Un nuovo studio italiano evidenzia come gli anticorpi sviluppati dai guariti dal Covid durino almeno un anno.
La reinfezione da coronavirus è un evento estremamente raro. Lo rivela uno studio italiano pubblicato sul portale scientifico Jama Internal Medicine, che sottolinea come la valutazione di questo rischio sia cruciale per migliorare le misure di contenimento del virus e ottimizzare la campagna vaccinale.
Reinfezione Covid è evento raro
Lo studio di un team di ricerca dell’ospedale Fornaroli di Magenta, in provincia di Milano, è stato condotto sia su pazienti sintomatici che asintomatici di età variabile dai 40 ai 78 anni. Su 1.579 pazienti coinvolti, i casi di reinfezione sono stati soltanto 5, soltanto uno dei quali è stato ospedalizzato.
Quattro pazienti avevano frequenti relazioni con strutture sanitarie: 2 di loro lavoravano in ospedale, un paziente si sottoponeva a trasfusioni ogni settimana, mentre un altro era ospite di una RSA. In tutti e cinque i casi il lasso di tempo fra la prima e la seconda infezione è stato di oltre 230 giorni.
La ricerca ha coinvolto 4 ospedali (1.400 posti letto), analizzando i campioni di individui contagiati nel corso della prima ondata (da febbraio a luglio 2020) in una delle aree più colpite al mondo dalla crisi sanitaria.
Lo studio, guidato dal dottor Nicola Mumoli, conclude che le reinfezioni da coronavirus sono fenomeni rari e i guariti dal Covid-19 sviluppano una naturale protezione che dura almeno un anno, simile da quella offerta dai vaccini.
La relazione si conclude, però, con una nota d’avvertimento: la ricerca si è conclusa prima della diffusione delle varianti del SARS-CoV-2, e quindi non è noto se l’immunità naturale al ceppo originario proteggerà anche contro le varianti.
Covid, 90% dei vaccinati non si ammala
Un altro studio, condotto dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, evidenzia invece come nel 90% dei casi i vaccinati non si ammalano di Covid.
Commentando i risultati, l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, ha detto: “Questi dati sono fondamentali e importantissimi in questa campagna vaccinale che, come vediamo, funziona e sta dando ottimi risultati e la scienza lo dimostra”.
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