Il prezzo del petrolio guarda agli sviluppi in Venezuela: in che modo il caos esploso a Caracas influenzerà le quotazioni di Brent e Wti?
Il prezzo del petrolio sta guardando terreno mentre sullo sfondo la crisi del Venezuela si sta aggravando.
Tutto è iniziato quando il leader dell’opposizione Juan Guaido si è autoproclamato presidente di un Paese che siede sulle più grandi riserve di oro nero al mondo. Il caos internazionale scaturito da questa scelta è stato imponente: il mondo si è immediatamente diviso tra fautori di Guaido e simpatizzanti di Maduro.
L’incertezza della situazione ha avuto un impatto deciso sul prezzo del petrolio. Le quotazioni sono tornate a salire grazie all’ipotesi di sanzioni sul greggio di Caracas. Ci si chiede tuttavia fin dove si spingerà il rimbalzo delle quotazioni.
Prezzo del petrolio e Venezuela: quale relazione
Come accennato, a sostenere il buon andamento delle quotazioni è stata l’ipotesi di nuove sanzioni sul greggio in arrivo dagli Stati Uniti. La mossa avrebbe un impatto sia sul prezzo del petrolio che sull’economia dell’intero Paese, sprofondato ormai in una profonda recessione tramutatasi in emergenza umanitaria.
Ad oggi i legami energetici tra il Venezuela in crisi e gli USA sono molto stretti: per l’acquisto dei diluenti Caracas si appoggia a Washington che invece ha già comunicato la sua volontà di bloccare le importazioni di greggio.
L’ottimismo di Goldman
Tra gli analisti più bullish nei confronti del petrolio sicuramente quelli di Goldman Sachs che intravedono margini significativi di rialzo per le quotazioni. Ad influire positivamente non sarà però soltanto il Venezuela: l’ottimismo relativo alla domanda globale e i tagli dell’OPEC giocheranno un ruolo di rilievo.
Al momento della scrittura il prezzo del petrolio Brent sta scambiando su quota $61,19, mentre il Wti sta salendo su $53,33.
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