Vuoi sapere quanto costa un lavoratore part-time all’azienda? Ecco una guida completa che ti aiuterà passo dopo passo a calcolare la spesa mensile e capire quanto incidono le ore lavorate.
Quante volte ci è capitato di sentir parlare di «costo del lavoro»? Negli ultimi anni, il dibattito politico e le discussioni su giornali, tv e social network si sono sempre di più concentrati su come ridurre i costi del personale per incentivare le aziende ad assumere, in particolare determinate categorie lavorative come giovani o disoccupati.
Abbiamo però idea di quanto realmente costi un dipendente al datore di lavoro e cosa cambia se il lavoratore è part-time?
Partiamo dal principio che un dipendente a tempo pieno, senza alcuno sgravio o agevolazione, a parità di condizioni e sempre presente in azienda (senza assenze), costerà sempre meno rispetto a un collega a orario ridotto.
All’interno della platea dei part-time, peraltro, i costi sono naturalmente influenzati da quante ore il dipendente deve lavorare, in base all’orario previsto nella lettera di assunzione o nelle variazioni successivamente intervenute.
Analizziamo in dettaglio come calcolare il costo di un dipendente part-time e quanto cambia in base al numero di ore lavorate.
Quanto costa assumere un dipendente part-time?
- Quali costi ci sono per un dipendente part-time?
- Quanto costa assumere un dipendente part-time a 5 ore settimanali?
- Quanto costa assumere un dipendente part-time a 10 ore settimanali?
- Quanto costa assumere un dipendente part-time a 20 ore settimanali?
- Quanto costa assumere un dipendente part-time a 30 ore settimanali?
Quali costi ci sono per un dipendente part-time?
I costi che il datore di lavoro deve sostenere per un part-time (così come per un tempo pieno) sono rappresentati da:
- compenso lordo mensile;
- contributi Inps carico azienda;
- contributi per assicurazione Inail contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali;
- ferie e permessi previsti dal contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) applicato e da eventuali accordi aziendali / territoriali;
- trattamento di fine rapporto (Tfr);
- mensilità aggiuntive (tredicesima ed eventuale quattordicesima).
La retribuzione oraria è assunta dividendo il compenso mensile previsto nella lettera di assunzione (o successivamente modificato) per un coefficiente imposto dal Ccnl applicato.
Nel nostro esempio ipotizziamo un compenso orario in misura pari a 9,5 euro lordi, mentre il monte ore di ferie e permessi, per un dipendente a tempo pieno, è fissato in 165 ore di ferie e 20 di permessi, per un totale di 185 ore all’anno.
I contributi Inps variano in funzione del settore di appartenenza del datore di lavoro e della dimensione aziendale (in termini di numero di dipendenti). Per i nostri calcoli consideriamo una realtà del settore industria fino a 15 dipendenti, in cui i contributi conto azienda sono pari al 28,46%.
A livello di costo per l’assicurazione Inail contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, consideriamo come rischio quello identificato dalla voce «0722» corrispondente all’attività d’ufficio o a quella di call-center e sportelli informatizzati (compreso l’utilizzo di un veicolo per recarsi in altri uffici).
In tal caso, il premio da pagare è pari al 5 per mille della retribuzione (di norma coincidente con l’imponibile Inps). Al risultato è necessario sommare una maggiorazione dell’1%, calcolata sul premio stesso.
Gli ultimi due elementi sono rappresentati da:
- Tfr, pari alla retribuzione diviso 13,5 (oltre a sottrarre il contributo dello 0,50% calcolato sull’imponibile Inps);
- Tredicesima mensilità, pari alla retribuzione lorda mensile (prevista in sede di assunzione o modificata successivamente) diviso 12.
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Quanto costa assumere un dipendente part-time a 5 ore settimanali?
Ipotizziamo un dipendente part-time a 5 ore settimanali (un’ora al giorno per cinque giorni dal lunedì al venerdì), che ha lavorato l’intero mese di maggio 2022 (giorni lavorabili 22) per un totale di 22 ore mensili.
