Quando si viene bocciati alle superiori? Ecco quali sono gli elementi di rischio che determinano una bocciatura.
Maggio si è concluso e con questo mese è finito anche il tempo per recuperare ed evitare la bocciatura alle scuole superiori. Ogni anno l’ultimo mese di scuola rappresenta una corsa verso la sufficienza per tutti gli studenti che si sono ritrovati in difficoltà con una o più materie. Giugno, con i suoi pochi giorni di lezione, anticipano gli scrutini finali e rappresentano davvero l’ultima possibilità per farsi notare in maniera positiva dai docenti.
Ma quando si rischia la bocciatura? I professori e le professoresse cercano spesso di porsi dalla parte dello studente in difficoltà, in primis scegliendo la sospensione del giudizio piuttosto che la bocciatura. Per essere bocciati si devono aver superato le ore massime di assenza, si deve avere una grave insufficienza al comportamento, oppure andare molto male in un numero piuttosto alto di materie. Insomma, non è facile farsi bocciare.
Alle superiori poi il percorso è più lungo che alle medie e i professori tendono verso il proseguimento del percorso invece che alla sua interruzione prematura.
Scuole superiori: quando si rischia la bocciatura?
Lo spauracchio della bocciatura è tra le ansie più comuni dei giovani e delle giovani studenti di ogni ordine e grado. Alle scuole superiori si può rischiare la bocciatura, ma non è così facile farsi bocciare come si crede. Bisogna infatti tenere in conto che i professori sono più propensi ad aiutare gli studenti che a punirli. Molto dipende dal comportamento dello studente e dal suo modo di porsi nel recupero dei voti sotto la soglia minima della sufficienza.
Solitamente se si va male in una sola materia non si rischia la bocciatura. Si può essere bocciati per una serie di elementi, come:
- superamento ore di assenze annuali;
- insufficienza grave in comportamento;
- più di 3 materie sotto la sufficienza;
- mancato recupero estivo di una o più insufficienze.
Differenza tra bocciatura ed esami di riparazione
I professori possono decidere in consiglio di classe (perscrutino o scrutino finale) di salvare uno studente dalla bocciatura se ha i requisiti per affrontare il recupero di una o più materie. La possibile bocciatura, così come la promozione, si discute in una riunione alla fine dell’anno. Durante questa emergono le difficoltà di uno studente e se questo sarebbe in grado o meno di recuperare in tempo per l’inizio del nuovo anno scolastico.
Ogni persona è unica e ogni studente viene trattato a sé. Così uno studente con 3 insufficienze gravi può passare l’estate a recuperare le materie, mentre un altro con due insufficienze può essere bocciato. Molto dipende dall’atteggiamento dello studente, se è disposto o meno a recuperare, se la famiglia è d’accordo e molto altro.
Ci sono dei limiti a quello che il consiglio può decidere, come il numero di materie che uno studente può recuperare in due mesi estivi. Infatti si possono recuperare fino a 3 materie con insufficienza grave. L’unico voto non recuperabile è la condotta.
Consigli per non farsi bocciare: il recupero finale
Molti studenti praticano lo studio saltuario, quello che vede alcuni mesi super concentrati e i restanti di relax. Maggio, per chi studia in questo modo, è una tappa stressante perché si gioca il tutto e per tutto, bocciatura o promozione. I pochi giorni di giugno rimasti potrebbero non sembrare molti, ma potrebbero essere quelli decisivi per evitare la bocciatura.
Il primo consiglio è comunque quello di evitare la corsa dell’ultimo momento e iniziare prima a recuperare le materie insufficienti. Se questo non è possibile, è bene sapere che i professori sono soliti premiare l’impegno - anche dei ritardatari - e con un’insufficienza non grave (voto 5) basta un’interrogazione per ottenere il 6. In casi più gravi (voto 4 o inferiore) si potrebbe dover dimostrare il recupero di più parti del programma entro maggio, oppure si può essere rimandati a settembre.
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