Quando inizia l’ora solare, la data ufficiale del cambio orario

Antonio Cosenza

28 Settembre 2024 - 18:01

Lancette da spostare un’ora indietro con il ritorno dell’ora solare. Farà giorno prima, ma il sole tramonterà già intorno alle 17.

Quando inizia l’ora solare, la data ufficiale del cambio orario

Si avvicina prepotente il momento del cambio dell’orario, con il ritorno dell’ora solare che comporterà un ulteriore accorciamento delle giornate.

L’estate è ormai finita e le giornate si fanno sempre più corte: passato l’equinozio di settembre, infatti, ogni giorno avremo sempre meno ore di luce fino ad arrivare alla giornata più corta dell’anno, quella del solstizio invernale.

L’ultimo appuntamento che ridurrà ulteriormente le giornate è quello del passaggio dall’ora legale a solare, con le lancette degli orologi che dovranno essere nuovamente spostate aprendo così le porte a quel periodo in cui farà buio prima.

Le lancette degli orologi, infatti, dovranno essere spostate un’ora indietro: questo significa che al mattino ci sarà un’ora in più di luce, una buona notizia per chi si sveglia molto presto per andare al lavoro, mentre alla sera farà buio prima, già intorno alle 17.

Prepariamoci quindi a un cambiamento imminente.

Cambio dell’ora in arrivo

Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre torna l’ora solare. Alle ore 03:00 bisogna ricordare di spostare le lancette all’indietro fino alle 02:00 su tutti gli orologi analogici. Attenzione anche agli orologi digitali, inclusi quelli sugli elettrodomestici e quello dell’auto. Per smartphone, tablet e Tv non ci dovrebbero essere problemi, invece, a meno che non sia stata disattivata la configurazione automatica.

Quando si accorciano le giornate (e perché)

Diversamente dall’ora legale, l’ora solare non è una convenzione, ma viene calcolata secondo la posizione del Sole. In autunno e in inverno le giornate si accorciano in modo del tutto naturale, a causa dell’inclinazione dell’asse terrestre rispetto al piano dell’eclittica, ovvero il piano orbitale della Terra intorno al Sole.

L’inclinazione assiale terrestre - di 25° 26’ - fa sì che gli emisferi ricevano diverse quantità di luce solare durante l’anno, differenza da cui dipende non soltanto l’alternarsi del giorno e della notte, ma anche tra le stagioni. Abbiamo la sensazione che le giornate si accorcino perché fa buio prima rispetto al solito, una percezione che corrisponde al vero: nelle 24 ore dì e notte hanno una durata differente.

Durante l’equinozio d’autunno, che quest’anno c’è stato il 22 settembre, giorno e notte avranno la stessa durata. Poi, sarà la notte a prevalere, fino a raggiungere la massima durata nel solstizio invernale, con la notte più lunga dell’anno. Da questo momento le giornate cominciano ad allungarsi fino a tornare in pari con la notte nell’equinozio primaverile e avanti così ogni anno.

Perché torna l’ora solare

Con il ritorno dell’ora solare i giorni sembrano ancora più corti, proprio perché il tempo viene calcolato a seconda del Sole. L’ora legale, invece, consiste nella sottrazione di un’ora per sfruttare al massimo i momenti di luce. Negli anni l’utilizzo dell’ora legale si è rivelato fondamentale per il risparmio di energia elettrica, tanto che il consueto ritorno all’ora solare è sempre accolto da dibattiti accesi.

Un tema più delicato che mai vista l’attenzione all’inquinamento ambientale e, soprattutto, le sfide in materia energetica da affrontare nel panorama internazionale. C’è chi vorrebbe persino estendere l’ora legale a tutto l’anno e chi preferirebbe abolirla del tutto. A fronte di un ulteriore risparmio energetico, mantenere questa convenzione anche in autunno e in inverno costringerebbe l’organismo ad adottare ritmi inappropriati e potenzialmente dannosi per la salute.

Gli studi stanno ancora indagando sugli effetti del cambio d’ora a lungo termine e l’Italia ha scelto per il momento di mantenere il compromesso: metà dell’anno vige l’ora solare, l’altra metà l’ora legale.

Come far fronte al cambio d’ora

Il cambio dell’ora può anche avere delle conseguenze immediate sul benessere degli italiani, risolvibili in poco tempo ma molto fastidiose e soprattutto evitabili. Gli esperti consigliano di segnare il giorno sul calendario così da anticipare gradualmente l’orario in cui si va a dormire, per quanto compatibile con le incombenze quotidiane.

Contestualmente, bisognerebbe anticipare un po’ alla volta la sveglia mattutina. Nei giorni precedenti, inoltre, sarebbe bene evitare le sostanze eccitanti come la caffeina e le bibite energetiche, ma anche di usare dispositivi elettronici prima di coricarsi (abitudine che dovrebbe essere preservata tutto l’anno).

Il cambio dell’ora viene fissato nella notte del weekend proprio perché la maggior parte dei cittadini (anche se meno di un tempo) non lavora, ma soprattutto i più piccoli non vanno a scuola. C’è così un po’ di tempo per rilassarsi, magari facendo una passeggiata all’aria aperta, ricordando che lo sport e il contatto con la natura aiutano a ritrovare energie e buonumore.

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