In tema di ferie e permessi, posto che un lavoratore a tempo pieno ha diritto a 185 ore all’anno, nel nostro caso il numero di ore dev’essere riproporzionato in questo modo:
- si calcola la percentuale di part-time dividendo le ore settimanali per quelle a tempo pieno e successivamente moltiplicando il risultato per 100, (5/40) * 100 = 12,5%;
- si calcola il 12,5% di 185 ore corrispondente a 23,13 ottenendo così il numero di ore di ferie e permessi di cui il dipendente ha diritto nell’anno;
- si divide 23,13 per 12 e si ottengono le ore di ferie e permessi che il lavoratore part-time matura ogni mese, pari a 23,13 / 12 = 1,93.
Pertanto, il costo mensile sarà la somma di:
- retribuzione lorda euro 9,5 * 22 ore = 209,00 euro;
- contributi Inps a carico azienda euro 209,00 * 28,46% = 59,48 euro;
- premi Inail euro 209,00 * 5 per mille (+ la maggiorazione 1%) = 1,06 euro;
- Tfr euro 209,00 / 13,5 (cui sottrarre poi il contributo dello 0,50%) = 14,43 euro;
- tredicesima mensilità euro 209,00 / 12 = 17,42 euro;
- ferie e permessi maturati nel mese euro 9,5 * 1,93 ore = 18,34 euro;
per un totale di 319,73 euro.
Quanto costa assumere un dipendente part-time a 10 ore settimanali?
Un dipendente part-time 10 ore settimanali (due ore al giorno dal lunedì al venerdì) a maggio di quest’anno ha lavorato 44 ore.
La percentuale di part-time corrisponde a (10 / 40) * 100 = 25%.
Di conseguenza, il numero di ore di ferie e permessi che l’interessato matura nel mese corrisponde, secondo il calcolo fatto nel paragrafo precedente, a 3,86 ore.
Il datore dovrà pertanto sostenere un costo mensile (determinato come sopra) pari a:
- retribuzione lorda 418,00 euro;
- contributi Inps a carico azienda euro 118,96;
- premi Inail euro 2,11;
- Tfr euro 28,87;
- tredicesima mensilità euro 34,83;
- ferie e permessi euro 36,67;
per un totale di 639,44 euro.
Quanto costa assumere un dipendente part-time a 20 ore settimanali?
Il terzo esempio interessa un lavoratore part-time 20 ore settimanali (4 ore al giorno dal lunedì al venerdì).
Nel mese di maggio 2022 le ore lavorate sono state 88, mentre la percentuale part-time corrisponde a (20 / 40) * 100 = 50%.
Il numero di ferie e permessi maturati mensilmente equivale a 7,71 ore.
L’azienda si farà pertanto carico di un costo mensile formato da:
- retribuzione lorda 836,00 euro;
- contributi Inps a carico azienda euro 237,93;
- premi Inail euro 4,22;
- Tfr euro 57,75;
- tredicesima mensilità euro 69,67;
- ferie e permessi euro 73,25;
per un totale di 1.278,82 euro.
Quanto costa assumere un dipendente part-time a 30 ore settimanali?
Il quarto e ultimo esempio riguarda un dipendente part-time 30 ore settimanali su cinque giorni, dal lunedì al venerdì (6 ore al giorno), per una percentuale del 75% ed un totale di 132 ore lavorate.
Le ore di ferie e permessi maturati nel mese corrispondono a 11,57 ore.
Il costo mensile sarà quindi pari a:
- retribuzione lorda 1.254,00 euro;
- contributi Inps carico azienda euro 356,89;
- premi Inail euro 6,33;
- Tfr euro 86,62;
- tredicesima mensilità euro 104,50;
- ferie e permessi euro 109,92;
equivalenti a un costo complessivo di 1.918,26 euro.
In definitiva, il dipendente costerà all’azienda, mensilmente:
- 319,73 euro per un part-time 5 ore settimanali;
- 639,44 euro per un part-time 10 ore settimanali;
- 1.278,82 euro per un part-time 20 ore settimanali;
- 1.918,26 euro per un part-time 30 ore settimanali.
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