Dal 2020 a oggi, Inps, Pa e aziende hanno erogato 246 miliardi per la mensilità differita, di cui un quarto è stato trattenuto come Irpef.
Arrivano alla fine dell’anno e sono gradite a lavoratori dipendenti e pensionati, che si ritrovano così liquidità extra in un periodo tradizionalmente denso di spese.
Spesso le tredicesime sono avvertite come somme aggiuntive o perfino come “gratifica natalizia”, anche se è bene sottolineare si tratta in realtà di retribuzioni differite, a tutti gli effetti parte della propria paga annuale. Ma oltre a questa precisazione, bisogna anche ricordare che le tredicesime sono naturalmente tassate e tra l’altro in modo diverso rispetto agli ordinari stipendi mensili, comportando quindi un importo netto generalmente più basso di quanto si riceve mese dopo mese durante l’anno.
Nel 2024 l’Inps per i pensionati, le amministrazioni per i dipendenti pubblici e le imprese per quelli privati stanno pagando una somma lorda di cui solo circa il 75% si traduce in netto. Il resto va al Fisco, e non parliamo di cifre da poco, considerando che negli ultimi cinque anni hanno superato cumulativamente i 61 miliardi di euro. [...]
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