Regime di cassa e IRI 2017: come esercitare l’opzione? Ecco le istruzioni

Francesco Oliva

14 Dicembre 2016 - 07:30

Regime di cassa contabilità semplificate e IRI - la nuova imposta sul reddito imprenditoriale - ecco come esercitare l’opzione. Istruzioni e analisi.

Regime di cassa e IRI 2017: come esercitare l’opzione? Ecco le istruzioni

Regime di cassa e IRI (imposta sul reddito imprenditoriale) 2017: sono due novità importanti per la contabilità e la fiscalità delle imprese introdotte dalla Legge di Bilancio 2017.

La nuova disciplina del regime di cassa per le imprese in contabilità semplificata riguarda circa 2,3 milioni di imprese: 439.000 società di persone e 1,76 milioni di ditte individuali. Con il nuovo regime di cassa le imprese potranno pagare le imposte sugli incassi effettivamente ricevuti, evitando quindi di contabilizzare i ricavi per comptenza. Si tratta di un intervento invocato da parecchi anni da imprenditori e commercialisti, anche al fine di rendere più equo il meccanismo di tassazione.

Sempre dal 2017 esordisce l’IRI, l’imposta sul reddito imprenditoriale. La legge di bilancio 2017 consente ai soggetti passivi Irpef l’opzione per la nuova imposta sul reddito d’impresa (Iri) che graverà, con aliquota pari al 24%, sul reddito trattenuto in azienda.

Cerchiamo di fare un pò di chiarezza sul regime di cassa e l’IRI 2017.

Regime di cassa e IRI 2017: occorre distinguere il criterio di determinazione del reddito e dalla modalità di tenuta della contabilità

Regime di cassa ed IRI 2017 rivoluzionano il regime contabile e fiscale di piccole e medie imprese.

Un primo aspetto fondamentale è tenere distinti il criterio di determinazione del reddito e dalla modalità di tenuta della contabilità.
Dal 2017 infatti:

  • per gli imprenditori (persone fisiche o società di persone) che adotteranno il regime contabile semplificato, il criterio di determinazione del reddito sarà quello di cassa con, sostanzialmente, due modalità di contabilizzazione degli incassi e dei pagamenti a discrezione del contribuente:
    • metodo analitico, consistente nell’indicare quali sono le fatture incassate o pagate nell’anno e quali no (in perfetta analogia con quanto avviene oggi per le contabilità dei professionisti);
    • metodo presuntivo consistente nel considerare il giorno di registrazione della fattura come data dell’effettivo incasso o pagamento. Il regime fiscale sarà quello ordinario;
  • per le imprese, le società di persone e le società di capitali che adotteranno il regime contabile ordinario, il criterio di determinazione del reddito sarà quello per competenza. Il regime fiscale naturale sarà quello ordinario. Società di persone e ditte individuali potranno opzionalmente applicare il nuovo Regime IRI di cui al nuovo articolo 55-bis del TUIR.

Calcolo IRI 2017

Quello che desta particolari perplessità è la modalità di calcolo dell’imposta sul reddito d’impresa - IRI - 2017, non particolarmente agevole (per usare un eufemismo).

Il calcolo dell’imponibile IRI 2017 si effettuerà, infatti, come segue:

  • punto di partenza sarà il risultato di conto economico;
  • a questo si apporteranno le variazioni fiscali in aumento e/o diminuzione previste dal Tuir per le imprese soggette ad Irpef;
  • dal reddito così calcolato si dedurranno le somme erogate ai soci mediante utili o riserve di utili formatisi nel periodo d’imposta IRI, nei limiti di un plafond che è calcolato sotrraendo agli imponibili IRI (calcolati in via progressiva) le perdite riportabili a nuovo;
  • le perdite (maturate in regime IRI) di esercizi precedenti si sottraggono dall’imponibile senza limiti temporali o di importo. Le somme prelevate e dedotte dalla società concorrono poi a formare il reddito dei soci secondo le regole ordinarie previste per l’Irpef.

Il regime IRI 2017 è opzionale, ha durata per cinque esercizi ed è rinnovabile (non è previsto il rinnovo tacito). L’opzione si effettua nella dichiarazione dei redditi modello Unico riferita all’anno da cui parte il regime (per il quinquennio 2017-2012, opzione in Unico 2018).

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