Che cos’è il prestito d’onore? A chi è riservato? Ecco tutto quello che c’è da sapere tra significato, funzionamento, requisiti e come farne richiesta.
Il prestito d’onore rappresenta un’opportunità per chi sogna di costruire il proprio futuro ma non dispone delle risorse economiche necessarie per farlo. Si tratta di una forma di finanziamento agevolato pensata per studenti, giovani imprenditori o lavoratori in cerca di riconversione professionale, caratterizzata da condizioni particolarmente vantaggiose.
A differenza di un prestito tradizionale, il prestito d’onore si basa su un principio di fiducia e inclusione: il richiedente non deve offrire garanzie patrimoniali o fideiussioni, ma dimostrare la serietà del proprio progetto e il desiderio di investire su di sé. È uno strumento che coniuga solidarietà e merito, promosso per favorire lo sviluppo di competenze, la creazione di start-up innovative e l’accesso a percorsi di studio o formazione altrimenti fuori portata.
In un periodo storico in cui il mercato del lavoro richiede flessibilità e formazione continua, il prestito d’onore in alcune situazioni si può rivelare un alleato prezioso per chi ha il coraggio di scommettere sul proprio potenziale. Ecco come funziona, quali sono i requisiti necessari per richiederlo e come farlo.
Cos’è il prestito d’onore e qual è la normativa che lo regola
Come anticipato, per prestito d’onore si intende un tipo di finanziamento personale indirizzato a studenti e giovani che vogliono dare vita a un’attività o impresa. Questa tipologia permette di ottenere dalla banca un finanziamento a tasso agevolato o anche contributi a fondo perduto, ma a determinati requisiti.
Il prestito d’onore è, pertanto, una forma di prestito agevolato dal momento che non richiede la garanzia di terzi o un reddito dimostrabile. Il prestito d’onore, infatti, è indirizzato anche a studenti universitari grazie ad apposite convenzioni che vengono stipulate tra banche e atenei ed è stato istituito dalla legge n. 390/1991.
In Italia, il prestito d’onore è regolamentato principalmente dal Decreto Legislativo 21 aprile 2000, n. 185, che disciplina le agevolazioni per l’autoimprenditorialità e l’autoimpiego, nell’ambito del sostegno alla creazione di nuove attività. Questo strumento normativo è stato aggiornato e ampliato da successivi interventi legislativi e programmi promossi dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), in collaborazione con Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo d’impresa.
Il decreto prevede due linee principali di finanziamento: una destinata ai giovani imprenditori e una agli studenti universitari. Per i giovani, il prestito d’onore si concentra sull’avvio di microimprese, promuovendo attività nei settori della produzione di beni, fornitura di servizi e commercio. Gli studenti, invece, possono accedere a fondi per sostenere la formazione universitaria o post-universitaria, in particolare attraverso il programma “Fondo per il credito ai giovani”, nato con il decreto-legge 63/2008.
Come funziona il prestito d’onore
Il prestito d’onore è definito un “finanziamento per li studenti che hanno bisogno di essere sostenuti durante gli studi”. Si può utilizzare per pagare l’università, ma anche master o corsi post diploma. Per ripagare il finanziamento si ha tempo fino a due anni dopo la laurea. Un prestito d’onore è accessibile a moltissime persone perché non servono garanzie patrimoniali né personali né familiari. A costo zero per i primi anni, si ripaga fino ha due anni dopo la laurea e non serve aprire un conto corrente verso la banca se è di carattere privato.
Il prestito può essere utilizzato non solo per pagare le spese e le rette della laurea, ma anche per tutto ciò che è necessario per proseguire negli studi: pagamento dell’affitto e del materiale didattico per esempio. Un prestito d’onore può essere chiesto, per esempio, per studiare all’estero o per intraprendere un master costoso, ma anche per pagare il conservatorio o una scuola d’arte.
