Chi compra oggi un decennale USA al 4.20% o un decennale tedesco al 2.50% potrebbe fare un grande affare in un’ottica di 6-9 mesi.
Proprio quando tutti iniziavano a pensare che non ci sarebbe stata la recessione, i rendimenti obbligazionari a lungo termine hanno iniziato a salire. O almeno così è stato fino a 2 giorni fa. Ieri, dopo i dati sull’indice ISM servizi in Germania molto sotto le attese le curve europee governative stanno scendendo pesantemente, di almeno 10 punti base rispetto a ieri, con il decennale tedesco tornato al 2,47% e il decennale italiano tornato al 4,15%.
Molti trader si stanno posizionando per un atterraggio morbido delle economie globali ma con inflazione ancora alta, il che che manterrebbe tassi più alti più a lungo. Se fosse così si tratterebbe di una cattiva notizia per i debitori di tutti i tipi (stati, imprese, famiglie) e dovrebbe inaugurare una conclusione dolorosa e a lungo ritardata) del ciclo del credito facile e accessibile a tutti.
L’inizio di un “credit crunch” a livello globale potrebbe scatenare la contrazione economica, una recessione mondiale (anche se non uguale per tutti paesi, quindi “a macchia di leopardo”). E di qui una discesa dell inflazione per effetto di una contrazione della domanda. Eppure fino a ieri i mercati stavano scommettendo che le deflazione non sarebbe arrivata per nulla. Guardate il grafico Bloomberg qui in basso relativo al tasso di inflazione al consumo (linea gialla) e il rendimento del Treasury a 10 anni (linea bianca) dal 2017 ad oggi.
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