Reddito di cittadinanza: sì al prelievo, ma entro una certa soglia. Ecco come calcolare il limite in base al numero di componenti del nucleo familiare.
Il prelievo del reddito di cittadinanza è consentito, ma entro certi limiti.
L’obiettivo del legislatore era di rendere quanto più tracciabili le spese sostenute utilizzando la somma erogata a titolo di reddito di cittadinanza, ed è per questo motivo che per quanto riguarda il prelievo in contanti è stato deciso di consentirlo entro una certa soglia.
Non esiste però un importo massimo uguale per tutti, in quanto il limite di prelievo in contanti del reddito di cittadinanza dipende dalla composizione del nucleo familiare. Esiste una soglia minima - pari a 100 euro - ma questa aumenta per le famiglie numerose e va calcolata tenendo conto del parametro di scala di equivalenza.
A tal proposito, in questa guida vi insegneremo a calcolare il limite di prelievo del reddito di cittadinanza, soglia che può essere più o meno alta in base al numero di figli, o di altri componenti, presenti in famiglia.
Perché esiste un limite d’importo per il prelievo del reddito di cittadinanza
Ponendo un limite al prelievo in contanti del reddito di cittadinanza, si obbligano i beneficiari a utilizzare perlopiù la carta per i pagamenti elettronici. Attenzione: anche se in questo modo le operazioni saranno tracciate, l’Inps potrà comunque monitorare solamente gli importi complessivamente spesi o prelevati dalla carta, senza poter sindacare su ogni singola spesa (fermo restando il divieto di utilizzo del beneficio economico per giochi che prevedono vincite in denaro).
Detto questo, vediamo come fare per calcolare l’importo massimo che si può prelevare dalla Carta Reddito di Cittadinanza ed entro quale limite può essere speso in contanti.
Limite prelievo in contanti reddito di cittadinanza: come calcolarlo
Nell’articolo 5 - comma 7 - del decreto 4/2019 si legge che la Carta RdC permette di effettuare prelievi in contante entro un limite non superiore ad euro 100,00€. Questo limite, però, non è valido per tutti visto che va moltiplicato per il parametro di scala di equivalenza relativo al proprio nucleo familiare.
Il parametro di scala di equivalenza è quel valore attribuito a ogni nucleo familiare e da cui dipende anche il calcolo dell’importo erogato mensilmente. Prima di calcolare il limite di prelievo, dunque, è bene capire qual è il parametro di scala attribuito alla propria famiglia. Nel dettaglio, si parte sempre da un valore pari a 1, assegnato al richiedente del Rdc. A questo, poi va aggiunto:
- 0,40 per ogni altro componente maggiorenne;
- 0,20 per ogni componente minorenne.
Da questo calcolo, tuttavia, non può risultare un valore superiore a 2,1, mentre nel caso dei nuclei familiari con disabili a carico questa soglia può aumentare fino a un massimo di 2,2.
Per calcolare il limite di prelievo basterà moltiplicare 100 euro per il relativo parametro di equivalenza. Ne risulta, dunque, che in base alla composizione del nucleo familiare c’è un minimo d’importo prelevabile di 100 euro al mese e al massimo si può arrivare - nelle famiglie più numerose - a 210 euro (220 qualora ci fossero dei componenti disabili).
Prelievo contanti reddito di cittadinanza: la tabella con i limiti
Visto quanto detto in precedenza possiamo vedere alcune situazioni tipo, facendo chiarezza su quanto si può prelevare in contanti ogni mese.
Numero maggiorenni nucleo familiare | Numero minorenni nucleo familiare | Limite prelievo RdC |
---|---|---|
Uno | --- | 100 euro |
Due | --- | 140 euro |
Due | Uno | 160 euro |
Uno | Uno | 120 euro |
Due | Due | 180 euro |
Due | Tre | 200 euro |
Tre | Uno | 200 euro |
Tre | Due | 210 euro |
Reddito di cittadinanza: un bonifico al mese
Oltre a essere spesa in contanti e tramite POS, c’è un altro modo in cui può essere utilizzato il reddito di cittadinanza. Ricordiamo, infatti, che nel calcolo dell’importo del RdC c’è una parte riservata a coloro che abitano in affitto oppure hanno sottoscritto un mutuo per l’acquisto della casa di abitazione.
Per questo motivo ai beneficiari di questa misura viene consentito di effettuare un bonifico mensile - ma non più di uno - in favore del locatore indicato nel contratto di affitto oppure dell’intermediario che ha concesso il mutuo.
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