Gli stipendi medi dei professori universitari: ecco quanto guadagnano in Italia associati, ordinari e ricercatori e le differenze tra gli atenei pubblici e quelli privati.
Quanto guadagna un professore universitario? Una domanda questa sempre di grande attualità visto che stiamo parlando di una delle professioni più rinomate e ambite non solo nel nostro Paese, ma in tutto il mondo.
Stando ai dati del ministero dell’Istruzione riguardanti l’anno accademico 2022, in Italia ci sono 57.792 professori universitari tra ordinari, associati e ricercatori, a cui si devono aggiungere 15.701 titolari di un assegno di ricerca.
Bisogna specificare subito che un professore associato deve aver ottenuto l’ASN per la seconda fascia e deve vincere un bando universitario, unendo così l’insegnamento al lavoro di ricerca.
La posizione di professore ordinario invece richiede l’ASN per la prima fascia, oltre che una solida carriera accademica, con numerose pubblicazioni, riconoscimenti e contributi alla comunità scientifica.
Occorre sempre ricordare che per diventare un professore universitario bisogna affrontare un percorso lungo e competitivo che richiede una combinazione di formazione accademica avanzata, ricerca, esperienza didattica e il superamento di concorsi o selezioni.
Prima di accedere a una posizione da professore, in Italia è comune iniziare come ricercatore tanto che ci sono due tipologie principali: ricercatore di tipo A (a tempo determinato, per 3 anni rinnovabili una sola volta) e ricercatore di tipo B (a tempo determinato con tenure track, ovvero possibilità di essere stabilizzato come professore associato).
Vediamo allora nel dettaglio gli stipendi medi dei professori universitari, dando uno sguardo a quanto guadagnano in Italia associati, ordinari e ricercatori e le differenze tra gli atenei pubblici e quelli privati.
Quanto guadagna un professore universitario ordinario
Dopo aver visto per grandi linee come è strutturato il corpo docente nelle università italiane, entriamo nel merito dei guadagni e degli stipendi iniziando da quelli che riguardano i professori ordinari.
Per prima cosa occorre specificare che in Italia lo stipendio di un professore universitario ordinario può variare in base all’anzianità e se si tratta di un incarico a tempo pieno o definito. Vediamo allora alcune stime sui guadagni.
- Professore ordinario a tempo pieno: 53.095,40 euro, circa 4.084,26 euro lordi mensili.
- Professore ordinario a tempo definito: 38.438,33 euro, circa 2.956,79 euro lordi mensili.
I guadagni di un professore ordinario a tempo pieno però generalmente arrivano a circa 70.000 euro lordi l’anno grazie all’assegno aggiuntivo, mentre con l’aumentare dell’anzianità si possono superare i 130.000 euro lordi l’anno, ovvero oltre 10.000 euro lordi mensili.
Quanto guadagna un professore universitario associato
In Italia un professore universitario associato guadagna generalmente di meno rispetto a un ordinario. Lo stipendio annuale lordo minimo a tempo pieno infatti è di circa 35.272,87 euro, che fanno circa 2.713,29 euro lordi per tredici mensilità.
Anche in questo caso grazie all’assegno aggiuntivo e all’indennità integrativa speciale, un professore associato arriva a incassare uno stipendio mensile netto che può oscillare tra i 2.200 e i 2.700 euro.
Con gli scatti dovuti all’anzianità infine gli stipendi per questa categoria di docenti universitari possono salire fino a 4.000 euro netti al mese.
Quanto guadagna un ricercatore universitario
In Italia lo stipendio di un ricercatore universitario varia in base all’esperienza, al tipo di contratto e all’istituzione di appartenenza, con guadagni inferiori rispetto ai professori ordinari o associati.
Lo stipendio di un ricercatore universitario in Italia mediamente si colloca tra i 30.000 e i 40.000 euro lordi all’anno, partendo da un minimo di 2,800 euro lordi al mese per tredici mensilità.
C’è da dire che ci sono differenze significative rispetto ad altri paesi europei, visto che all’estero in molti casi i ricercatori vengono pagati di più tanto che molti “cervelli” nostrani preferiscono fare le valigie e spostarsi in un’università all’estero.
Quanto guadagnano i professori nelle università private
Nelle università private gli stipendi non sono regolati a livello nazionale, ma dipendono dalla politica interna dell’ateneo. In generale, queste università tendono a offrire stipendi più alti per attrarre docenti qualificati, soprattutto in ambiti competitivi come economia, management e tecnologia.
- Ricercatore o docente junior: da 2.000 a 3.000 euro netti al mese.
- Professore associato: da 3.000 a 4.500 euro netti al mese.
- Professore ordinario: da 4.500 a oltre 7.000 euro netti al mese.
Le università private inoltre possono offrire bonus basati sulle performance - tipo pubblicazioni o progetti di ricerca - o incentivi aggiuntivi come ad esempio contratti di consulenza o collaborazioni con aziende.
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