Ma come funziona nel dettaglio? Prima di tutto, è necessario ricordare che il prestito d’onore prevede due strade:
- viene erogato dalle Regioni, dai Comuni o da Invitalia per chi vuole avviare un’attività;
- viene erogato mediante finanziamento concesso da una banca agli studenti. La banca stipula convenzioni con università o scuole di specializzazione.
Dunque, quando si parla di prestito d’onore e di come si articolano i contributi erogati occorre operare una distinzione, come si evince da quanto appena illustrato, a seconda delle finalità dello stesso.
Il prestito d’onore per l’avvio di un’attività imprenditoriale rivolto a giovani, donne e cittadini delle aree più svantaggiate del Paese, come abbiamo anticipato, è gestito da Invitalia. Invitalia è l’Agenzia nazionale per lo sviluppo, di proprietà del Ministero dell’Economia che, come si legge sulla pagina ufficiale, “dà impulso alla crescita economica del Paese, punta sui settori strategici per lo sviluppo e l’occupazione, è impegnata nel rilancio delle aree di crisi e opera soprattutto nel Mezzogiorno”.
Per quanto riguarda il prestito d’onore per studenti meritevoli, come abbiamo anticipato, questo viene erogato dalle banche che stipulano convenzioni con gli atenei. Ovviamente ogni istituto di credito ha le sue regole.
Intesa SanPaolo, per esempio, ha istituito il programma di prestito d’onore “per Merito” indirizzato agli studenti. Il credito viene concesso dalla banca per un massimo di 5 anni e di 15 mila euro, volto a coprire quindi il periodo regolare di studi. Le somme messe a disposizione dalla banca serviranno a pagare, tra le altre cose:
- rette universitarie;
- trasporti;
- affitto e altre spese vive per lo studio.
Banca Intesa Sanpaolo con “per Merito” eroga la somma in tranche semestrali/annuali o in un’unica soluzione, sulla base del tipo di corso di studi frequentato dal richiedente. Al termine del percorso di studi, il prestito d’onore va restituito, ma la banca concede un periodo ponte nel quale il beneficiario può cercare lavoro e trovarlo prima di procedere al rimborso (solitamente 24 mesi).
Allo scadere del periodo ponte chi ha ottenuto il prestito d’onore deve restituirlo e ha due opzioni per farlo:
- un’unica soluzione;
- erogazione di un prestito personale a condizioni dedicate.
Chiaramente questo è solo uno dei tanti esempi di prestito d’onore per studenti. Anche altri istituti di credito infatti, da Banca Sella a Unicredit, lo prevedono.
Requisiti necessari per il prestito d’onore
L’erogazione del prestito d’onore è subordinata a requisiti specifici, come la residenza in Italia, l’età inferiore ai 35 anni (ma non sempre) e l’assenza di rapporti di lavoro stabili. Ma dipende molto dalla singola iniziativa istituzionale o dal prodotto bancario di riferimento.
Nel contesto europeo, anche programmi come Erasmus+ Master Loan offrono opzioni simili per studenti che desiderano studiare all’estero. La normativa continua a evolversi, con l’obiettivo di ampliare l’accesso a queste forme di credito solidale e promuovere inclusione economica e sociale.
Per il prestito d’onore erogato da Invitalia, i requisiti vanno ricercati nel singolo bando previsto dall’Agenzia. Resto al Sud invece è la misura rivolta a chi ha tra i 18 e i 55 anni. La copertura è del 100% delle spese (50% fondo perduto, 50% prestito dal fondo PMI), per un massimo di 50 mila euro a persona, fino a un massimo di 200 mila per società di 4 persone.
Tornando, ancora, all’esempio di Intesa Sanpaolo, infine, al prestito d’onore per merito possono accedere :
- studenti maggiorenni;
- studenti stranieri con permesso di soggiorno, ma che abbiano la residenza anagrafica in un Comune italiano.
