Cos’è la ragione sociale? Significato, tipi ed esempi

Alessandro Cipolla

18/02/2025

Cosa vuol dire ragione sociale? Diamo una definizione del termine, cercando di capire quando si usa, a cosa serve e perché.

Cos’è la ragione sociale? Significato, tipi ed esempi

Cos’è la ragione sociale? Nel complesso mondo delle imprese - soprattutto in Italia dove siamo campioni indiscussi di burocrazia - avere bene in mente questo concetto è il primo mattone per costruire una propria azienda.

La ragione sociale infatti è il nome ufficiale sotto cui un’azienda o una società è registrata e opera legalmente, venendo utilizzata nei documenti ufficiali, nei contratti e nelle comunicazioni formali.

In sintesi si tratta dell’identità giuridica di un’azienda, che non deve essere confusa con il marchio o il nome commerciale che possono essere diversi dalla ragione sociale e usati per scopi di marketing.

La ragione sociale identifica l’azienda legalmente e pubblicamente, deve essere unica - almeno nel settore e nella giurisdizione in cui opera -, può includere nomi di soci ed è obbligatoria per alcune forme societarie come le società di persone e le società di capitali.

Dopo questa prima infarinatura, vediamo nello specifico la definizione di ragione sociale, cercando di capire quando si usa e a cosa serve e alcuni esempi concreti.

Cosa significa ragione sociale? Definizione e significato

Per rispondere alla domanda iniziale ecco la definizione di ragione sociale.

il nome ufficiale e legale con cui viene registrata un’azienda o una società. La ragione sociale compare nei documenti legali, fiscali e amministrativi e serve a identificare l’impresa in modo univoco.

La ragione sociale è composta da due elementi fondamentali:

  • il nome dell’azienda;
  • l’acronimo (che segue il nome) per specificare e chiarire la tipologia di società

La ragione sociale è il nome con il quale si inserisce la società nel Registro delle Imprese, in modo da tutelare il diritto di esclusiva ed evitare la circolazione di aziende aventi nomi identici.

Come detto in precedenza si distingue dal nome commerciale, che può essere un marchio o un nome di fantasia usato per scopi di marketing, differendo anche dalla denominazione sociale.

La ragione sociale fa riferimento a una società di persone, sia essa S.s., S.a.s. o S.n.c.; mentre la denominazione fa riferimento alle società di capitali che a loro volta possono essere S.r.l., S.r.l.s., S.r.l.u., S.p.a., S.a.p.a.

Le differenze però non finiscono qui: la ragione sociale deve contenere il nome di uno o più membri, mentre questa regola non si applica alla denominazione che può anche utilizzare un nome di fantasia.

A cosa serve la ragione sociale e quando viene richiesta

Nell’atto fondativo di una società la ragione sociale è un elemento fondamentale in quanto serve a identificare una società, ma non solo. Tra i suoi scopi infatti spiccano:

  • identificazione della società;
  • distinzione da altre aziende (aiuta a differenziare un’impresa dalle altre sul mercato);
  • obblighi fiscali e amministrativi (è utilizzata per la partita IVA, la fatturazione e i rapporti con enti pubblici);
  • tutela legale (identifica l’azienda nelle cause legali e nei rapporti con fornitori e clienti);
  • marchio e branding (anche se può essere diversa dal nome commerciale o dal marchio, rappresenta comunque l’identità ufficiale dell’impresa).

Vediamo adesso invece quando viene richiesta la ragione sociale.

  • Apertura di un’azienda: quando si registra una società è necessario indicare la ragione sociale, che rappresenta il nome ufficiale dell’impresa.
  • Emissione di fatture: le aziende devono fornire la loro ragione sociale per l’emissione e la ricezione di fatture.
  • Contratti e accordi commerciali: nei documenti ufficiali tra aziende la ragione sociale è usata per identificare le parti coinvolte.
  • Iscrizione a registri ufficiali: è necessaria per iscriversi alla Camera di Commercio, all’INPS o all’Agenzia delle Entrate.
  • Apertura di conti correnti aziendali: le banche richiedono la ragione sociale per aprire conti intestati a società.
  • Partecipazione a bandi o gare d’appalto: per identificare correttamente l’azienda che partecipa.
  • Registrazione di domini e siti web aziendali: alcuni registri di domini chiedono la ragione sociale per siti aziendali.

