Reddito di cittadinanza, importo 2020 molto basso? Ecco come fare per chiedere il ricalcolo del beneficio.
Reddito di cittadinanza, è caos ricalcolo: sembra che molti beneficiari - almeno secondo le segnalazioni a noi arrivate e dalle varie testimonianze pubblicate sui social network - a febbraio abbiano ricevuto molto di meno rispetto ai mesi scorsi (mentre tanti altri sono ancora in attesa di ricevere il pagamento).
Questo dipende dal fatto che l’importo del reddito e della pensione di cittadinanza è stato ricalcolato secondo i nuovi parametri economici indicati nell’ISEE 2020 aggiornato in questi giorni. Quindi il reddito di cittadinanza non viene più calcolato sulla base dei redditi percepiti nel 2017 (periodo di riferimento dell’ISEE 2019) bensì di quelli del 2018.
Ciò può aver comportato, a seconda della situazione economica del nucleo familiare interessato, l’aumento o la riduzione dell’importo, così come - quando i nuovi dati certificano la perdita dei requisiti economici - la perdita del reddito di cittadinanza.
Tra coloro che questo mese (e ricordiamo che lo stesso importo sarà riconosciuto fino alla decadenza del beneficio) hanno subito una corposa riduzione del reddito di cittadinanza c’è molta amarezza ed è per questo che ci si interroga su cosa fare per chiedere che l’Inps possa effettuare un nuovo ricalcolo. Le opzioni sono diverse, ma dipende da caso in caso; facciamo chiarezza.
Ricalcolo reddito di cittadinanza per errore dell’Inps
Potrebbe succedere che l’INPS nell’effettuare il ricalcolo del reddito di cittadinanza abbia commesso qualche errore e che per questo motivo la riduzione dell’importo non è legato ad un cambio dei redditi tra 2017 e 2019.
D’altronde la mole di lavoro è stata talmente elevata che un errore potrebbe essere capitato (anche se generalmente il calcolo effettuato dall’INPS si rileva sempre corretto).
In questo caso il consiglio che vi diamo è di chiedere supporto ad un centro di assistenza fiscale, il quale vi saprà certamente indirizzare su qual è la strada migliore per gestire il problema.
Inizialmente si può tentare un confronto con l’ufficio INPS competente sul territorio, spiegando il motivo per cui ritenete che ci sia un errore nel calcolo del nuovo importo. Se la situazione non si sblocca potete tentare un ricorso contro l’INPS: ricordate però di farvi sempre assistere da un esperto, in quanto è meglio accertarsi che effettivamente sia stato commesso un errore nel calcolo del beneficio.
Ricalcolo reddito di cittadinanza per un vostro errore
Potrebbe anche succedere che il reddito di cittadinanza si sia ridotto per un vostro (o di chi vi assistito) errore. Ad esempio, se i redditi dichiarati non sono corretti. Generalmente in caso di errori l’ISEE dovrebbe tornare indietro in quanto difforme, tuttavia potrebbe essere che questo venga messo comunque a sistema dall’INPS e che di conseguenza l’importo del reddito di cittadinanza venga calcolato erroneamente.
Cosa fare in questo caso? La soluzione migliore è quella di rivolgersi nuovamente al CAF e spiegare l’errore. Sarà questo, dopo averlo accertato, ad inviare il modulo integrativo all’INPS così da correggere il tutto.
Ricalcolo reddito di cittadinanza in mancanza di errori
Nel caso in cui né voi né tantomeno l’INPS abbiate commesso errori, allora per chiedere il ricalcolo dell’ISEE c’è solo una cosa da fare: presentare l’ISEE corrente.
Grazie a questo strumento, infatti, si chiede all’INPS di effettuare un nuovo calcolo del reddito (o della pensione) di cittadinanza basandosi però non più sui redditi del 2018 ma su quelli del 2019, in quanto con l’ISEE corrente si tiene conto dei redditi percepiti nell’ultimo anno (o non nei due anni precedenti). È ovvio che questo strumento va utilizzato quando i redditi del 2019 sono più bassi di quelli del 2018; solo così, infatti, potrete sperare che l’importo del reddito di cittadinanza sia più alto rispetto a quello appena riconosciuto.
Ricordiamo che nel caso in cui il reddito di cittadinanza vi sia stato tolto non è sufficiente presentare l’ISEE corrente; a questo, infatti, deve seguire una nuova domanda RdC/PdC.
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