Quanti soldi ha Nove? Perché Discovery può fare concorrenza a Rai e Mediaset

Alessandro Cipolla

18 Aprile 2024 - 12:52

Dopo Fazio e Crozza, Nove ha ingaggiato anche Amadeus: quanti soldi ha questo canale con Discovery pronto a inserirsi nel duopolio televisivo Rai-Mediaset.

Quanti soldi ha Nove? Perché Discovery può fare concorrenza a Rai e Mediaset

Quanti soldi ha Nove? Una domanda che molti appassionati di televisione si staranno facendo di recente visto che, dopo Maurizio Crozza e Fabio Fazio, il canale che fa capo a Warner Bros. Discovery adesso è pronto ad accogliere anche Amadeus.

Del resto le cifre che circolano in merito al contratto di Fabio Fazio e Amadeus non appaiono banali: per entrambi si tratterebbe - ma il condizionale è d’obbligo - di 10 milioni di euro in quattro anni.

Investimenti notevoli per un canale come Nove che nel 2023 ha fatto registrare uno share medio dell’1,95%, ma considerando tutta la galassia Discovery Italia - alla cui guida da anni c’è Alessandro Araimo - che comprende in totale quindici canali come Real Time, DMAX, Frisbee, Food Network e Warner Tv, si arriva a un complessivo 8,6% di share nelle 24 ore.

Una crescita dello 0,6% rispetto al 2022, con i canali di Discovery che tengono anche nella fascia serale - 7,7% di share di media lo scorso anno - grazie soprattutto ai programmi di Nove, visto il successo di Che tempo che fa nonostante il cambio di rete: per Fabio Fazio risultati spesso in doppia cifra con punte fino al 15% di share come nel caso dell’intervista a Chiara Ferragni.

Con questi numeri Nove - e più in generale Discovery Italia - può competere con le altre reti generaliste del panorama italiano? Visti i soldi a disposizione del gruppo questa ipotesi non sembrerebbe essere irrealizzabile.

Canale Nove: quanti soldi ha Discovery Italia?

Come detto nel 2023 Discovery Italia ha fatto registrare complessivamente l’8,6% di share contro il 37,7% di Mediaset e il 37% della Rai. La distanza tra i gruppi di conseguenza sarebbe ancora marcata, ma anche i costi sono differenti.

Nove come gli altri canali di casa Discovery ha una struttura leggera e slegata dalle logiche anche politiche che imperversano nella tv nostrana, un particolare questo che avrebbe spinto prima Crozza e Fazio e ora anche Amadeus a fare il cambio di rete.

In più Nove sembrerebbe avere dei progetti assai ambiziosi, con la prossima sfida che potrebbe essere quella dell’informazione e dei programmi di approfondimento, con altri grossi nomi della televisione italiana che sarebbero corteggiati dall’emittente.

Del resto a un colosso come Warner Bros. Discovery i soldi di certo non sembrerebbero mancare: nel 2023 la multinazionale americana ha fatto registrare un fatturato pari a 41,3 miliardi di dollari.

Anche Discovery Italia sembrerebbe godere di buona salute dal punto di vista economico, con la raccolta pubblicitaria che sarebbe aumentata di oltre il 20% nei primi mesi del 2024.

Sul versante della raccolta pubblicitaria - si legge sul Sole 24 Ore - Warner Bros. Discovery, secondo i dati Nielsen, ha chiuso il primo bimestre con 41,9 milioni di euro di raccolta (+22,4%), contro il +3% di Mediaset (a 322,8 milioni); il +8,7% della Rai (a 152,6 milioni), il +7% di Sky (a 58,2 milioni) e il +0,4% di La7 (a 24,8 milioni)”.

Il fatto che Nove e gli altri canali del gruppo siano seguiti da un pubblico più giovane - il target preferito dai pubblicitari - rispetto a Rai e Mediaset, senza dubbio è un punto a favore di Discovery che a breve potrebbe diventare a tutti gli effetti il terzo grande polo televisivo in Italia.

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