Quanti sono stati i femminicidi in Italia nel 2023? Quanti invece in Europa e nel resto del mondo? I drammatici numeri delle violenze verso le donne.
Quanti sono stati i femminicidi in Italia nel 2023? Una domanda questa tragicamente di grande attualità, con la morte di Giulia Cecchettin per mano dell’ex fidanzato Filippo Turetta che ha scosso tutto il Paese, spingendo la politica ad accelerare su una nuova legge contro la violenza di genere e riaccendendo la discussione sul patriarcato dopo la lettera aperta di Elena Cecchettin, la sorella della giovane studentessa uccisa.
In una intervista al Quotidiano Nazionale, la ministra della Famiglia e della Natalità Eugenia Roccella ha annunciato l’arrivo di un disegno di legge che punta sulla “prevenzione” per “interrompere il ciclo della violenza prima dell’irreparabile: vengono rafforzate le misure cautelari, dall’ammonimento al braccialetto elettronico, fino alla distanza minima di avvicinamento, e soprattutto vengono fissati tempi rapidi per la valutazione del rischio e la loro applicazione da parte della magistratura”.
Contro i femminicidi e le violenze in generale contro le donne, Roccella ha annunciato la promozione di “una vasta campagna di sensibilizzazione nelle scuole, oltre a intensificare la conoscenza e la diffusione del numero verde 1522”.
Guardando non solo i numeri ma anche le modalità dei femminicidi in Italia, la sensibilizzazione dovrà iniziare “a monte” ovvero nelle famiglie che spesso sono lo scenario di queste tragedie.
Vediamo allora nel dettaglio quanti sono stati nel 2023 i femminicidi in Italia, facendo poi un confronto con la situazione in Europa e nel resto del mondo.
I femminicidi in Italia nel 2023
Prima di vedere i numeri di questa vera e propria continua tragedia, è bene chiarire per prima cosa il significato del termine femminicidio prendendo il prestito la definizione che viene data dalla Treccani.
Qualsiasi forma di violenza esercitata sistematicamente sulle donne in nome di una sovrastruttura ideologica di matrice patriarcale, allo scopo di perpetuarne la subordinazione e di annientarne l’identità attraverso l’assoggettamento fisico o psicologico, fino alla schiavitù o alla morte.
In Italia dal primo gennaio fino al 21 novembre 2023 sono state uccise 106 donne. Dopo l’assassinio di Giulia Cecchettin, nelle scorse ore una donna di 70 anni è stata strangolata a Fano dal marito che poi ha tentato il suicidio.
La quasi totalità dei femminicidi è avvenuto in ambito familiare o affettivo, con l’Istat che ha certificato come ogni anno le donne uccise da partner o ex sono il 55-60% del totale, mentre per gli uomini questo dato è fisso al 3%.
Nel 2022 in totale in Italia ci sono stati 126 femminicidi di cui 104 commessi in ambito familiare o affettivo; nel 2021 invece il numero delle donne uccise è stato di 119 di cui 102 in ambito familiare/affettivo con neanche la pandemia che ha fermato questa strage: nel 2020 infatti le vittime sono state 116.
Se nel 2020 l’85,3% degli omicidi di donne in Italia è stato commesso da familiari o ex partner, nel 2012 invece la quota si attestava al 74%, oltre 10 punti percentuali in meno. Nel Belpaese negli ultimi anni è calato marcatamente il numero degli omicidi in generale ma non quello delle donne uccise: se nei primi anni ’90 stando all’Istat per ogni donna uccisa erano uccisi 5 uomini, questo rapporto nel 2021 è arrivato a 1,6.
I femminicidi in Europa e nel resto del mondo
Il femminicidio purtroppo non è un problema che riguarda solo l’Italia. Fatta eccezione per Cipro, in Europa un altro comune denominatore è la lacuna legislativa. Ecco cosa scrive a riguardo Openpolis: “Dei paesi che hanno partecipato alla data unit e che sono riusciti a reperire questa informazione, solo Cipro individua nel proprio ordinamento giuridico il reato di femminicidio. Gli altri (Grecia, Serbia, Francia, Austria, Germania e Francia) non hanno un riconoscimento legale vero e proprio. Analogamente nel caso italiano esistono aggravanti per la violenza domestica e sessuale, ma a oggi non esiste un aggravante per il movente di genere. Era proprio l’obiettivo del disegno di legge Zan, che è però stato respinto”.
Nel 2021 in Europa stando ai dati dell’Unodc-United Nations Office on drugs and crime, i femminicidi in Germania sono stati 337, in Francia 228, in Gran Bretagna 207 e in Spagna 97, mentre in Italia come detto il numero è stato di 119. In proporzione al numero degli abitanti, secondo i dati Eurostat relativi al 2020 il triste primato però spetta alla Lettonia, con Lituania e Croazia a seguire.
Vediamo allora il numero di omicidi volontari commessi da familiari o (ex) partner ogni 100mila donne nei Paesi Ue nel 2020:
- Lettonia: 2,14
- Lituania: 0,87
- Croazia: 0,67
- Austria: 0,60
- Slovenia: 0,57
- Ungheria: 0,57
- Germania: 0,53
- Paesi Bassi: 0,45
- Francia: 0,43
- Repubblica Ceca: 0,42
- Malta: 0,40
- Italia: 0,32
- Spagna: 0,32
- Svezia: 0,25
- Grecia: 0,16
Fonte Openpolis, dati Eurostat a febbraio 2023
Nei 15 Paesi che condividono i loro numeri in merito ai femminicidi, in totale nel 2020 sono state 745 le donne uccise.
Allargando ancora di più lo sguardo a tutto il mondo, stando a un rapporto dell’Onu nel 2021 in totale sono state 45.000 le donne uccise da partner, ex partner o altre persone della propria sfera familiare. Per quanto riguarda i Continenti il dossier parla di 17.800 femminicidi in Asia, 17.200 in Africa, 7.500 nelle Americhe, 2.500 in Europa e 300 in Oceania.
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