L’Ue interviene sulla potenziale fusione Ita-Lufhansa e mette a rischio alcuni voli delle due compagnie. Quali sono le tratte che possono essere cancellate e perché?
Problemi di concorrenza potrebbero cancellare alcuni voli Ita e Lufthansa, lo ha annunciato la Commissione europea nel documento Statement of objections inviato al ministero del Tesoro.
L’ingresso della compagnia tedesca nel 41% della quota della società italiana, che vale 325 milioni di investimento, così come tutte le potenziali relazioni commerciali tra le due aziende sono state quindi congelate dall’Ue. Sussistono, infatti, rischi per la libera concorrenza nel settore e, nello specifico, le criticità avanzate sul progetto Ita-Lufthansa riguardano il dominio su alcune tratte.
Perché si parla di possibili cancellazioni di specifici voli delle due compagnie? La risposta nelle obiezioni Ue, con l’elenco delle tratte nel mirino.
Voli Ita e Lufthansa a rischio cancellazione, lo dice l’Ue
L’Antitrust europeo ha espresso seri dubbi sul rispetto della libera concorrenza in alcune tratte gestite da Ita e Lufthansa in vista di un accorpamento delle due compagnie. Da evidenziare che la Commissione Ue sta prendendo in esame le attività delle due società di volo in aggiunta a quelle dei partner della joint venture di Lufthansa come riferibili a una sola azienda dopo la fusione
Nello specifico, secondo i rilievi della Commissione Ue, “la transazione ostacolerebbe significativamente la concorrenza effettiva riguardo al potenziale mercato per la fornitura di servizi di trasporto aereo passeggeri programmato”. In pratica, per alcuni collegamenti si creerebbe una situazione di dominio di Ita e Lufthansa (e del gruppo che ne nascerebbe dall’acquisizione) che non è legale. Piuttosto, la richiesta è di lasciare maggiore spazio a vettori concorrenti rinunciando ad alcuni voli.
Queste rotte possono essere cancellate: l’elenco
Stando a quanto riportato da Il Corriere della Sera, che ha preso visione del documento ufficiale, sarebbero 4 i blocchi di tratte a rischio.
Il primo si riferisce a collegamenti diretti tra l’Italia e l’Europa centrale, ovvero i voli gestiti da Lufthansa in Germania, Svizzera, Austria, Belgio:
- Milano-Bruxelles
- Milano-Düsseldorf
- Milano-Francoforte
- Milano-Amburgo
- Milano-Stoccarda
- Milano (Malpensa)-Vienna
- Roma-Bruxelles
- Roma-Francoforte
- Roma-Monaco
- Roma-Zurigo
- Roma-Amburgo
- Roma-Vienna
Il secondo gruppo di voli criticati coinvolge queste 14 rotte a corto raggio:
- Bari-Francoforte
- Bari-Amburgo
- Bari-Monaco di Baviera
- Brindisi-Düsseldorf
- Brindisi-Stoccarda
- Cagliari-Monaco
- Catania-Francoforte
- Lamezia Terme-Zurigo
- Napoli-Düsseldorf
- Napoli-Francoforte
- Napoli-Stoccarda
- Palermo-Francoforte
- Roma-Stoccarda
- Napoli-Amburgo
Ci sarebbero poi le “rotte a lungo raggio su cui almeno una delle parti opera attualmente una connessione diretta”, come scritto dalla Commissione nel documento. Queste includono:
- Roma-New York
- Roma-Washington
- Roma-San Francisco
- Roma-Chicago
- Roma-Toronto
- Roma-Los Angeles
- Roma-Miami
- Roma-Tokyo
L’ultmo blocco nel mirino dell’Ue si riferisce a rotte nelle quali le due compagnie non hanno un volo diretto, ma indiretto con uno degli hub di scalo coinvolti:
- Napoli-New York («solo in inverno»)
- Milano-San Francisco
- Firenze-New York
- Catania-New York
- Bologna-New York
Infine, la Commissione Ue ha rilevato che la fusione porterebbe a una “potenziale creazione o rafforzamento di una posizione dominante all’aeroporto di Milano Linate, con possibili preoccupazioni di esclusione riguardo alla fornitura di servizi di trasporto aereo passeggeri da e per Linate”, considerando che le due compagnie possiedono il 64% degli slot, i diritti di decollo e atterraggio.
Entro il 26 aprile il Tesoro e Lufhtansa possono inviare all’Ue indicazioni e chiarimenti per superare tali criticità.
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