Stipendi insegnanti: l’UE chiede al Governo di aumentare il livello delle retribuzioni del personale docente così da migliorare la qualità del sistema istruzione.
“Gli stipendi degli insegnanti italiani devono essere aumentati”: ad ammonire l’Italia per le basse retribuzioni riconosciute al personale docente questa volta non sono i sindacati, bensì l’Unione Europea stessa che invita il Governo italiano a mettere mano agli stipendi il prima possibile.
Secondo l’Unione Europea, infatti, il problema degli stipendi molto bassi per gli insegnanti ha conseguenze negative non solo sui diretti interessati, ma anche sull’intero sistema economico italiano. Secondo l’Unione Europea, infatti, tra le cause della produttività “tendenzialmente stagnante” dell’Italia, infatti, c’è anche la debolezza del sistema di istruzione e formazione.
Una delle soluzioni, quindi, è proprio di partire aumentando gli stipendi del personale scolastico, migliorando di conseguenza la qualità del sistema di istruzione e formazione.
Una sfida d’altronde che l’Italia si è già detta disposta ad affrontare: ricordiamo, infatti, che tra le misure promesse dal Governo nell’accordo sottoscritto tra Miur e insegnanti c’è proprio quella di trovare le risorse necessarie per garantire uno stipendio adeguato al personale impiegato nelle scuole.
Perché lo stipendio degli insegnanti deve essere aumentato
Ma per quale motivo aumentare lo stipendio degli insegnanti comporterebbe benefici sulla qualità del sistema istruzione? Secondo l’Unione Europea questo sarebbe possibile poiché aumentando le retribuzioni - portandole il più possibile in linea con gli standard europei di cui vi parleremo di seguito - gli insegnanti sarebbero più motivati a svolgere il loro lavoro.
Senza dimenticare che coloro che sono altamente qualificati e quindi sarebbero perfetti per insegnare preferiscono fare lavori meglio pagati rispetto al docente, minando così la qualità dal sistema scolastico italiano.
Il problema degli stipendi del personale docente italiano è che questi crescono in misura più lenta rispetto a quanto succede nella maggior parte dei Paesi europei, senza dimenticare che qui da noi le prospettive di carriera sono più limitate perché basate su un percorso che premia esclusivamente l’anzianità dimenticando il merito.
L’Unione Europea, quindi, invita il Governo italiano non solo a ritoccare al rialzo gli stipendi degli insegnanti italiani, ma anche a rivedere il sistema della progressione di carriera riconoscendo più importanza al merito. Ma soffermiamoci sul primo aspetto: di quanto dovrebbe essere aumentata la retribuzione degli insegnanti italiani?
Stipendio insegnanti italiani: aumento almeno fino alla media UE
In Europa ci sono Stati dove la retribuzione del personale docente è particolarmente elevata (come nel caso della Germania o della Finlandia) e altri dove invece è più bassa, come appunto in Italia.
Ambire agli Stati che riconoscono uno stipendio più elevato sarebbe la miglior cosa, ma bisogna considerare anche che nella maggior parte dei casi si tratta di economie migliori rispetto alla nostra. Ecco perché il parametro di riferimento da avere quando arriverà il momento di aumentare lo stipendio degli insegnanti italiani dovrebbe essere quello della media UE, sia per quanto riguarda il livello delle retribuzioni che per gli anni necessari per beneficiare dell’ultimo scatto retributivo.
Partiamo dal considerare quanto avviene oggi in Italia: qui per arrivare al massimo della retribuzione ci vogliono 35 anni (come tra l’altro avviene in Germania), con lo stipendio che varia a seconda del grado di istruzione in cui si lavora:
- Scuola primaria: da un minimo di 19.996€ si arriva a 27.292€;
- Scuola secondaria di I grado (medie): da 21.693€ si arriva ad un massimo di 32.444€;
- Scuola secondaria di II grado (superiori): da una base di partenza di 21.693€ si può arrivare al massimo fino a 34.052€.
Vediamo invece qual è la media UE alla quale l’Italia dovrebbe guardare per migliorare gli stipendi percepiti dal personale scolastico. Come prima cosa il valore medio dopo il quale gli insegnanti percepiscono il massimo dello stipendio non è di 35 anni, bensì di 24.
Bisognerebbe quindi ridurre di qualche anno il tempo necessario per percepire il massimo della retribuzione. Poi ci sarebbe da mettere mano alle retribuzioni, con l’obiettivo di arrivare almeno alla media UE che è pari a:
- Scuola primaria: da 25.249€ si arriva a 42.299€;
- Scuola secondaria di I grado (medie): da 26.852€ si arriva a 45.280€;
- Scuola secondaria di II grado (superiori): da 27.582€ si arriva a 46.745€.
Quella che è chiamata ad affrontare l’Italia, quindi, è una sfida ambiziosa e onerosa; vedremo quanti passi in avanti saranno fatti in questa direzione con il prossimo rinnovo di contratto quando per lo stipendio dovrebbe esserci un aumento a tre cifre.
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