Voci di scissione nel Movimento 5 Stelle a opera di Virginia Raggi: ad attenderla ci sarebbe l’associazione di Alessandro Di Battista, ma cosa c’è di vero?
Scissione Virginia Raggi, cosa c’è di vero? Dopo quanto riportato da un articolo di La Repubblica, presto il Movimento 5 Stelle potrebbe dividersi di nuovo dopo i tanti addii che hanno caratterizzato la scorsa legislatura, in primis quello di Luigi Di Maio che ha portato bene all’ex ministro - ora inviato speciale Ue nel Golfo Persico - e meno a chi ha deciso di seguirlo nell’avventura di Impegno Civico.
Stando a quanto si apprende, la nuova scissione all’interno del Movimento 5 Stelle potrebbe essere a opera di Virginia Raggi, l’ex sindaca di Roma ora consigliera comunale nella sua città.
Ma quale sarebbe il motivo di questa possibile rottura? A Virginia Raggi non sembrerebbe piacere l’alleanza tra il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico, soprattutto se Giuseppe Conte ed Elly Schlein dovessero stringere un patto anche alle prossime elezioni amministrative a Roma del 2026.
Da qui i malumori non solo dell’ex sindaca ma anche di altri esponenti dei 5 Stelle, con a fare da sfondo sempre la questione del vincolo dei due mandati: di recente Beppe Grillo è tornato a blindare la regola interna, ma senza qualche deroga magari per le amministrative a breve potremmo assistere a una nuova fuga dal Movimento da parte di eletti alla seconda legislatura.
Sempre secondo La Repubblica, Virginia Raggi in caso di una scissione dal Movimento 5 Stelle potrebbe avvicinarsi a Schierarsi, l’associazione di Alessandro Di Battista altro grande ex pentastellato che da anni si è ritagliato un ruolo da battitore libero.
Raggi pronta alla scissione dal M5s?
Da tempo si parla di malumori da parte di Virginia Raggi, finita ai margini della politica nazionale dopo essere stata per cinque anni una delle grandi protagoniste della golden age del Movimento 5 Stelle.
Nel 2021 Raggi si è potuta ricandidare a sindaca di Roma grazie all’introduzione del cosiddetto “mandato zero” - in pratica non le è stata conteggiata la prima legislatura da consigliera comunale -, ma nel 2026 senza una nuova deroga anche lei sarebbe non più candidabile.
Ecco spiegate le voci di una possibile scissione da parte di Virginia Raggi, che potrebbe lasciare il Movimento 5 Stelle così da poter sperare di prolungare la sua carriera politica. L’ipotesi di una sinergia con Alessandro Di Battista però sembrerebbe essere debole.
L’ex deputato infatti ormai sembrerebbe essere più dedito al giornalismo e al teatro dove adesso sta portando in scena in tutta Italia la storia di Julian Assange. L’associazione Schierarsi di conseguenza potrebbe non diventare un partito.
C’è poi l’esempio di come tutti i fuoriusciti dai 5 Stelle - eccezion fatta per Luigi Di Maio che grazie all’interesse di Mario Draghi ha trovato un bell’incarico a Bruxelles - abbiano fatto poca strada una volta abbandonato il Movimento.
Di certo Virginia Raggi gode ancora di buona popolarità e di un discreto zoccolo duro di sostenitori a Roma, ma da qui a ipotizzare una sua scissione sembrerebbe essere azzardato. Quando ci avvicineremo al 2026 di certo qualcosa succederà: adesso però sembrerebbe essere troppo presto per parlare di possibili fughe in avanti.
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