Fumare ha un prezzo quantificabile non solo in salute. Sul portafoglio il vizio del fumo pesa e neanche poco. Quanto guadagna chi smette di fumare?
In Italia tornano a crescere i fumatori, a dirlo è l’Iss. In occasione della Giornata mondiale senza tabacco l’Istituto superiore di sanità ha diffuso un report: circa 800mila fumatori in più rispetto al 2019, pari al 2% in più della popolazione.
Si tratta di “segnale che desta preoccupazione”, come ha spiegato il presidente Silvio Brusaferro. È importante “attivare azioni di prevenzione a partire dai più giovani”. Secondo i dati a fumare è quasi un italiano su quattro (il 24,2%). Una percentuale così alta non si era registrata dal 2006, anzi si era registrato sempre un calo nel numero di fumatori.
Ma quanto costa fumare? In salute abbastanza, se si pensa che è la principale causa di tumori ai polmoni, al cavo orale, alla gola, al pancreas, al colon, alla vescica, ai reni, all’esofago e al seno. Passando dalla salute alla finanza personale: fumare costa e anche molto.
Quanto costa il vizio del fumo?
1 italiano su 4 fuma e mediamente spende 5 euro al giorno (per fumare una media di 12 sigarette al giorno), anche se una buona parte dei fumatori (un quarto) compra due pacchetti al giorno. Il costo medio di un pacchetto di sigarette è di 5 euro, quindi possiamo calcolare che:
- 5 euro al giorno per 30 giorni sono 150 euro al mese (nel caso di due pacchetti al giorno la cifra è raddoppiata a 300 euro);
- 150 euro al mese per 12 mesi sono 1.800 euro l’anno spesi in sigarette, con il relativo impatto ambientale.
Considerando una vita accompagnata dal vizio del fumo, dai 18 ai 69 anni (media italiana) vediamo quanto può arrivare complessivamente a costare questa pratica poco salutare.
1.800 euro l’anno per 51 anni sono 91.800 euro.
Quanto fa risparmiare smettere di fumare?
Togliamo subito la parte legata alla salute: si guadagnano dai 5 ai 9 anni di vita in più se si smette di fumare prima dei 50 anni. Almeno questo è quello che dicono gli studi fatti su uno dei campioni più grandi al mondo, ovvero quello dei fumatori: 1,299 miliardi.
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Tornando ai guadagni economici, dopotutto stiamo tentando una “cura” del portafoglio, il risparmio in 50 anni è di quasi 92 mila euro. Se si fa un calcolo di tutti gli extra che il vizio del fumo comporta si supera facilmente questa cifra. Pensiamo per esempio a quanti accendini si possono-devono comprare in questo lasso di tempo.
Una cifra simile, vicina ai 100.000 euro, potrebbe fruttare molto meglio come pensione e investimento privato, al posto di acquistare pacchetti di tabacco. Ma quindi, realisticamente, quanto guadagna chi smette di fumare?
Smettere di fumare: come, quando e a quale prezzo?
Facciamo un discorso pratico e realistico. Smettere di fumare è difficile, spesso si ricade nel vizio e ogni tentativo fallito spinge a rimanere attaccati al vizio del fumo.
Per smettere di fumare in maniera efficace bisognerebbe far affidamento su professionisti, psicologi e medici specializzati, che però hanno un costo. Certo, nell’ottica di risparmiare 100.000 euro, spenderne 1.000 in psicologo non sembra poi molto, no?
Ci sono anche altri metodi, come quello che stimola la produzione di endorfine con impulsi elettrici. Costo 199,00 euro. Mentre i più noti cerotti alla nicotina variano dai 12 ai 30 euro al pacco (7 pezzi) ogni 5-7 giorni.
Se poi si pensa che il modo migliore per smettere è iniziare presto un percorso (prima dei 50 anni), allora il guadagno sarà ancora maggiore, perché sarà più semplice togliersi il vizio e risparmiare in sedute dallo psicologo o in cerotti.
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