Quanto guadagna un croupier e come diventarlo

Veronica Caliandro

15 Luglio 2024 - 12:11

Lavorare ai casinò come croupier potrebbe essere una via professionale molto interessante e remunerativa: ecco lo stipendio medio e la formazione del croupier.

Quanto guadagna un croupier e come diventarlo

Trovare un posto di lavoro non è di certo semplice. Tanti sono gli ostacoli in cui si rischia di imbattere mentre si cerca un impiego. Allo stesso modo, sono tanti i quesiti che ognuno si pone prima di intraprendere un percorso lavorativo piuttosto che un altro. Tra le figure che da sempre destano un certo fascino, ad esempio, si cita quella del croupier. Punto di riferimento all’interno di ogni casinò, si tratta di un mestiere molto interessante e remunerativo. Ma quanto guadagna un croupier e, soprattutto, come ricoprire tale ruolo? Ecco una stima dello stipendio medio a cui si può aspirare e la formazione necessaria.

Chi è e cosa fa il croupier

Mestiere antico quanto il gioco, il croupier è l’addetto di un casinò che si occupa di giochi tradizionali quali, ad esempio, la roulette francese, chemin de fer e 30/40. La figura di riferimento dei giochi americani come blackjack, roulette americana, craps e poker, invece, si chiama dealer. Quando adesso parleremo di croupier lo faremo pertanto in senso generale, salvo fare, ove necessario, i dovuti distinguo.

Ma cosa fa per l’esattezza un croupier?

Ebbene, si tratta di un professionista del gioco d’azzardo che si occupa di gestire le partite in un casinò online oppure fisico.

Entrando nei dettagli, i suoi compiti principali sono:

  • fornire informazioni dettagliate sulle regole e sulle probabilità di vincita ai giocatori;
  • controllare le puntate e gestire i pagamenti delle vincite;
  • assicurarsi che i giocatori rispettino le regole e intervenire in presenza di comportamenti scorretti;
  • distribuire le carte durante il gioco del blackjack (dealer);
  • far girare la ruota e distribuire le fiches se si gioca alla roulette.

A conti fatti, il croupier è un vero e proprio arbitro che monitora il corretto svolgimento dei giochi. La sua parola è legge quando si tratta delle regole di gioco. La responsabilità è sempre elevata e ogni bravo croupier deve comportarsi in modo preciso, senza troppe esitazioni. Proprio la meticolosità nel lavoro dei croupier rappresenta un’importante forma di garanzia per la sicurezza dei giocatori.

Lo stipendio del croupier: ecco quanto guadagna

Un croupier lavora mediamente otto ore al giorno, per un totale di circa 40 ore settimanali, week - end e giorni festivi inclusi. I turni di lavoro vanno in genere dalle 14 alle 22 e dalle 22 alle 6. Gli orari di lavoro possono, ovviamente, risultare differenti a seconda delle esigenze del casinò.

Nella scala gerarchica il croupier è lo scalino più basso all’interno di un casinò. Sopra c’è l’ispettore, poi l’assistente pit boss e per finire il pit boss, ovvero chi gestisce l’intera area gioco. Per quanto riguarda i guadagni, fino a qualche anno fa il croupier poteva percepire cifre importanti. Ad oggi, invece, le retribuzioni si sono stabilizzate.

Nel definire gli stipendi bisogna considerare anche le mance. Di solito, tutte le fiches vengono messe assieme e poi divise tra tutti i dipendenti. Tale la cifra oscilla mediamente dai 200 euro ai 400 euro al mese. Nei casinò più grandi l’importo può essere notevolmente più alto.

In Italia, ricordiamo, ci sono quattro casinò municipalizzati. I croupier, pertanto, sono dipendenti con contratti che risultano essere il frutto di accordi sindacali. Solitamente lo stipendio base parte dai 1.300 euro, mance escluse. Il pit boss può percepire ben 4 mila euro.

Nei casinò all’estero e sulle navi da crociera, invece, chi è alle prime armi può percepire da 800 euro a 1.200 euro, mance escluse. Un croupier esperto di base guadagna minimo 2 mila euro al mese, mentre un pit boss 5 mila euro.

Grazie alle piattaforme di gioco online, inoltre, è possibile giocare comodamente da casa al casinò e interagire con dei croupier dal vivo. Quest’ultimi percepiscono una retribuzione in linea con quella corrisposta ai croupier classici. A differenza di quest’ultimi, però, devono rinunciare alle mance.

Come diventare croupier: requisiti, formazione e corsi

Per diventare croupier bisogna seguire un corso ad hoc. Sia in Italia che all’estero esistono diverse scuole di formazione che offrono corsi dalla durata variabile, che vanno da pochi mesi a un anno. Grazie a questi corsi è possibile apprendere le regole e le tecniche di base per gestire al meglio i giochi da casinò più noti e comuni, quali ad esempio la roulette, il blackjack e il poker.

A partire dagli anni ‘90 in Italia è presente il Centro Formazione Croupier, con sedi a Milano, Roma, Torino e Padova e che prevede anche un riconoscimento a livello internazionale. I corsi vengono generalmente organizzati più volte durante l’anno. La relativa durata è pari a 120 ore per i corsi da croupier e di 50 ore per quelli da dealer.

Una volta ultimate le lezioni bisogna sostenere un test. In caso di esito possibile viene rilasciato l’attestato di formazione. I costi risultano differenti in base alla sede di riferimento; in genere oscillano tra i 1.200 euro e i 2.100 + IVA per i corsi da croupier. La retta, di norma, è pari a circa la metà per i corsi da dealer.

In alternativa è possibile rivolgersi alla scuola di formazione professionale per croupier Chilton che forma persone con un’età compresa tra i 18 e i 35 anni per lavorare presso le più prestigiose compagnie internazionali di casinò e navi da crociera. Le sedi sono a Catania, Napoli, Palermo.

Per partecipare ai corsi occorre non avere precedenti penali. Per quanto concerne le attitudini sono richieste velocità, concentrazione, buone maniere e conoscenza delle lingue straniere. Una volta ottenuto l’attestato, solitamente la stessa scuola di formazione aiuta a trovare il primo lavoro. A tal proposito, è bene sottolineare che nel nostro Paese c’è in genere molta diffidenza di fronte al gioco d’azzardo, così come dimostrano le varie strette sulle slot machine. Risulta essere meno problematico, invece, trovare un lavoro all’estero.

Di solito, al primo incontro l’aspirante croupier viene sottoposto ad un table test, ovvero una sorta di simulazione di gioco. In caso di riscontro positivo si viene assunti.

Il mestiere del croupier è indubbiamente complesso e duro, per gli alti ritmi lavorativi. In compenso, non mancano le opportunità lavorative in ogni angolo del mondo, mentre per le retribuzioni, invece, si possono raggiungere cifre particolarmente elevate.

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