Dato il suo ruolo essenziale, la ragione sociale dovrà essere inserita negli atti, documenti e fatture emesse dalla stessa società (con logo annesso). La mancata presenza della ragione sociale in fattura renderebbe quest’ultima irregolare.

Tipi di ragione sociale

La ragione sociale è quindi il nome ufficiale dato a una società di persone. Ne esistono di diversi tipi, in base alla forma giuridica della società in esame.

Nello specifico, le società di persone sono di tre tipologie:

  • Società in nome collettivo (S.n.c) è una tipologia societaria formata da almeno due o più soci con responsabilità illimitata e solidale (art. 2291 c.c.) svolgendo sia il ruolo di amministratori che di lavoratori veri e propri della società. I soci di una S.n.c, percepiscono il reddito e sono tassati sul reddito indipendentemente dall’averlo percepito o meno. Spesso questa formula societaria è adottata da attività commerciali di piccola o media entità o familiari, come un negozio. In questo caso la ragione sociale deve obbligatoriamente contenere il nome di uno o più soci;
  • Società semplice (S.s.) è la forma societaria più elementare di una società di persone e può avere come oggetto l’esercizio di attività economica non commerciale (articolo 2249 del codice civile) come, ad esempio, l’esercizio di un’attività agricola. La ragione sociale non deve necessariamente contenere il nome di uno o più soci - benché sia sempre possibile farlo. La società semplice non è soggetta al fallimento;
  • Società in accomandita semplice (S.a.s) è una tipologia societaria che prevede la presenza di due categorie di soci: accomandatari che - come i soci della S.n.c. - sono amministratori e/o gestori della società, che hanno potere di firma e che quindi in caso di default hanno una responsabilità illimitata e solidale sul capitale; gli accomandanti invece sono soci responsabili soltanto per la quota di capitale che hanno investito nella società, non hanno potere di firma, ma possono essere assunti all’interno della società. In questo caso la ragione sociale deve obbligatoriamente contenere il nome di almeno un socio accomandatario

Il libero professionista e il privato possono avere una ragione sociale solo se hanno fondato una ditta individuale iscritta alla Camera di Commercio.

La ragione sociale di un privato è composta dal suo nome e cognome e può essere seguito - non obbligatoriamente - da un secondo nome (anche di fantasia).

Ragione sociale: qualche esempio per capire

Come ultimo capitolo di questa guida alla ragione sociale è quanto mai utile fornire alcuni esempi chiari per poter destreggiarsi al meglio tra tutte le casistiche più comuni.

Una società in nome collettivo (S.n.c) di due persone che gestiscono un’azienda o un negozio potrà chiamarsi:

  • Venere Bomboniere S.n.c di Rossi Martina e Stefania Bianchi;
  • Only Green S.n.c di Stefania Bianchi

Le società in nome collettivo (S.n.c) devono obbligatoriamente contenere il nome di almeno un socio.

Poniamo il caso, invece, di una società in accomandita semplice (S.a.s) composta da soci accomandatari e soci accomandanti che lavora nel mondo della ristorazione. La ragione sociale potrebbe essere:

  • Ristorante Il Veliero di Stefano Rossi S.a.s;
  • Pizzeria S.a.s di Luigi Bianchi;
  • Enoteca Bordeaux di Rossi Martina & C. S.a.s.

Nel caso invece di società semplici (S.s) non è obbligatorio inserire il nome di un socio nella ragione sociale. Essendo la più utilizzata per le aziende agricole, vediamone alcuni esempi:

  • Green S.s;
  • Vivai De Rossi S.s. Agricola.

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