Non sono previsti limiti di età.
Come richiedere il prestito d’onore
Per chiedere un prestito d’onore erogato da Invitalia, per esempio “Oltre nuove imprese a tasso zero” di cui abbiamo detto, occorre presentare la domanda utilizzando il modulo scaricabile dal sito dell’Agenzia (clicca qui). La domanda va presentata esclusivamente online attraverso la piattaforma web di Invitalia alla quale occorre accedere con SPID, CNS, CIE.
Una volta effettuato l’accesso occorre inserire:
- gli allegati;
- il business plan.
Per concludere la procedura di presentazione della domanda, come si legge sul sito Invitalia, è necessario disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).
Superata la prima fase bisognerà integrare la domanda di prestito con le informazioni utili ad accedere alla seconda fase dell’iter istruttorio:
- il facsimile del format di approfondimento tecnico/economico finanziario;
- il piano economico finanziario.
Per quanto riguarda, invece, l’attivazione del prestito d’onore per studenti, anche in questo caso la prima fase della richiesta potrebbe essere online. Prendiamo sempre come esempio “per Merito” di Intesa Sanpaolo. Una volta effettuato l’accesso alla pagina dedicata sul sito della banca bisogna:
- cliccare su “Avvia per merito” (clicca qui);
- registrarsi e compilare il form di richiesta.
In questo caso non è necessario quindi recarsi in filiale. All’esito delle verifiche di tutta la documentazione allegata alla domanda online, si riceverà una e-mail di riscontro. In caso di accoglimento della richiesta di accesso si hanno 3 mesi di tempo per attivare il prestito d’onore “per Merito”.
Questo ovviamente è solo un esempio e ogni banca potrebbe avere un proprio specifico iter di invio della domanda per ottenere il prestito d’onore studenti.
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Quando conviene il prestito d’onore
Il prestito d’onore, va detto, viene utilizzato da pochissimi studenti e famiglie rispetto alle richieste di borse di studio o al sostentamento autonomo del percorso intrapreso. Uno dei motivi per il quale il prestito d’onore non ha avuto grande successo è dovuto sicuramente al timore di non riuscire a ripagare il prestito subito dopo la laurea per via della mancanza di un lavoro. Un esempio concreto, a cui i giovani italiani guardano, è quello degli Stati Uniti, dove gli studenti possono accedere a mutui per lo studio che in 8 casi su 10 non riescono a restituire.
Ma quando conviene il prestito d’onore? La domanda ovviamente è generale e bisogna poi considerare il caso singolo, tuttavia chiedere il prestito d’onore per avviare un’impresa conviene nel momento in cui non si ha sufficiente capitale per partire.
Il prestito, infatti, è agevolato e tenta di andare incontro al richiedente aiutandolo concretamente nella costituzione di un’impresa. Ovviamente, occorre rispettare determinati parametri e requisiti e bisogna pertanto superare una sorta di selezione che non in tutti i casi ha un esito positivo.
Anche il prestito d’onore per studenti conviene se si vuole studiare e non si hanno sufficienti risorse per sostenersi. Il finanziamento, come abbiamo detto, anche in questo caso è agevolato. Solitamente i TAEG sono più convenienti rispetto a quelli che caratterizzano un prestito personale.
Non tutte le banche, tuttavia, anche qualora abbiano firmato le convenzioni, potrebbero avere reali pacchetti per giovani e pertanto gli stessi dovrebbero avere la garanzia di terzi il che potrebbe rappresentare un ostacolo. Fortunatamente esistono diversi prodotti sul mercato, sebbene occorra sempre verificare quali siano i partner del proprio ateneo.
Che si tratti di prestito d’onore per giovani che vogliono avviare un’impresa in aree svantaggiate, donne o anche per studenti, questo tipo di finanziamento rappresenta comunque un’opportunità per chi vuole costruire il proprio futuro e non ha risorse iniziali per farlo.
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