La scuola è finita e i genitori sono alle prese con i consuetudinari regali di fine anno a maestre e maestri, ma una legge impone di non fare regali costosi: ecco quanti soldi si possono spendere.
Anche quest’anno scolastico volge al termine e da decenni si è ormai consolidata la tradizione che vede i genitori offrire un regalo di fine anno per ringraziare i e le insegnanti e per il lavoro svolto con i propri figli.
Un gesto che vuole valorizzare l’operato e l’importante ruolo che maestre, maestri, professori e professoresse svolgono nella vita dei propri alunni, non solo fornendo nuove competenze e conoscenze ma accompagnando le studentesse e gli studenti nel loro percorso di crescita personale, educando così le generazioni di domani.
Eppure, più volte in passato si è registrato l’intervento di dirigenti e presidi nell’esortare i genitori a non partecipare a raccolte fondi per i regali, in quanto è illegale che il corpo docenti accetti un regalo.
Una notizia questa che ha sconvolto spesso i genitori, abituati a questo gesto di riconoscenza. Tuttavia, la legge esiste veramente, ma prevede un’eccezione per regali modesti. Ecco cosa dice la legge e quali possono essere le conseguenze.
Quanti soldi si possono spendere per il regalo agli insegnanti?
Fare un regalo ai professori e professoresse dei propri figli potrebbe sembrare un gesto gentile per ringraziare del lavoro svolto con le classi, eppure se il regalo è troppo costoso si rischia di sfociare nell’illegalità. Ed è per questo che sempre più spesso dirigenti scolastici intervengono per monitorare la situazione.
Famoso è il caso di un dirigente scolastico di una scuola pugliese che nel 2018 aveva emesso un comunicato proibendo l’accettazione di regali da parte dei genitori, ricordando che tale azione è illegale. Una decisione quanto mai necessaria per il dirigente venuto a conoscenza di collette che prevedevano un contributo di 30 euro a famiglia per i doni alle maestre e ai maestri.
Il divieto di offrire regali ai/alle docenti è chiarito dall’articolo 4 del Dpr 62/2013 (decreto del Presidente della Repubblica) denominato “Codice di comportamento dei dipendenti pubblici” che regola di conseguenza anche il comportamenti del corpo insegnanti. Il decreto prevede il divieto di richiedere e/o accettare da terzi (o da un proprio subordinato) “regali , compensi e altre utilità”, come ad esempio sconti o altri trattamenti privilegiati, anche se indirizzati al coniuge o a parenti fino al 2° grado.
Fanno eccezione solo i regali “di modico valore effettuati occasionalmente nell’ambito delle normali relazioni di cortesia”, dove per “modico valore” si intendono regali dal valore massimo di 100-150 euro. Ciò vuol dire che i genitori dovranno far attenzione a cosa regalare, accertandosi di spendere al massimo 150 euro per un regalo.
Cosa accade se il regalo agli insegnanti è troppo costoso: quali sono i rischi
Nel caso in cui il regalo per gli insegnanti superi tale valore, gli insegnanti e le insegnanti dovranno mettere il regalo a disposizione dell’amministrazione per la restituzione o devolvere il regalo a fini istituzionali.
A questo punto, però, sorge spontanea la domanda su quali possono essere i rischi che corrono le professoresse e i professori che decidono di accettare (consapevolmente o inconsapevolmente) un regalo dal valore maggiore di 150 euro, e se questo addirittura costituisca reato di corruzione.
Stando al Codice di comportamento dei dipendenti pubblici se la maestra o il maestro accetta un regalo “costoso” si può incorrere in una sanzione pecuniaria o peggio, nella sospensione dal servizio e lo stesso vale per i Dirigenti scolastici che hanno omesso vigilanza.
La pena, poi, si inasprisce se il regalo è ricevuto “a titolo di corrispettivo per attività dovuta”. In questo caso si va dalla sospensione dal servizio da 3 a 6 anni, fino al licenziamento.
Cosa regalare agli insegnanti
Nel caso in cui si voglia fare quindi un regalo è importante quindi accertarsi che il dono sia un piccolo pensiero e in ogni caso è bene ricordare che è possibile fare bei regali anche spendendo poco come:
- un libro
- tazze personalizzate;
- agende;
- targhe personalizzate.
Questi sono solo alcuni esempi che fanno sempre fare una bella figura e che sono graditi da maestre, maestri, professori e professoresse. Nel caso si voglia ringraziare una docente o un insegnante per tutti gli anni in cui si è stati presenti per i propri figli, accompagnandoli fino all’ultimo anno, oppure perché prossimo alla pensione, si può pensare a un buono per libri da 100 euro o a una borsa a tracolla o valigetta per portare con sé documenti e libri da massimo 100-150 euro, in maniera da poter essere certi di rispettare la legge.
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