Si pagano le tasse sui bonifici che si fanno o si ricevono? Se l’importo bonificato è superiore ai 500 euro cosa succede?
Quando diventa obbligatorio pagare le tasse sui bonifici che hanno un importo superiore ai 500 euro? L’imposizione fiscale in Italia tocca qualunque aspetto della nostra vita ed è lecito chiedersi se è prevista una tassazione anche sui bonifici fatti o ricevuti. La cosa che dovrebbe far tirare un sospiro di sollievo è che sui bonifici, come operazione, non sono mai previste tasse, anche se l’importo è elevato (se si esclude il costo dell’operazione richiesto dall’istituto di credito).
Se il bonifico si riceve e i soldi confluiscono nel proprio conto corrente, le somme fanno reddito e vanno dichiarate? Anche in questo caso la risposta è negativa, a meno che non si tratti di somme ricevute per cessione di beni e servizi in ambito lavorativo. Ovviamente il commerciante che riceve un bonifico sulla somma versa le tasse, ma non in quanto bonifico, bensì perché si tratta di redditi da lavoro autonomo e, in quanto tali, assoggettabili all’Irpef.
In questo articolo, tralasciando quando i bonifici si effettuano o si ricevono come compensi, vogliamo indagare quelle che sono le tasse che gravano su somme bonificate a titolo di regalo, di donazione, di rimborso.
Si pagano le tasse sui bonifici?
Come abbiamo detto il bonifico non è soggetto a tassazione diretta. Potrebbe, però, prevedere una tassa “indiretta” per le conseguenza che implica. Cosa significa? Che in linea generale se si riceve un bonifico non si deve pagare nulla su quell’importo a titolo di imposta, ma se il bonifico confluisce su un conto corrente e porta la giacenza media dello stesso a superare i 5.000 euro, in quel caso la tassazione è dovuta.
Quando un conto corrente o un libretto di risparmio superano la soglia dei 5.000 scatta l’obbligo di versamento dell’imposta di bollo che ammonta a 34,20 euro (per soggetti diversi dalle persone fisiche l’importo è di 100 euro).
Quando è dovuta l’imposta di bollo? Solo quando la giacenza media trimestrale (o mensile, dipende dall’istituto di credito) supera, appunto, la soglia dei 5.000 euro. Come si calcola la giacenza media? Si devono sommare i saldi giornalieri dell’intero periodo e dividerli per il numero di giorni di rendicontazione. Ovviamente l’importo di 34,20 euro è dovuto annualmente e se si supera la giacenza di 5.000 solo per alcuni mesi, l’imposta sarà parametrata al periodo in cui ha superato la soglia.
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Se il bonifico è un regalo, cosa accade se l’importo è elevato?
Un’altra tassa “indiretta” che potrebbe colpire gli importi dei bonifici è l’imposta di donazione. Se il bonifico è un regalo bisogna valutare se si tratta di un importo di modico valore, se non lo è innanzitutto serve l’atto pubblico di donazione, e in secondo luogo sul regalo grava anche la relativa imposta.
Poco probabile che si debba pagare l’imposta su un regalo effettuato dai genitori (solo per la parte eccedente il milione di euro), o di un fratello (solo per la parte eccedente i 100.000 euro), più probabile che si debba pagare se il regalo viene da un amico o da un parente più «lontano»: in questo caso, infatti, l’imposta di donazione si applica senza franchigia su importi che non sono di modico valore (che non arricchiscono chi li riceve e non impoveriscono chi li fa).
L’imposta di bollo e quella di donazione sono le due tasse che potrebbero colpire l’importo di un bonifico, in tutti gli altri casi, anche se l’importo supera i 500 euro, nulla è dovuto a livello di tassazione.
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