Reddito di cittadinanza: nel governo c’è chi pensa di cambiarlo

Teresa Maddonni

2 Marzo 2021 - 14:26

Il reddito di cittadinanza potrebbe presto cambiare: le ultime dichiarazioni in merito arrivano dalla ministra per il Sud Mara Carfagna. Vediamo cosa ha detto.

Reddito di cittadinanza: nel governo c’è chi pensa di cambiarlo

Il reddito di cittadinanza è sempre al centro del dibattito politico e c’è chi pensa di cambiarlo nel nuovo governo.

D’altronde le ultime indiscrezioni sul reddito di cittadinanza farebbero capo proprio al ministro del Lavoro Andrea Orlando e alla sua idea di Riforma.

L’ultima a parlare di reddito di cittadinanza e alla volontà di cambiare questa misura è la ministra per il Sud del nuovo governo Draghi Mara Carfagna.

Con una maggioranza così allargata e composita è facile avere le più svariate opinioni specie su una misura così importante come il reddito di cittadinanza.

Il reddito di cittadinanza nessuno sembra voglia eliminarlo, specie con la pandemia in corso, migliorarlo sì. Vediamo quali sono le proposte.

Reddito di cittadinanza: come deve cambiare secondo Mara Carfagna

Il reddito di cittadinanza Mara Carfagna per esempio lo vorrebbe cambiare. D’altronde non è una novità che la misura cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle debba essere modificato e prime indiscrezioni erano arrivate già a fine 2020.

Ultima in ordine di tempo a intervenire sul reddito di cittadinanza con un’intervista al Corriere della Sera è stata proprio la ministra per il Sud che ha dichiarato:

“Oggi uno strumento di sostegno universale al reddito va mantenuto, è previsto in tutti i Paesi, tanto più in tempi di crisi pandemica. Ma il reddito di cittadinanza ha limiti enormi perché, come ha ammesso anche Di Maio, mette assieme sostegno alla povertà e sostegno a politiche del lavoro, che sono cose diverse. Una correzione sarà obbligata.”

Nessuna intenzione di abolire il reddito di cittadinanza quindi neanche dalla parte forzista del governo.

D’altronde il reddito di cittadinanza è stato e continua a essere uno strumento di fondamentale importanza per la crisi in atto.

Il prossimo decreto Sostegno (ex Ristori 5) dovrebbe contenere proprio delle risorse per il reddito di cittadinanza a fronte dell’aumento di beneficiari nell’ultimo anno. Carfagna ha risposto anche in merito al fatto che il reddito di cittadinanza sia più diffuso al Sud. Ha dichiarato infatti:

“Passare da un Sud assistito ad uno dove ci sono le condizioni per liberare e valorizzare le migliori energie, per produrre, assumere, creare lavoro è un dovere”.

Dalle poche parole della Carfagna si può dedurre che la volontà di cambiare il reddito di cittadinanza, sostegno alla povertà da una parte e politiche attive dall’altro, sia concorde con quella che si potrebbe definire l’idea di riforma Orlando.

Come cambiare il reddito di cittadinanza

Dalle prime indiscrezioni pare che vi sia un’idea di riforma per il reddito di cittadinanza.

Il nuovo governo e in particolare il ministro del Lavoro Andrea Orlando vorrebbe dividere il reddito di cittadinanza secondo due direttrici e d’altronde questa era un’ipotesi sotto certi aspetti già avanzata nel 2020:

  • il reddito di cittadinanza resterebbe come oggi per chi non ha nel nucleo familiare beneficiario soggetti occupabili;
  • 18 mesi e senza rinnovo per chi ha persone occupabili nel nucleo.

Poi ci sarebbe anche l’incentivo per chi trova lavoro, un reddito di cittadinanza tagliato con misura insomma per i primi mesi di occupazione.

Si tratta al momento solo di indiscrezioni, certo è che fondamentale, con il cambio di passo sul reddito di cittadinanza, sarà riformare anche i Centri per l’Impiego requisito fondamentale anche per l’annunciata riforma degli ammortizzatori sociali.

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