Quando bocciano all’esame di Maturità 2024

Giorgia Bonamoneta

17 Giugno 2024 - 23:07

Dopo l’ammissione non si può stare tranquilli. C’è il rischio di essere bocciati all’esame di Maturità, ecco in quale caso.

Quando bocciano all’esame di Maturità 2024

L’ammissione all’esame di Maturità non corrisponde direttamente alla promozione e all’ottenimento del diploma. In tanti infatti credono che una volta raggiunto l’esame di maturità la strada sia del tutto in discesa. Invece non è proprio così. Venire bocciati all’esame di Maturità è possibile, anche se avviene molto di rado.

Ci sono dei casi però che rendono la bocciatura l’unica soluzione. L’ammissione resta però l’ostacolo maggiore. L’esame di Maturità, soprattutto durante il periodo della pandemia e subito dopo, non è più così ostico. In altre parole non è più così selettivo e ha più lo scopo di verificare le competenze, che essere uno scoglio da superare come una volta.

In definitiva, anche se la percentuale dei non ammessi è più alta dei bocciati alla Maturità, questa possibilità esiste nello 0,2% dei casi. Ecco in quale caso si rischia di essere bocciati alla Maturità.

Si può essere bocciati all’esame di Maturità: ecco in quale caso

L’ammissione all’esame di Maturità non comporta l’automatica promozione, no neanche con il minimo dei voti, ovvero 60/100. L’ordinamento è chiaro: se non si raggiunge almeno la sufficienza stabilita in 60/100esimi sommando i voti delle prove scritte e orali, più i crediti, si viene bocciati.

I voti sono divisi tra le diverse prove. Per la prima prova di italiano si può prendere da 0 a 20 punti, per la seconda da 0 a 20 mentre per il colloquio orale da 0 a 20. Questi si sommano ai crediti maturati nel corso del triennio stabiliti in base alla media. Rispetto al passato infatti è stato uniformato il punteggio, con la necessità di fare 40 punti di crediti per arrivare a 100 su 100.

La somma aritmetica delle votazioni porta alla valutazione finale. E se non dovesse raggiungere almeno i 60/100 si è soggetti a bocciatura. Evenienza questa che avviene però molto raramente. In genere la commissione riflette molto su quanti punti assegnare alle singole prove affinché lo studente arrivi almeno alla sufficienza. Certo se si dovesse raggiungere insufficienze molto gravi come per esempio 45-50, non ci sono alternative e si decidere per la bocciatura.

La bocciatura all’esame di Maturità rara, ma possibile: a dirlo sono i numeri

Sulla rarità della bocciatura all’esame di Maturità a parlare sono i numeri degli ultimi anni resi noti dal portale Skuola.net. Gli scorsi anni a essere bocciati all’esame di maturità sono stati una media dello 0,2% degli studenti. Dati pre pandemia e durante la pandemia sono simili: nel 2019 infatti il numero dei bocciati è stato dello 0,3%, nel 2018 lo 0,4%, nel 2017 lo 0,5%.

Fino a circa 15 anni fa i numeri erano diversi, addirittura 4 volte superiori. Si pensi che nel 2007 furono bocciati il 2,1% degli ammessi. Come mai questa drastica riduzione? Molto è dovuto alla riforma della scuola che ha introdotto la possibilità di non essere ammessi all’esame di Maturità, cosa che prima non era prevista. Infatti se si considerano i numeri dei non ammessi all’esame è possibile notare come siano molto più elevati: il 4% nel 2021, il 3,9% nel 2019, ultimo anno pre pandemia.

Un riassunto dei dati dei bocciati non ammessi:

  • fino al 2007 i bocciati erano almeno 4 volte superiori ai dati attuali
  • nel 2017 i bocciati furono il 3,9%
  • nel 2018 i bocciati furono il 4%
  • nel 2019 i bocciati furono il 3,9%
  • nel 2021 il 4%
  • nel 2022 il 3,8%
  • nel 2023 i non ammessi furono il 3,6%
  • nel 2024 il 3,6% non è stato ammesso (dati MIM)

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