Referendum in Ucraina, Putin ora avrà il pretesto per una guerra nucleare

Alessandro Cipolla

21/09/2022

Dal 23 al 27 settembre si terranno dei referendum per annettere alla Russia alcuni dei territori occupati: in caso di un attacco ucraino in queste zone, Putin potrebbe scatenare una guerra nucleare.

Referendum in Ucraina, Putin ora avrà il pretesto per una guerra nucleare

Dallo scorso 24 febbraio il mondo intero vive con la spade di Damocle di una guerra nucleare sopra il capo, con i recenti avvenimenti in Ucraina che starebbero aumentando l’apprensione dell’Occidente.

Andiamo per ordine. Dopo aver assistito negli scorsi mesi a una avanzata delle truppe di Mosca nel Sud-Est del Paese, per gran parte dell’estate i combattimenti sono stati a bassa intensità come se i due eserciti stessero tirando il fiato.

Nei giorni scorsi però abbiamo assistito a una controffensiva a Est da parte di Kiev, con l’Ucraina che ha riconquistato circa 6.000 chilometri quadrati di terreno in precedenza in mano alla Russia. Una riscossa dettata dall’arrivo delle armi dall’Occidente e dal fondamentale appoggio dell’intelligence americana e britannica.

Per alcuni analisti queste vittorie sul campo di battaglia da parte dell’esercito ucraino potrebbero cambiare l’inerzia di questa guerra in favore di Kiev, mentre per altri le difficoltà militari della Russia potrebbero spingere Vladimir Putin a usare alcune delle armi nucleari tattiche da tempo pronte in magazzino.

In sostanza il vigore della controffensiva ucraina potrebbe essere la miccia per una guerra nucleare, specie se Kiev volesse provare a riprendersi anche la Crimea che di fatto dal 2014 è un territorio facente parte della Russia.

Perché i referendum in Ucraina potrebbero portare a una guerra nucleare

In questo scenario, nelle ultime ore sono arrivate due importanti notizie. La prima è che la Duma starebbe cercando di serrare le fila del proprio esercito, con pene più severe che sono state decise per chi rifiuta la leva militare.

La seconda che subito ha fatto sobbalzare le cancellerie di mezzo mondo, è la decisione di indire dei referendum dal 23 al 27 settembre per l’annessione alla Russia di quattro territori: Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia.

Siete a favore che la Repubblica di Luhansk si unisca alla Federazione russa come entità costituente” è il quesito referendario che sarà sottoposto agli abitanti di quella Regione, con la vittoria del Sì che appare scontata in virtù dell’occupazione militare da parte della Russia.

Ma perché questi referendum potrebbero scatenare una guerra nucleare? Se dovesse vincere il Sì, i territori diventerebbero per Mosca parte della Russia nonostante l’Occidente abbia già fatto intendere che non ne riconoscerà la validità.

A quel punto se le truppe di Kiev dovessero attaccare le zone annesse, per il Cremlino sarebbe come se fosse stato attaccato il territorio russo e a quel punto Vladimir Putin avrebbe il pretesto per utilizzare le armi nucleari tattiche.

A riguardo chiarissimo è stato lo stesso Putin: “La dottrina difensiva della Russia prevede anche l’uso delle armi nucleari se viene minacciato il territorio nazionale”.

La controffensiva ucraina che sta mettendo in difficoltà la Russia e i referendum indetti da Mosca, potrebbero essere la combo micidiale per trasformare il conflitto in Ucraina in una guerra nucleare a tutti gli effetti visto che, come Washington e Londra da tempo hanno fatto intendere, se Putin dovesse varcare il drammatico confine atomico a quel punto Stati Uniti e Regno Unito non resterebbero di certo a guardare.

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