Ecco alcune delle principali regole da rispettare nelle spiagge italiane: cosa è vietato e cosa è permesso tra i comportamenti più diffusi.
Chi non ama la spiaggia in estate? Che si tratti di una semplice vacanza con la famiglia o di un’occasione di divertimento con gli amici, tante persone attendono con ansia questo momento dell’anno. Come in ogni azione quotidiana, tuttavia, ci sono delle regole da rispettare, imposte dalla legge proprio per permettere a tutti i cittadini di godere del bene comune. Eccone alcune tra le più importanti.
Divieti di pesca
C’è chi al mare ama dilettarsi con la pesca e in questo non c’è nulla di vietato. Bisogna però fare molta attenzione alle regole sulla licenza e alle ordinanze comunali specifiche in merito alla pesca. In linea generale, però, è bene ricordare (oltre alle specie protette) di alcuni abitanti marini che non sono affatto pesci, bensì animali: stelle marine, cavallucci marini e meduse in primis. Raccoglierli o ucciderli è un reato punito con la reclusione da 3 mesi a 18 mesi e la multa da 5.000 a 30.000 euro.
Raccogliere sabbia, conchiglie e sassi
Per quanto estremamente sconosciuto, esiste un preciso divieto che impedisce di raccogliere sabbia, conchiglie, sassi, alghe e altri beni del demanio marittimo. Le conseguenze sono multe piuttosto salate. È invece del tutto lecito giocare con la sabbia, le conchiglie e quant’altro, avendo cura di lasciarli nel loro habitat naturale e non deturpare l’ambiente.
Ombrelloni, lettini, tende e tavoli
Non c’è alcun problema all’utilizzo di ombrelloni, lettini e asciugamani. Bisogna però sapere che è vietato riservarsi i posti, perché non è possibile appropriarsi di aree del demanio pubblico. A maggior ragione, è fatto divieto di occupare lo spazio in modo da impedire ad altri bagnanti l’accesso o l’utilizzo della spiaggia e del mare.
Allo stesso tempo, anche se è lecito passare per una spiaggia con concessione balneare e sostarvi, non è possibile in questo caso posizionare ombrelloni e lettini perché si contrasterebbe il lido balneare. Le tende, al netto delle ordinanze, sono ammesse finché non costituiscono un’occupazione della spiaggia, che è reato.
Per quanto riguarda i tavoli bisogna principalmente vedere i divieti locali, tendenzialmente sono ammessi finché non si tratta di strutture permanenti e contenendo il proprio comportamento per non infastidire gli altri ospiti della spiaggia.
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Fumo e fuochi in spiaggia
Il fumo in spiaggia non è vietato a livello generale e nazionale, ma la normativa spesso lo vieta indirettamente (per esempio, è severamente vietato vicino ai bambini e alle donne in gravidanza). Allo stesso tempo, ad oggi il fumo è comunque vietato in molte spiagge e soprattutto è sempre proibito abbandonare mozziconi e in genere qualsiasi tipo di rifiuto. Di pari passo, anche accendere fuochi e fare falò non è vietato a livello generale, ma la maggior parte dei Comuni provvede a proibirlo per ragioni di sicurezza e inquinamento.
Cani e animali
I cani e gli animali domestici in generale possono essere portati in spiaggia, seguendo le regole nazionali e comunitarie per la loro sicurezza e quella altrui, per esempio relativamente all’obbligo di guinzaglio. Si possono trovare ordinanze comunali che impediscono l’ingresso ai cani in certi tratti di spiaggia, ma devono avere valide motivazioni.
Giocare a palla
In spiaggia si può giocare a palla avendo cura di non disturbare troppo le altre persone e in particolare evitando di rompere oggetti altrui. Attenzione, però, che non sono mancati perfino divieti specifici sul gioco in spiaggia.
Mangiare in spiaggia
Cibo e bevande sono sempre ammesse in spiaggia. Le uniche accortezze richieste riguardano lo smaltimento dei rifiuti, il divieto di consumare i pasti portati da casa presso un locale di ristorazione e, eventualmente, l’obbligo di mangiare in un’area libera attrezzata.
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Musica ad alto volume
In spiaggia si può senza dubbio ascoltare la musica senza l’utilizzo di cuffie, ma il volume deve essere idoneo a non recare fastidio e disturbo alle altre persone presenti. Non esiste una soglia massima del volume, poiché va valutata a seconda delle circostanze, dell’ambiente e delle consuetudini.
Topless al mare
Il topless in spiaggia è legale, a meno che non si accompagni a comportamenti osceni vietati dalla legge. Gli stabilimenti balneari possono essere più restrittivi, mentre nelle spiagge libere non ci dovrebbero essere limitazioni, considerando che mancano i presupposti per vietare il comportamento con un’ordinanza. Il nudismo integrale, al contrario, è lecito soltanto nelle spiagge in cui è ammesso per consuetudine, di norma regolamentate da specifica ordinanza.
Bandiera del mare
La bandiera posta dai bagnini che indica lo stato dell’acqua serve alla sicurezza dei bagnanti, ma non costituisce un limite. Non ci sono rischi legali nel fare il bagno con la bandiera rossa, ma bisogna ricordare che così facendo si compromette la propria sicurezza, insieme a quella del professionista e di eventuali bagnanti pronti a correre in soccorso. Il bagno può invece essere vietato dalla Capitaneria di porto o dal Comune per preservare l’ambiente o l’incolumità dei cittadini.
Acquisti dai venditori ambulanti
Fare acquisti dai venditori ambulanti è di per sé lecito, peraltro i clienti non sono certo obbligati a verificare la licenza. Allo stesso tempo, se la merce presenta evidenti condizioni anomale anche l’acquirente rischia dal punto di vista legale. Senza dubbio una multa per aver contribuito a violare la normativa sul commercio, ma nei casi peggiori anche l’accusa di ricettazione. Tutto dipende dalle condizioni di vendita e da ciò che lasciano intendere.
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