Nuove tariffe di luce e gas da Arera per il secondo trimestre 2022, ma quanto si risparmia sulle bollette coi nuovi prezzi per aprile, maggio e giugno? Vediamo le novità per imprese e famiglie.
A partire da aprile 2022 ci sarà un abbassamento dei prezzi delle bollette di luce e gas. La (buona) notizia arriva direttamente da Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente che si occupa della gestione delle tariffe per i consumatori all’interno del mercato tutelato o a maggior tutela. È la prima diminuzione dei prezzi delle bollette da 18 mesi.
Ma quanto si risparmia con le nuove tariffe? Il comunicato stampa di Arera pubblicato il 30 marzo spiega che i prezzi di luce e gas scenderanno complessivamente del 10%. Nel dettaglio, si parla di una diminuzione del -10,2% per la luce e del -10% per il gas. Diamo uno sguardo alle nuove tariffe e vediamo a cosa corrisponde concretamente questa riduzione dei prezzi.
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Quanto si risparmia su luce e gas con le nuove tariffe da aprile 2022
Il comunicato stampa di Arera aprile scende il prezzo del gas del 10% e dell’energia elettrica del 10,2% per una famiglia tipo.
L’Arera conferma l’annullamento degli oneri generali di sistema in bolletta nel prossimo trimestre, quindi da aprile fino a giugno, grazie a quanto previsto dal decreto-legge n.17/22, con cui il Governo rinnova la riduzione Iva sul gas al 5% per il trimestre, ha stanziato le ulteriori risorse necessarie all’intervento, consentendo di alleggerire la bolletta per quasi 30 milioni di utenze domestiche e oltre 6 milioni di imprese.
Ma scendiamo nel dettaglio delle bollette di luce e gas, seguendo quanto specificato dall’allegato tecnico di Arera. Per quanto riguarda l’energia elettrica, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per il cliente tipo sarà di 41,34 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse, così suddiviso:
- 31,02 centesimi di euro (75% del totale della bolletta) per i costi di approvvigionamento dell’energia, in riduzione del 12,6% rispetto al primo trimestre 2022;
- 1,91 centesimi di euro (4,7% del totale della bolletta) per la commercializzazione al dettaglio, in aumento del 11.7% rispetto al primo trimestre 2022;
- 4,57 centesimi di euro (11% del totale della bolletta) per le imposte che comprendono l’Iva e le accise.
Rimane invariato rispetto al trimestre precedente il prezzo per la spesa per il trasporto e la gestione del contatore è pari a 3,84 centesimi di euro (9,3% del totale della bolletta) per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della trasmissione e distribuzione, qualità.
Il prezzo di riferimento per il gas naturale per il cliente tipo sarà di 123,62 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse, così suddiviso:
- 89,39 centesimi di euro (pari al 72,30% del totale della bolletta) per l’approvvigionamento del gas naturale e per le attività connesse, con una riduzione del -2,2% circa rispetto al primo trimestre 2022;
- 5,60 centesimi di euro (4,53%) per la vendita al dettaglio, con un aumento del 6,2% rispetto al primo trimestre 2022;
- 15,59 centesimi di euro (12,61%) per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della distribuzione, qualità, con un aumento del 0,7% rispetto al primo trimestre 2022 per le spese di trasporto e gestione del contatore;
- -10,16 centesimi di euro (-8,22%) per gli oneri generali di sistema, rispetto al primo trimestre 2022 per gli oneri di sistema;
- 23,20 centesimi di euro (18,77%) per le imposte che comprendono le accise (12,37%), l’addizionale regionale (1,54%) e l’Iva(4,76%).
Nuove tariffe per luce e gas: da cosa dipende l’abbassamento dei prezzi
Le tariffe vengono stabilite su base trimestrale tenendo in considerazione fattori come l’andamento dei mercati e il costo delle materie prime. Da più di un mese però il contesto di politica internazionale (con l’invasione russa dell’Ucraina) ha influenzato, tra le altre cose, anche i prezzi delle bollette.
Come mai nel secondo trimestre 2022 avremo tariffe più basse? Lo abbiamo chiesto in un’intervista al presidente Arera Stefano Besseghini:
“Il -10,2% della luce è dovuto principalmente alla diminuzione dei costi di acquisto dell’energia elettrica, a cui si sommano anche per il II trimestre 2022 le misure del Governo di azzeramento degli oneri generali per 3 miliardi di euro. Mentre il -10% del gas è dato sia da una lieve flessione per l’approvvigionamento gas, ma soprattutto da una riduzione degli oneri di sistema (-8,8%) legato alla riduzione della componente UG2 relativa alla compensazione dei costi di commercializzazione della vendita al dettaglio e dalla riduzione dell’Iva da parte del Governo anche per questo trimestre per 35 milioni di famiglie e microimprese. In una situazione oggettivamente straordinaria, con un conflitto in atto e una volatilità mai registrata in precedenza sui mercati energetici e alla luce delle maggiori responsabilità di verifica e controllo attribuitele, l’Autorità ha deciso di adottare misure straordinarie a favore dei consumatori, sia per il tutelato sia per il libero mercato riducendo questa componente UG2 legata agli oneri generali gas.”
Secondo Besseghini ci sarà un rientro graduale dalla crisi fra la fine del 2022 e il 2024 ma, presumibilmente, “i prezzi del gas naturale sono destinati a mantenersi più alti della media storica degli ultimi anni”. La guerra ha dato un forte impulso ai meccanismi italiani ed europei sull’affrancamento dalle forniture russe, e sicuramente è un altro elemento che influenzerà la formazione dei prezzi di approvvigionamento.
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