Spesso ancora si fa confusione tra Spid e Carta nazionale dei servizi (Cns). Ecco a cosa servono e quali sono le differenze.
L’innovazione digitale è stata una vera e propria rivoluzione per imprese e servizi pubblici. Una rivoluzione che si è rivelata necessaria durante il periodo della pandemia.
Il Covid-19, infatti, è stato l’elemento propulsore che ha accelerato i tempi per l’avanzamento digitale dei servizi delle Pubbliche Amministrazioni, consentendo ai cittadini di non recarsi più fisicamente agli sportelli per presentare richieste o moduli.
Eppure, se da un lato la digitalizzazione ha consentito uno snellimento delle procedure burocratiche, dall’altro molte persone rischiano di entrare in confusione davanti ai molteplici strumenti messi a loro disposizione. Un esempio lampante è quello dello Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale) e della Cns (Carta nazionale dei servizi). In molti, infatti, ancora non hanno compreso quali siano le differenze tra questi due importanti strumenti.
Entrambe sono due strumenti per l’identità digitale e rientrano nel piano di cittadinanza digitale, il cui obiettivo è semplificare il rapporto con la Pubblica amministrazione attraverso l’uso delle tecnologie digitali. Ma in cosa sono diverse? È opportuno fare chiarezza. Ecco a cosa servono e quali sono le loro differenze.
Spid e carta nazionale dei servizi (Cns): a cosa servono?
Per capire quali siano le differenze tra Spid e Cns è necessario prima comprendere a cosa servano e per quali ragioni sono state create.
Lo Spid, ossia il Sistema Pubblico di Identità Digitale, è un servizio creato dalla Pubblica Amministrazione e gestito da Agid (Agenzia per l’Italia Digitale) che consente ai cittadini di poter accedere a molteplici servizi online, tra quelli propri del settore della Pa e dei privati aderenti, come amministrazioni locali e centrali, enti pubblici, agenzie e fornitori privati. È sufficiente, quindi, un’unica credenziale affinché i cittadini ottengano l’identità digitale e vengano riconosciuti dai servizi della Pubblica amministrazione. Lo Spid prevede poi 3 livelli di sicurezza e può essere attivato con diversi gestori, numerosi sono quelli gratuiti, sia di persona che tramite webcam.
La Carta Nazionale dei Servizi (Cns), a differenza dello Spid è un dispositivo fisico, che può essere una Smart Card o una chiavetta usb che contiene un certificato digitale di autenticazione. Come lo Spid, è un sistema di autenticazione personale, grazie al quale è possibile l’identificazione certa del cittadino in rete, consentendogli di consultare i propri dati personali, resi disponibili dalle Pubblica amministrazione e viene rilasciata solitamente dalla Camera di Commercio. La Carta nazionale dei servizi, infine, si rivela uno strumento particolarmente utile per aziende e professionisti in special modo grazie all’agevolazione della firma digitale.
Quale differenza tra Spid e carta nazionale dei servizi?
Conoscendo le funzioni e le caratteristiche dello Spid e della Carta Nazionale dei servizi (Cns) è possibile comprendere quali siano le similitudini e quali siano le differenze. Sia lo Spid che la Cns sono due servizi d’identità digitale, dedicate ai privati cittadini, ma ci sono delle differenze sostanziali.
La Cns è sì uno strumento di identificazione in rete che consente la fruizione dei servizi delle Pubblica amministrazione, ma non è completamente dematerializzata a differenza dell’Identità Spid.
Se, infatti, per utilizzare la Carta Nazionale dei Servizi è necessario l’utilizzo di un lettore digitale; lo Spid, che è un servizio d’identità digitale completamente dematerializzato, può essere utilizzato invece in diverse modalità, come da mobile o tramite computer fisso è non necessario alcun lettore di carte.
Inoltre, un’altra importante differenza è la modalità tramite cui ottenere lo Spid e la Carta nazionale dei servizi: l’identità Spid si può attivare in diversi modi, basti pensare che è sufficiente recarsi al supermercato o in tabaccheria; la Carta Nazionale dei Servizi invece può essere ottenuta solamente presso sportelli abilitati presenti nelle Regioni, nei comuni, presso le Camere di Commercio o presso i certificatori autorizzati.
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