Quanto tempo resta per salvare la Terra dal cambiamento climatico? A rivelarlo un orologio posto su un palazzo di Manhattan.
Quanto tempo resta per salvare la Terra dal cambiamento climatico prima che sia troppo tardi? A rivelarlo è un orologio digitale installato su un palazzo di Union Square a Manhattan. L’orologio è stato avviato lo scorso lunedì dagli artisti Gan Golan e Andrew Boyd, alle ore 13:30, quando mancavano esattamente 7 anni, 101 giorni, 17 ore, 29 minuti e 22 secondi al punto di non ritorno per il nostro Pianeta.
La stima è stata fatta calcolando il bilancio di carbonio sulla Terra, in relazione agli attuali tassi di emissione, secondo Golan e Boyd, l’eccessivo impoverimento sarebbe responsabile anche di inondazioni, incendi e carestie che affliggono diversi Stati.
Cambiamento climatico: quanto tempo ci resta?
Sembra dunque che anche la Terra abbia una data di scadenza. Con l’accordo di Parigi, 180 Paesi si sono impegnati per collaborare affinché la temperatura si mantenga al di sotto dei 2°C rispetto a quella del periodo preindustriale.
Sull’orologio sono riportate due cifre, una in rosso, che indica il momento della fine della Terra, mentre l’altra in verde, definita la “linea di vita” tiene traccia dell’energia disponibile fornita da fonti rinnovabili. Sul sito ufficiale dell’orologio si legge: “In parole povere, dobbiamo portare la nostra linea di vita al 100% prima che la nostra scadenza raggiunga lo 0”.
Golan, uno dei due artisti, ha spiegato che l’idea del Climate Clock è nata una settimana prima che il Gruppo Intergovernativo delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (IPCC) “rilasciasse il suo devastante rapporto su quanto poco tempo ci restasse per fare progressi sui cambiamenti climatici, prima che gli effetti catastrofici diventassero irreversibili”.
Per il momento il Climate Clock resterà esposto solamente fino al 27 settembre, anche se i due artisti pensano che un giorno possa diventare un’opera fissa, e già sono stati avviati i lavori per farne installare altri nelle città di tutto il mondo. Il suo funzionamento vuole sensibilizzare le persone ad attuare dei cambiamenti fin da subito, dal momento che, come ha precisato Golan: “Il mondo conta letteralmente su di noi. Ogni ora, ogni minuto, ogni secondo conta”.
La collaborazione con Greta Thunberg
Goland e Boyd sono da sempre in prima linea nella lotta al riscaldamento globale, tanto che un anno fa, Greta Thunberg prima di rivolgersi all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, aveva chiesto ai due di costruirle un orologio climatico portatile per mostrarlo al segretario generale dell’ONU.
I due artisti si sono subito messi all’opera, chiamando in loro supporto un nutrito gruppo di scienziati composto da esperti di scienze climatiche, programmatori, ingegneri elettrici e designer per costruire l’orologio portatile alimentato a batteria e sincronizzato all’orologio climatico.
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