Sarà un fatturato record anche nel 2024: con una crescita dei ricavi del +1914% nel 2022 e del +178% nel 2023, lo street food toscano punta a numeri da capogiro. Ecco quanto fattura.
Bada come la fuma! - ovvero attenti che scotta! - non è solo il motto dell’Antico Vinaio, ma anche la perfetta descrizione del suo successo. E a scottare, oltre alle schiacciate appena sfornate, sono i numeri impressionanti di un business in continua crescita, con un fatturato decuplicato in quattro anni.
Con oltre 35 punti vendita in tutto il mondo, 600 collaboratori e la previsione di aprire ulteriori 15 locali nel 2025, principalmente negli Stati Uniti, la piccola bottega fiorentina è diventata in pochi anni un vero fenomeno globale, attirando visitatori da tutto il mondo. Numeri record anche sui social: la pagina Instagram dell’Antico Vinaio, gestita direttamente dal patron Tommaso Mazzanti, conta oltre 900 mila follower, su TikTok supera i 500 mila follower, mentre su TripAdvisor le recensioni continuano a crescere. Il successo del format nasce dall’intuizione di Mazzanti di condividere le ricette delle focacce imbottite sui social in modo autentico, sfruttando i commenti delle persone per migliorare il servizio.
E dopo l’annuncio a dicembre di un maxipremio da 1 milione di euro ai propri dipendenti, in molti si sono chiesti: quanto fattura davvero l’Antico Vinaio?
Quanto fattura l’Antico Vinaio?
Il fatturato dell’Antico Vinaio è di oltre 30 milioni di euro, secondo l’ultimo bilancio depositato relativo al 2023. E dopo essere cresciuto del 1914% tra il 2021 e il 2022 e del 178% tra il 2022 e il 2023, potrebbe più che raddoppiare anche nel 2024, con un fatturato atteso di 75 milioni di euro.
Un format vincente, che ha portato All Antico Vinaio Italia Srl utili per oltre 3 milioni di euro nel 2023 e un Ebitda margin del 16,9% (previsto in crescita al 19% nel 2024).
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L’indice Ebitda (earnings before interest taxes depreciation and amortization) è un indicatore di bilancio utilizzato per valutare la capacità di un’azienda di generare valore e produrre reddito attraverso la sua attività tipica, in questo caso la vendita di schiacciate.
Fa parte degli indicatori di redditività e mostra l’utile di un’impresa prima che vengano sottratti tasse, interessi, svalutazioni e ammortamenti, offrendo una panoramica delle performance operative dell’azienda senza l’effetto delle decisioni finanziarie e contabili. In parole semplici, esprime il risultato del business dell’azienda e la capacità di coprire i costi operativi.
Nel bilancio 2023, l’Antico Vinaio ha riportato costi della produzione pari a 25,6 milioni di euro, di cui quasi la metà è imputabile ai costi per le materie prime, pari a 11,5 milioni. Il costo del personale si attesta invece a 5,7 milioni di euro.
Per il 2024, l’azienda prevede un Ebitda margin del 19%, confermando una gestione solida e buone prospettive. Il piano per il futuro è ambizioso: investire tutti i guadagni nell’apertura di nuovi negozi, nell’espansione degli uffici amministrativi e nell’assunzione di nuovi manager per sostenere la crescita. L’Antico Vinaio punta a diventare sempre più un marchio di riferimento e di raggiungere un fatturato di 100 milioni di euro nel 2025.
Qual è l’Antico Vinaio che fattura di più?
In testa alla classifica degli store dell’Antico Vinaio che fatturano di più c’è il negozio di Milano, in via Lupetta (dietro al Duomo), con un fatturato annuo di circa 3,5 milioni di euro nel 2023. Cuore pulsante dell’azienda restano poi i 4 negozi di via de’ Neri a Firenze, i primi aperti dalla famiglia Mazzanti a partire dal 1989. Ci sono poi altri 2 store a Firenze, 3 a Roma, altri 2 a Milano, uno a Torino, a Forte dei Marmi, a Bergamo, al centro commerciale a Campi Bisenzio, a Napoli, oltre a New York, Los Angeles, Las Vegas e Dubai.
Ma il piano di espansione della catena food italiana non è ancora terminato: entro il primo semestre 2025, l’azienda prevede nuove 15 aperture, quasi tutte negli Usa, grazie alla collaborazione con Joe Bastianich. Nonostante la fine della partnership con il gruppo Precassi costituita nel 2021 per lo sviluppo del brand in Europa, Mazzanti continua a crescere, affidandosi dal 2024 al gruppo Avolta, nato dalla fusione tra Dufry e Autogrill e leader mondiale nel travel retail con un fatturato annuo di 13 miliardi, per nuove aperture internazionali.
Di chi è l’Antico Vinaio?
L’Antico Vinaio è nata come società a conduzione familiare. Fino al 2022, il capitale sociale di 10.000 euro era diviso in tre parti: 3.500 euro versati da Fedra Gani Galli (madre di Tommaso Mazzanti), altri 3.500 da Daniele Mazzanti e poi ci sono 3.000 euro di Tommaso Mazzanti. Nel 2023, Mazzanti ha rilevato le quote dei genitori, aumentando il capitale sociale a 120 mila euro.
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