Ecco quali pagamenti si prescrivono in un anno, perché il tempo è così breve e come calcolare la decorrenza della prescrizione.
La prescrizione è un periodo di tempo massimo per esercitare un certo diritto, che altrimenti cessa di esistere. Per effetto della prescrizione, ad esempio, un debito non riscosso si estingue pur non essendo stato saldato e il debitore non ha più alcun obbligo. Il termine ordinario di prescrizione civile è di 10 anni, ma ci sono molti diritti che fanno eccezione con termini più brevi, perfino di un anno e talvolta meno.
La prescrizione breve serve per alcune tipologie di pagamenti che si considerano automaticamente estinti entro un lasso di tempo ravvicinato (perciò si parla anche di prescrizione presuntiva), dato che:
- Non è giustificabile un ritardo ulteriore nella pretesa del diritto;
- l’applicazione di una prescrizione più lunga non avrebbe utilità dal punto di vista giuridico;
- è quasi impossibile per il debitore provare il pagamento a distanze di tempo maggiori.
Una buona parte di crediti è soggetta alla prescrizione cinquennale, ma in alcuni casi basta molto meno affinché decorrano i termini. Ecco quali pagamenti si prescrivono in 1 anno e come calcolare la decorrenza.
I pagamenti che si prescrivono in un anno
La prescrizione di un anno è un caso particolare, a cui è dedicato l’intero articolo 2955 del Codice civile. Come anticipato nell’introduzione, la prescrizione annuale è riservata ai casi in cui il debitore non avrebbe modo di provare in giudizio l’adempimento oltre un certo periodo di tempo. Così, in un’eventuale causa è possibile citare direttamente la prescrizione presuntiva: il pagamento si suppone pagato, salvo prova contraria (anch’essa altamente improbabile da opporre).
Si tratta comunque di pagamenti che per la loro particolare natura e la modalità con cui avvengono non giustificherebbero un ritardo ulteriore da parte del creditore, che potrebbe invece difendersi molto efficacemente, anche perché spesso il pagamento è contestuale alla prestazione oppure si tratta di prestazioni su lungo tempo o periodiche.
Nel dettaglio, ecco i pagamenti che si prescrivono in un anno definiti dal Codice civile:
- La retribuzione degli insegnanti per le lezioni impartite a ore, giorni o mesi;
- la retribuzione dei prestatori di lavoro, a patto che si riferisca a periodi non superiori a 1 mese;
- i costi per la pensione e l’istruzione a chi ha un convitto o una casa per l’istruzione;
- il compenso degli ufficiali giudiziari per gli atti compiuti in servizio;
- il pagamento ai commercianti per le merci vendute a chi non ne fa commercio;
- il prezzo dei medicinali ai farmacisti.
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La decorrenza della prescrizione annuale
Bisogna comunque fare alcune precisazioni, circoscrivendo queste fattispecie grazie alle numerose sentenze di Cassazione a riguardo. Per verificare l’applicazione della prescrizione di 1 anno ai pagamenti, serve sapere che:
- Come convitto si intende qualsiasi istituto di istruzione ed educazione che provvede anche al vitto e all’alloggio dei giovani, ma non è necessario che l’istruzione sia impartita nello stesso istituto purché quest’ultimo ospiti esclusivamente studenti;
- la pensione riguarda il pagamento di vitto e alloggio in alberghi e strutture analoghe, ma lo stesso termine indica anche la fornitura di vitto e alloggio al di là dal pagamento;
- per quanto riguarda la retribuzione dei prestatori di lavoro, la prescrizione inizia al termine del rapporto di lavoro ed è sospesa durante la prestazione;
- in tema di compravendita, la prescrizione di un anno riguarda i pagamenti dovuti ai commercianti al minuto (o al dettaglio) dai soggetti che acquistano per consumare (e non per rivendere).
La prescrizione comincia a decorrere dal giorno in cui è dovuto il pagamento ed è interrotta da qualsiasi richiesta formale di adempimento – notificata con raccomandata a/r o pec – entro i termini. Va da sé che questo tipo di prescrizione serve soprattutto a tutelare il debitore adempiente, anche in caso di richiesta doppia di pagamento.
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