Il prezzo del petrolio torna di nuovo giù. Da cosa sono state spaventate le quotazioni?
Il prezzo del petrolio ha nuovamente chinato la testa.
Nel tardo pomeriggio di ieri, giovedì 10 settembre, la quotazione del WTI e quella del Brent hanno intrapreso ancora una volta la via del ribasso, colpite a sorpresa dagli ultimi dati sullo stato delle scorte negli Stati Uniti.
Le attese del mercato sono state completamene riviste e al prezzo del petrolio la sorpresa non è piaciuta.
Prezzo petrolio: i dati sulle scorte che fanno tremare
Per la settimana archiviata lo scorso 4 settembre gli analisti avevano previsto una flessione delle giacenze pari a 1,225 milioni di barili.
I dati dell’EIA invece hanno alzato il velo su un aumento delle scorte pari a 2,032 milioni che si è confrontato con il precedente tonfo di -9,362 milioni.
Quello di ieri è stato il primo aumento mai registrato nelle ultime 7 settimane. Esso ha rispolverato lo spettro di un mercato troppo fornito, mai veramente scomparso visti i continui timori riguardanti la domanda. Il prezzo del petrolio, già depresso, ha risentito di questo contesto.
La quotazione del WTI è scivolata da quota $38 a quota $37, mentre quella del Brent ha abbandonato gli oltre $40 per riportarsi poco sopra i $39. Nelle prime ora della mattinata odierna però entrambe hanno tentato di limitare i rossi.
“Il mercato è stato un po’ sorpreso dall’aumento visto che molta della produzione del Golfo del Messico non è tornata operativa a causa dei problemi provocati dall’Uragano Laura alle raffinerie,”
ha dichiarato Andrew Lipow, presidente di Lipow Oil Associates, secondo cui anche il calo della domanda di gasolina e distillati ha deluso le quotazioni.
Cosa farà l’OPEC?
I dati sullo stato delle scorte sono giunti a circa una settimana dal meeting dell’OPEC+, che prenderà il via nella giornata di giovedì 17 settembre.
“Nonostante il recente calo dei prezzi crediamo che la leadership continuerà a concentrare i suoi sforzi nell’assicurarsi una maggiore osservanza dell’accordo in vigore piuttosto che a premere per tagli aggiuntivi a questo punto,”
hanno dichiarato gli analisti di RBC.
Il prezzo del petrolio adesso non potrà fare altro che monitorare con attenzione tutte le eventuali decisioni dei Paesi produttori.
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