Questi debiti verranno cancellati nel 2025

Patrizia Del Pidio

15 Novembre 2024 - 18:16

Nel 2025 quali sono i debiti con il Fisco che saranno cancellati a richiesta o in automatico? Vediamo chi sono i fortunati che non devono più pagare.

Questi debiti verranno cancellati nel 2025

Ci sono debiti che saranno cancellati nel 2025 e l’annullamento avviene in alcuni casi su richiesta, in altri in modo automatico. Cartelle esattoriali e debiti in generale con il Fisco o gli enti locali sono, sicuramente, l’incubo di ogni contribuente e proprio per questo una novità introdotta dalla riforma della riscossione ha fatto tirare un sospiro di sollievo a moltissimi cittadini. A cancellare i debiti di cui vi parleremo in questo articolo, però, non è solo la novità in questione, ma anche una legge in vigore da diversi anni a cui non sempre si pensa.

Dal discarico automatico alla prescrizione, ecco tutti i debiti che saranno cancellati a partire dal 1° gennaio 2025.

Debiti che cancellati nel 2025

Per qualsiasi debito non pagato, prima o poi, interviene la prescrizione. Si tratta di un termine trascorso il quale i debiti non devono più essere onorati.

La prima cosa da sapere è che le cartelle esattoriali si prescrivono in base alla termini previsti per il debito per il quale ingiungono in pagamento. Se si tratta di un debito Irpef, quindi, la prescrizione interviene dopo 10 anni. La cartella esattoriale, però, non richiede solo il pagamento del debito iniziale, ma anche il pagamento di sanzioni e interessi. Questi ultimi, qualsiasi sia la prescrizione del debito a cui si riferiscono, hanno un termine di prescrizione fissato a 5 anni.

Dal 1° gennaio 2025, pertanto, non sono più dovuti sanzioni e interessi di debiti precedenti al 2021: in questo caso il contribuente potrà limitarsi a pagare soltanto il debito, richiedendo lo stralcio di sanzioni e interessi prescritti.

Dal 1° gennaio 2025, inoltre, si prescrivono:

  • le cartelle esattoriali in cui si esige il pagamento di un tributo locale (Imu, Tari, Tosap, ad esempio) che sono state notificate a partire dal 1° gennaio 2020 (i 5 anni di prescrizione si contano dal giorno successivo a quello di notifica: se la cartella è stata notificata il 18 febbraio 2021 a partire dal 19 febbraio 2025 è considerata prescritta);
  • le cartelle esattoriali in cui si esige il pagamento di un imposta o una tassa erariale (Irpef, Irap, Iva, Ires, canone Rai, ad esempio) che sono state notificate a partire dal 1° gennaio 2015;
  • le cartelle riferite a bolli auto scaduti prima del 1° gennaio 2022 (in questo caso la cartella esattoriale si prescrive i 3 anni).

Nel 2025 non si pagano più questi debiti

La prescrizione nel 2025 poi, riguarda anche tutti i seguenti debiti contratti nel corso del 2020, che allo scoccare dei 5 anni non saranno più dovuti:

  • bollette del telefono;
  • canone di locazione;
  • spese condominiali ordinarie;
  • multe stradali;
  • interessi bancari;
  • abbonamenti come, ad esempio, servizi di streaming;
  • alimenti e assegno di mantenimento;
  • tasse e imposte dovute agli enti locali, come, ad esempio, Imu, Tari, Tosap, tassa di soggiorno;
  • contributi dovuti all’Inps e Inail.

Sempre nel 2025 non devono essere più pagati i seguenti debiti risalenti al 2015, che si prescrivono allo scoccare dei 10 anni:

  • fatture non saldate;
  • tasse e imposte erariali, come ad esempio Irpef, Iva, Ires, Irap, imposta di bollo etc.;
  • ticket sanitari;
  • spese condominiali straordinarie.

Dal 2025 non si dovranno pagare i debiti con prescrizione minore e nello specifico:

  • pagamenti delle prestazioni di lavoro per periodi superiori a 1 mese del 2022;
  • compenso delle opere e rimborso delle spese ai professionisti del 2022;
  • compenso dei notai per prestazioni rese nel 2022;
  • compenso degli insegnanti per lezioni impartite per tempo superiore al mese per prestazioni rese nel 2022;
  • bollo auto non pagato nel 2021 (il bollo auto si prescrive in 3 anni, ma con decorrenza il 1° gennaio del terzo anno successivo a quello in cui il pagamento era dovuto;
  • le spese condominiali dovute dall’inquilino nel 2023 (prescrizione in 2 anni);
  • bollette della luce, acqua e gas emesse nel 2023 (prescrizione in 2 anni).

Per tutti questi debiti è necessario presentare un’istanza in autotutela per la cancellazione al momento in cui si riceve un sollecito di pagamento.

I debiti cancellati in automatico

I debiti nel 2025 non saranno cancellati solo grazie alla prescrizione, visto che la riforma della riscossione proprio a partire dal prossimo anno, ha previsto un nuovo istituto. Si tratta del discarico automatico delle cartelle esattoriali che l’agente di riscossione non è riuscito a riscuotere entro 5 anni.

Non bisogna cadere nell’errore che tutti i debiti che hanno 5 anni saranno cancellati in maniera automatica, si tratta, infatti, di un istituto che consente la cancellazione solo dei cosiddetti debiti inesigibili, quelli che non potranno mai essere riscossi a causa del decesso del debitore, del fallimento dell’azienda o nel caso che il debitore sia nullatenente.

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