L’Europa si trova di fronte a un bivio e i singoli Stati dovrebbero cominciare a trovare una loro destinazione individuale: l’analisi di Roberto Mazzani ospite del canale YouTube di Money.it.
L’Europa ha una nuova governance, con Ursula von der Leyen riconfermata a capo della Commissione europea anche se questa volta a sostenerla appare esserci una maggioranza meno compatta e più risicata, con il sentore che la presidente dovrà cercarsi di volta in volta i voti all’Eurocamera.
Al tempo stesso, negli Stati Uniti sta per terminare il periodo di transizione con Donald Trump che il prossimo 20 gennaio tornerà a essere ufficialmente il presidente, con il tycoon che avrebbe già pronti 25 ordini esecutivi per il suo primo giorno alla Casa Bianca.
Sia l’Ue sia gli Usa sembrerebbero essere di conseguenza all’alba di un nuovo periodo, ma i prossimi anni appaiono essere un autentico enigma viste le incertezze economiche e geopolitiche, con la guerra in Ucraina e in Terra Santa nelle vesti di trait d’union tra queste due crisi.
In questo scenario così incerto, sembrerebbe avere pronta una ricetta per uscire fuori da questo pantano Roberto Mazzoni, giornalista indipendente da tempo in pianta stabile negli States che è stato ospite della puntata Cosa aspettarsi da Trump andata in onda sul canale YouTube di Money.it.
“Il problema fondamentale dell’Europa è che deve capire che cosa vuole fare - ha spiegato Mazzoni -, secondo me il progetto europeo non ha più senso e le singole nazioni devono incominciare a trovare una loro destinazione individuale, delle loro alleanze, fare degli accordi commerciali individuali, incominciare a muoversi con le proprie gambe, anche perché ormai le differenze di interessi ci sono sempre state, ma finché le cose andavano abbastanza bene si passava sopra ai problemi, adesso però il problema è sistematico con la Germania che non si recupererà tanto presto”.
In sostanza adesso che l’Europa si trova in un momento di grande difficoltà, le esigenze differenti dei vari Stati membri potrebbero ingessare ulteriormente Bruxelles, con i singoli governi che a questo punto farebbero meglio a muoversi in maniera autonoma stringendo alleanza e accordi commerciali individuali.
La necessità per Roberto Mazzoni così sarebbe quella di “ uscire da questa cappa burocratica inutile e soffocante che non serve assolutamente ed è semplicemente una palla al piede”, il tutto per “trovare il modo per sganciarsi anche parzialmente, avere una leadership politica che capisce dove tira il vento e che non va da una parte all’altra in continuazione ma sceglie una traiettoria e sposa un alleato politico ed economico estero con cui collaborare che abbia buone prospettive di successo e da lì costruire una base”, con il riferimento che con ogni probabilità è alla nuova America targata Donald Trump.
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