spesso è difficile accumulare piccole somme come la raccolta di un regalo, sia perché si ritiene inopportuno pagare le spesse di commissione come ha affermato il 19,8% degli italiani. Addirittura il 28,6% non ha utilizzato servizi di trasferimento di denaro negli ultimi 12 mesi.
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